Oltre ad essere membro della Giunta di Azione
Cattolica, chi oggi mi accompagna, è dirigente di Democrazia Cristiana. Per la
verità è stato lui a proporsi e sinceramente ne immaginavo il motivo. Aveva già
preparato il suo piano e subito, sulla strada che porta a Camerano Casasco:
“Abbi pazienza, Marello, se accenno a queste piccole cose che ti riguardano. Ho
già parlato in dirigenza D.C. e ti ho proposto per un posto di alta
responsabilità nel partito”. Il mio amico prospetta problemi, formula piani,
pensa a molte cose al presente e al futuro. C'è da ridere a sentire, se non
fossero cose molto serie e soprattutto non riguardassero me; oltretutto è da
qualche tempo che ci sono in giro delle incomprensioni, delle false situazioni,
dei ripicchi che è tempo di eliminare. La discussione non la lascio, garbatamente,
prolungare molto; non desidero affatto ritornare su posizioni che ho già
preso da molto tempo.
Oggi, più che mai, come Presidente di Giunta
diocesana, sono molto pensieroso. Certe responsabilità che prima speravo
dovessero essere più attenuate, mi appaiono invece in tutta la loro interezza e
molte sono per conseguenza le preoccupazioni. L’inquietudine che porto dentro
non mi permette di pensare ad altro perché a nessun lavoro mi accingo mai che
non sia sicuro di riuscire a fare.
Arriviamo a destinazione ma son certo che l'amico ritoccherà
questo tasto ... pazienza ... sarà altra stizza, altra discussione.
La Parrocchia di Camerano è di collina, rurale, per
una popolazione di 559 abitanti (concentrico 339, frazioni 220). Nel 1947 gli
abitanti erano 800. La popolazione è prevalentemente anziana; le nascite sono
scarse e 46 famiglie sono composte di una persona sola.
Circa 300 famiglie sono emigrate a Torino e solo 8
immigrate (40 unità). Gli immigrati frequentano poco la Chiesa.
Il social - comunismo è bene rappresentato, in
prevalenza Nenniani. Nel 1958, a loro sono andati 158 voti. Tutti i familiari
dei social - comunisti frequentano la Chiesa e tutti i bambini frequentano il
Catechismo. I giovani più grandi si mettono sulle orme dei familiari, per una
certa parte, nell’orientamento ideologico che è più tradizionalismo e
convenzionalismo che convinzione.
Le giovani frequentano. Circa 50 uomini, riferisce
il Parroco, sono assenti dalla Chiesa. Sono 158 le comunioni pasquali su 230
uomini. Più viva è la religiosità della frazione Madonna.
In concentrico ci sono una trattoria e il circolo
Enal; anche in frazione Madonna un circolo (non rosso).
L’Azione Cattolica ha sede in oratorio. Gli Uomini
Cattolici in passato erano organizzati, poi fu costituita la sezione
Coltivatori Diretti e la questione delle due tessere ha sollevato molte
obiezioni. I giovani sono passati nella Gioventù Rurale. Uomini e giovani non
sono più dell’Azione Cattolica, però il Parroco inserisce l'insegnamento
religioso alle loro adunanze.
Le Donne Cattoliche e la Gioventù Femminile sono
organizzate. Le riunioni sono fatte in comune, anche con i non tesserati. Hanno
piacere e desiderio di aggiornarsi su molti problemi.
Il Parroco ha ritenuto utile questa iniziativa di
visite alle Parrocchie della Diocesi e ha ritenuto utili gli incontri zonali o
intervicariali del clero per l’Azione Cattolica. Sono state esposte le
conclusioni della Presidenza Generale al Convegno dei Presidenti diocesani a
Roma e le raccomandazioni per la costituzione e il funzionamento della Giunta
Parrocchiale, per la vita organizzativa e associativa e per l'attuazione in
Parrocchia, con le iniziative ritenute idonee, della Campagna Annuale 1960-61
“Messaggio della Salvezza”.
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