domenica 20 dicembre 2015

Montechiaro d'Asti


E’ la seconda volta che incontro il Vicario - Parroco di Montechiaro, e non sarà concentrata in unica giornata la visita alle numerose Parrocchie della Vicaria che affronterò da solo. Ho ragionato molto sull’utilità di un assistente in queste ultime uscite perché ho notato un certo freno nel dire del Parroco, interrogato davanti al Delegato Vescovile, o un’eccessiva e inopportuna riverenza, sempre del Parroco, verso l’emergente personaggio politico e non quale membro di Azione Cattolica. Solo, forse è meglio, almeno per questo giro d’incontri.

Montechiaro d'Asti è Vicaria foranea. La Parrocchia, di mezza collina, rurale, è per una popolazione di 1350 abitanti (concentrico di 1200).
In sviluppo è Montechiaro Piana dove vi sono alcune piccole industrie; una distilleria con occupazione stagionale, due falegnamerie, di cui una più importante con 15 operai per la fabbricazione di cofani mortuari, il mulino e alcuni allevamenti di polli di cui uno con 25 mila capi. In paese v’è una pasticceria, dove si produce una specialità del luogo[1]. E’ paese di negozianti di bestiame, mediatori, ambulanti.
L'emigrazione in questi ultimi anni si è fermata. Gli immigrati sono un centinaio tra veneti meridionali, ferraresi, siciliani. Sul piano religioso poche famiglie si mantengono buone, specie tra i veneti; gli altri sono sbandati, indifferenti, lontani, in parte comunisti. Risulta, infatti, che gli iscritti al Partito Comunista quest’anno siano aumentati di 40 unità. E’ questo il contributo degli immigrati. Gli immigrati che giungono rappresentano in genere la parte più diseredata dei luoghi d’origine; sono quindi una piccola parte su cui più facilmente può giocare la propaganda comunista. I comunisti silenziosamente lavorano come sempre; i cattolici non lavorano o lavorano troppo poco.
La devozione è tradizionalismo religioso per la maggior parte; indifferentismo religioso e anche anticlericalismo per l’altra parte. Gli assenti dalla Chiesa si possono calcolare di 250 uomini in assoluto. L'anticlericalismo è in parte dei comunisti, per aderenza alla premessa ideologica. V’è poi l’anticlericalismo di coloro che si comportano come atei considerando il prete come un parassita della società. Questi ultimi sono particolarmente ostili con la critica su ogni intervento e su ogni fatto che abbia rapporto con l'attività pastorale o no del sacerdote.
In passato c’era la corrente socialista del geometra Alessio, vi sono tuttora dei seguaci nei suoi coetanei. Nelle elezioni del 1958 (Camera) il Partito Comunista ha ottenuto 143 voti, i socialisti nenniani 74. I marxisti convinti sono in numero limitato. Gli altri comunisti, tra i familiari, clientela e opportunisti, sono senza un preciso orientamento. Anche i comunisti assumono talora un po' l'atteggiamento degli operai della città, specialmente in un ambiente dov’è diffuso lo scontento per la politica rurale del governo. L'atteggiamento dei contadini può essere interpretato quindi come atteggiamento di reazione.
Il disorientamento nell’indirizzo politico è molto evidente nella fisionomia dell'amministrazione comunale, dove il sindaco D.C. definitosi ora indipendente è un brav'uomo ma anche un buon uomo; il vice sindaco è un D.C. definitosi ora indipendente; due assessori sono indipendenti. Il Partito dei Contadini è in decadenza e raccoglie una parte dei democristiani che si erano staccati dalla Democrazia Cristiana. Tra i professionisti, piccoli industriali e i cosiddetti intellettualoidi c'è un certo numero di liberali.
La gioventù di Montechiaro (88 giovani, 78 ragazze dai 14 anni in su) presenta aspetti particolari di qualche considerazione. I giovani sono ai margini della religiosità, la ragione principale sta nella mancanza d’istruzione. Non è facile arrivare a essi per la caratteristica moderna dello spirito d'indipendenza e della mancanza di volontà. Le giovani sono più convinte, alcune di esse lottano contro i familiari per partecipare all'Azione Cattolica e per essere zelanti cristiane. Mentre nei maschi c’è un fondo d’immoralità o di scarsa moralità che trova radici nella famiglia, nella gioventù femminile c’è un gruppo buono. Le ragazze che sono ai margini hanno una condotta discutibile. Il ballo è ancora il divertimento preferito.
In paese sono presenti il circolo ENAL, comunista, sei caffè tutti con televisione, il cinema comunale a gestione industriale.
La popolazione scolastica è di 90 alunni, all'asilo ci sono 35 bambini. Una scuola di avviamento commerciale a tipo Agrario limitata al primo corso è stata soppressa.
La Giunta parrocchiale di Azione cattolica è costituita e aggregata. Ha scarsa funzionalità, e solo in casi particolari. La Gioventù Maschile ha adunanze settimanali invernali con presenza di 8-10 aspiranti al corso di esercizi. Si sono tenuti due incontri di giovani con don Pietro Mignatta e una “tre sere” con don Torchio Battista. La Gioventù Femminile ha adunanze settimanali invernali. La loro attività comprende: esame di cultura religiosa, festa del passaggio, scuola vedette, festa dell’impegno, un ritiro spirituale il mese (nell’inverno), una “tre sere” (don Piglione), esercizi spirituali a Gressoney. La Gioventù Femminile è sempre presente alle giornate diocesane curate dalle Suore. Gli Uomini Cattolici hanno adunanze settimanali raggiungendo le 15-20 presenze: istruzione sul testo. S’interessano prevalentemente di questioni che hanno addentellato con la vita pratica (celibato). Aiutano in opere esteriori. Le Donne Cattoliche sono 86 con adunanze settimanali. Partecipano alle adunanze diocesane. Un piccolo gruppo è più attivo. Le donne giovani sono scarsamente rappresentate (forse gioca il problema delle famiglie che non vogliono più vivere secondo la legge di Dio). Le Figlie di Maria sono 40.
Per iniziativa della D.C. e della Gioventù Femminile si celebra la settimana della buona stampa. In abbonamento sono 50 le copie di Famiglia Cristiana, poi Orizzonte, Primavera, Così, Alba. Si legge la Gazzetta del Popolo, Stampa, Unità.
Sono ritenuti utili dal Parroco gli incontri zonali, vicariali o inter-vicariali.
Mi sono incontrato con il vicario con lunghe discussioni, cordiali e interessanti su problemi generali e particolari, riguardanti la gioventù, le situazioni locali e l'Azione Cattolica Ho riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.





[1] La Nocciolina, famosa torta di nocciole, della Pasticceria F.lli Panzini, fondata nel 1959 dai Fratelli Giovanni e Giuseppe Panzini.

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