martedì 22 dicembre 2015

Corsione


Il paese è di collina, rurale, disagiato per strade di comunicazione e vie interne. La popolazione, 285 abitanti, è diminuita della metà perché emigrata verso Torino (circa 200). Pochi sono gli immigrati. In paese c’è un circolo dopolavoro.
Il Parroco, già anziano e malfermo in salute, è il pastore di una popolazione prevalentemente vecchia. I ragazzi residenti dai 10 ai 20 anni sono 16; le ragazze dai 10 ai 22 anni 19. Come popolazione scolastica sono 7 gli alunni per 5 classi.
All’arrivo del Parroco attuale c’era gente che non sapeva fare il segno della croce. Ora la frequenza alla Chiesa è del 90%. Le donne sono tutte presenti, gli uomini il 70%. Si contano sulle dita delle mani gli assenti dalla Chiesa. Gli uomini che maggiormente frequentano sono quelli sotto i 40 anni. La gioventù è migliore degli anziani e frequenta la Chiesa; il Parroco non ha da fare osservazioni sulla moralità.
Gli anziani solevano nei tempi passati burlarsi del prete. Pare che ciò fosse da imputare al particolare carattere irascibile di un predecessore. Il Parroco attuale, lo stesso giorno del suo ingresso, fu schernito dai giovani di allora, oltre 30 anni fa. Monsignor Spandre[1] di s.m. memoria soleva dire che Corsione era tra le Parrocchie più disgraziate della diocesi, le altre erano Migliandolo e Scurzolengo. Lo stesso Vescovo in visita, quando fu visto con Mitra[2] e Pastorale[3], fu deriso pubblicamente come una maschera. Ancora nella seconda visita pastorale fu salutato da 17 persone. Ora molto è mutato. Per il Parroco v’è deferenza, specie da parte dei giovani, meno da parte degli anziani.
Lo stato economico è buono.
In Azione Cattolica solo il gruppo delle donne è costituito (30). Da notare che 15 sono donne di altri paesi, sposate in Corsione. Le adunanze invernali sono più frequentate rispetto a quelle estive. La Gioventù Maschile non è possibile attuarla. La Gioventù Femminile il Parroco ha cercato di inquadrarla, ma non è risuscito. Non ha alcun collaboratore laico che lo possa aiutare. Uomini: nulla da fare, vedono con diffidenza il prete. Nessuna particolare esperienza.
Attualmente nessuna vocazione religiosa. Non ho riferito su quanto raccomandato dalla Presidenza Generale.









[1]  Luigi Spandre è stato Vescovo di Asti dal 12 giugno 1909 al 1932.
[2]  Copricapo usato dai vescovi nella Chiesa Cattolica.
[3]  Bastone simbolico, dall'estremità ricurva e spesso riccamente decorata.

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