La Parrocchia, che non coincide territorialmente al
Comune, è di media collina per 485 anime, divise tra concentrico e cascine
sparse.
Nel 1950 gli abitanti erano 700 e prima della guerra
900. L’emigrazione è cospicua (100 famiglie a Torino). Le famiglie immigrate
(10 per 40 unità) sono in maggioranza venete. I veneti se seguiti e assistiti
frequentano la Chiesa. Quelli che vengono dalle zone del Delta frequentano
meno. I meridionali frequentano meno ancora.
La propaganda marxista è opera dei giornali
comunisti che sono distribuiti nel numero di 40 copie. Nelle ultime elezioni 60
voti sono andati ai social comunisti. Anche i comunisti vanno in Chiesa, a dire
del Parroco, per ordine delle cellule. Assente dalla Chiesa è l’otto per cento
della popolazione, di cui la maggioranza è costituita da uomini. Le donne di
questo gruppo si distinguono dalle altre per alcune caratteristiche nel campo
affettivo e nel campo morale.
Esistono una sede A.C.A. (associazione contadina
astigiana), un caffè con televisione, il Circolo Combattenti con televisione e
4 T.V. private. Nei locali pubblici le condizioni igieniche sono scadenti.
Lo stato economico generale è sotto la media; 10
famiglie si possono considerare benestanti. Non si trovano più uomini per fare
lavorare la terra. I giovani emigrano, anche i bambini parlano già di
abbandonare la campagna. Le giovani non vogliono sposare assolutamente giovani
contadini per non essere obbligate ai lavori dei campi, oltre ai lavori di
casa. I giovani che restano in paese sposano ragazze meridionali con
conseguenze negative e qualche volta con guai grossi. Le ragazze sono poche;
vanno per lo più in servizio domestico a Torino.
Il senso religioso è quello comune, tradizionalista
per abitudine. Per fervore religioso gli abitanti delle frazioni (30 famiglie,
100 unità in tutto) sono inferiori a quelli del concentrico.
L'Azione Cattolica è formalmente presente. Le Donne
di Azione Cattolica sono 32 (adunanze quindicinali) e si prestano per opere di
apostolato. Gli uomini sono 16 e le frequenze alle adunanze nel periodo
invernale sono del 50%. Il gruppo della Gioventù Femminile si è esaurito perché
le giovani si sono sposate. I giovani sono in formazione.
Mancano le Suore. Il Parroco da molta importanza a
quello che chiama “Apostolato delle Suore in mezzo al popolo”. Le Suore sono le
confidenti delle ragazze. I bambini nell'asilo abbandonato sono 25.
Il Parroco auspica la presenza del Centro Diocesano.
Sono state esposte le conclusioni della Presidenza Generale al Convegno
nazionale dei Presidenti diocesani per quanto riguarda la costituzione e la
funzionalità delle Giunte parrocchiali, la vita e l’attività associativa, i
modi per l’attuazione, con le iniziative ritenute idonee dal Parroco, della
Campagna annuale 1960-61 “Messaggio della Salvezza”.
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