domenica 5 giugno 2016

Repergo


La Parrocchia è di media collina. Sono 375 gli abitanti nativi e 35 gli immigrati, in prevalenza meridionali. Vent’anni fa la popolazione era di 450.
Dopo la grandinata del 1954 cominciò l’esodo a Torino.
I veneti presenti in Parrocchia non regalano buon esempio, bestemmiano e non frequentano la Chiesa. C’è però qualche buona famiglia.
Gli emigrati in America che ritornano vanno a Messa, ma non adempiono il precetto Pasquale.
La Fede è tradizionale e la religiosità è formale; c’è molta superficialità e indifferenza nell’intera popolazione. Il Parroco ritiene che solo il 5% degli uomini non faccia Pasqua, e considera buona la frequenza festiva alla Chiesa. Anche chi non fa Pasqua, almeno saltuariamente, frequenta la Chiesa di domenica.
In paese c’è qualche comunista e qualche socialista saragatiano. Nelle elezioni politiche del 1958 il Partito Comunista ha avuto 15 voti (di gente importata) e 17 voti locali Saragatiani.
Il Partito dei Contadini è forte. Per il partito è netta la separazione tra contadinisti e gli altri (Democrazia Cristiana indipendente), con esiti in contrasto anche molto tenaci nelle varie iniziative. In Repergo vi sono due acquedotti: della Val Tiglione che rifornisce un certo numero di abitanti e l’acquedotto rurale appoggiato dal Partito dei Contadini.
La gioventù è malleabile. Scappa facilmente, ma al richiamo del Parroco nella maggioranza ritorna.
La gioventù femminile è buona. Non si può dire niente sul piano morale, almeno per quanto conosce il Parroco.
Il divertimento preferito è il ballo. L’ambiente del ballo di Isola è discutibile, quello della Motta è peggiore di quello dei Molini. Il Parroco non si definisce rigorista per il ballo, almeno per quello contenuto nei limiti e nei modi. Ritiene il ballo, inteso così, il minore dei mali.
Il Sacerdote definisce bene il carattere della gioventù: ascoltano volentieri quando si dicono cose che piacciono, con tutte le conseguenze.
In genere la festa è santificata come riposo festivo. In tutta la Vicaria di Costigliole è stata lanciata, per tre settimane, una campagna per la Santificazione della Festa.
La popolazione scolastica è di 40 alunni in 5 classi.
Punto di ritrovo è il Circolo Agricolo e il Circolo Combattenti.
L’Azione Cattolica ha nessun ramo costituito. Il Parroco non se la sentiva di fare l’Azione Cattolica come deve essere fatta, ora pensa che sia necessario realizzarla. Il tesseramento è difficile, più negli anziani, per grettezza. In passato ha avuto la Gioventù Femminile, ma non ha mai organizzato gli altri rami.
Si potrebbe costituire un’unione donne perché c’è un buon gruppo di Terziarie Francescane[1] e tante Figlie di Maria (29) sono buone e non vanno a ballare. Anche negli uomini c’è qualche buon elemento. Il Parroco mette in guardia e considera dannoso inserire elementi che potrebbero essere indicati non buoni e coerenti, specie in un ambiente di contrasti e antagonismi. Egli ritiene che ci siano le premesse per costruire qualche ramo di Azione Cattolica parrocchiale.
Il Parroco prenderà possesso della Parrocchia di Viale fra poco. In Repergo è stato nominato don Delio Porcellana.


[1] Chiamate a compiere vita comunitaria con semplicità e serenità francescana.  

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