La Parrocchia è di media collina. San Marzanotto, di
1143 abitanti (320 famiglie), è frazione di Asti. L’assetto territoriale
comprende un concentrico più San Marzanotto Piana, il Brascone, la Stangona,
Serra San Domenico, Valdonata.
Mai meno di 10 famiglie l’anno emigrano a Torino e
Genova. L’immigrazione è di veneti e meridionali; in maggioranza veneti.
Il Parroco non si può lamentare eccessivamente dei veneti,
al 50% presenti alle funzioni; dei meridionali sì.
Esiste un gruppo, valutato in 2/5 della popolazione,
che segue e obbedisce al Parroco; un altro 2/5 è costituito da indifferenti; il
rimanente è contrario.
San Marzanotto Piana non ha Chiesa e molti abitanti
del Piano si recano ad Asti, così anche altri della Serra San Domenico e della
Valdonata. La frequenza alla Messa è buona nel periodo invernale e primaverile,
mediocre tra maggio e ottobre.
La Lega di perseveranza[1] si
svolge sei volte l’anno (70-90 uomini). La Comunione Pasquale è soddisfatta dal
60-65% degli uomini. La frequenza all’istruzione parrocchiale dei Vespri è soddisfacente
(70-80 donne, 20 uomini e giovani).
Il Parroco sostiene che in paese c’è comunismo e
socialismo diffuso. Vi sono comunisti attivi (10-12), gli altri sono dei
rimorchiati.
Il risultato delle elezioni dimostra che non tutti
sono fedeli al partito. I giornali comunisti sono distribuiti di domenica. Tutti
sono deferenti verso il Parroco e si sforzano di fare piaceri. A Carnevale lo
stato maggiore dei comunisti è stato in Canonica. Tengono moltissimo alla
benedizione delle case. Fanno offerte alla Chiesa.
Il Parroco, in questo campo, non parla di ignoranza,
né d’irreligiosità, ma di areligiosità.
I giovani fino a 13 anni l’Arciprete li ha tutti; fino
a 17-18 anni se li avvicina personalmente riesce a ottenere; oltre i 18 anni
non riesce ad agganciarli, salvo qualche caso.
Sa di giovani, intuisce che sia così, che vanno al
cinema parrocchiale o ai Vespri perché sanno di trovare le ragazze.
In generale la moralità della gioventù è discutibile.
Il Parroco ritiene importantissimo sforzarsi di
riuscire a tenere lontano dal ballo le ragazze; si ottiene sul piano della
moralità una conquista di alto valore.
Occorrerebbe l’aiuto delle famiglie, ma queste sono
piuttosto propense a permettere la frequenza al ballo delle figliole. Le madri
in particolare.
In paese il ballo non c’è più, s’intende il ballo
pubblico. Ballano, talora, nella Casa del Popolo: comunista.
Il Parroco ha istituito come premio, per chi non va
a ballare, la partecipazione pagata per sette giorni a un corso di esercizi in
montagna. Riconosce però che il ballo ha un richiamo fortissimo sulle giovani.
Egli insiste sul decadimento dell’autorità dei
genitori, e sull’indipendenza dei giovani a una certa età. I papà si
disinteressano troppo dei figli e specie delle figlie.
Nel paese alto esiste una trattoria, la Casa del
Popolo (comunista), il circolo Acli, i Coltivatori Diretti, il gruppo 3P[2]. Il
cinema parrocchiale è aperto tutti i giorni festivi. L’Asilo è gestito da Suore
Salesiane.
Nella Piana c’è un Dopolavoro, un’osteria, due
industrie vinicole con parecchi operai, la Bano e la Perotti, una piccola
industria per la fabbricazione di palloni di gomma, una fornace che dà lavoro a
oltre un centinaio di operai. Circa la Bano si sentono critiche sul piano
morale degli operai.
Lo stato economico è buono.
Sono presenti tutti e quattro i rami di Azione
Cattolica.
La Giunta parrocchiale è costituita e funzionante,
non aggregata per dimenticanza. Si riunisce la prima domenica del mese. Si
discute sulle questioni religiose e su altri temi importanti, ad esempio
disposizioni sulla TV emanate dal Vescovo.
Esiste un gruppo di Oasini[3],
un gruppo delle Comunioni domenicali, del Rosario giornaliero. Il gruppo di
meditazione sul Vangelo riceve il testo dell’argomento in discussione a casa (9
giovani e 4 ragazze). E’ studiato prima, poi è meditato e discusso in riunione.
Il Sacerdote ritiene ottima cosa inviare i giovani
agli esercizi: Chieri e Gressonej. Paga il Parroco.
Egli esprime il parere che nella propaganda non si
debba trattare di sola Azione Cattolica, ma collegarla con le questioni del
tempo. Le riunioni sono sempre utili, anche quelle del Clero per l’Azione
Cattolica.
Ho riferito sulle
raccomandazioni della Presidenza Generale, specie nei riguardi della Campagna
annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.
[1] La lega
di Perseveranza costituisce un punto di aggregazione spirituale
[2] Organizzazione
contadina della Democrazia Cristiana
[3] Partecipanti agli esercizi spirituali o alle
giornate di studio all’Oasi dell’Immacolata, vicino ad Asti, sulla strada per
Viatosto.
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