giovedì 16 giugno 2016

S.S. Annunziata di Costigliole


La Parrocchia di media collina è autonoma dal 1956. Particolarmente osteggiata è stata la sua costituzione. Anche un gruppo locale si è opposto.
I 260 abitanti della comunità religiosa (80 famiglie) risiedono in piccoli nuclei di abitazioni vicine alla Chiesa.
Economicamente la zona è buona. E’ essenzialmente a produzione vinicola, di piccole proprietà, e non ha altre risorse.
L’emigrazione è molto forte a Torino. Nella grande città sono quasi tutti dediti alla vendita di vino, e per tutti vi è stata una buona sistemazione.
Gli immigrati sono più meridionali che veneti, circa 40 unità. Religiosamente i veneti valgono poco, in massima parte sono mezzadri.
La religiosità come indice di frequenza è discreta. Si può calcolare che il 90% non perde la Messa. Il mercato di Costigliole, la domenica, rende più difficile il giudizio sulla frequenza regolare.
Quattro famiglie non frequentano. Sono famiglie di comunisti particolarmente attivi e già sorvegliati da Asti. I figli di una di queste famiglie non seguono l’indirizzo del padre.
Il Partito dei Contadini di Scotti[1] aveva determinato una frattura fra i più accesi contadinisti e i Sacerdoti e nessuno si dichiarava democratico cristiano, ora è il contrario. Oggi il Partito ha perso quota.
In frazione la gioventù è pochissima: una ventina di giovani e una ventina di ragazze dai 15 ai 25 anni.
Secondo il Parroco non vi è più “Parrocchia chiusa” e la gioventù si è trovata a contatto con la civiltà. Nel contrasto i giovani si sono trovati impreparati. Il Sacerdote suppone che la gioventù sia arrivata al punto di porsi tale domanda:
Dobbiamo credere ancora a quello che dicono i Sacerdoti e i genitori, o il vero è nella televisione e nel cinema?
La vita moderna costituisce un fascino per i giovani. Il divertimento maggiore è di andare via e frequentare le feste dei paesi finitimi.
Per le ragazze la situazione non è molto diversa. L’oratorio con Suore non ha ancora incidenza sulle giovani.
La popolazione scolastica è di 15 scolari in 5 classi. L’asilo ospita 12 bambini. Le Figlie di Maria sono 20.
Ci sono state molte divisioni nella borgata ed era abitudine dire male. Tutti i Cappellani che sono subentrati hanno avuto molte noie. Chi pagava per la Cappellania[2] voleva controllare tutto ciò che si faceva nella Chiesa e per la Chiesa. Molti motivi di divisione sono ora scomparsi.
Il Parroco ha tenuto in funzione il vecchio Consiglio di Amministrazione, rinnovato ed eletto democraticamente. Sono in 18 ed è un valido aiuto.
L’Azione Cattolica non è costituita, in nessuno dei rami. La Parrocchia è giovane, il primo anno è servito come orientamento.
Non si sente di iniziare con la gioventù. Se si inizierà, si farà con le donne. La mentalità degli uomini è ancora molto lontana. Non vi sono individui, in Parrocchia, che facessero parte degli Uomini Cattolici di Costigliole; quindi vi è nessuna esperienza di Azione Cattolica cui non hanno mai voluto aderire.
Il Parroco ha iniziato un corso d’istruzione religiosa a uomini e giovani nei tre mesi invernali. Separatamente ha cominciato un corso d’istruzione alle Figlie di Maria. Il Reverendo vorrà tentare l’esperienza del circolo ricreativo.
La delusione della Chiesa vuota incide notevolmente sul Parroco e sui parrocchiani.




[1] Alessandro Scotti (1889 –1974) è stato un politico italiano, piccolo proprietario terriero e fondatore del Partito dei Contadini d'Italia insieme al fratello Giacomo. Si presenta alle elezioni del 1958 coi monarchici con esito negativo, e a seguito della perdita del seggio si ritira a vita privata
[2] Ente ecclesiastico costituito per volontà di un fedele, mediante donazione o testamento, le cui rendite sono destinate al culto. Il Cappellano è il Sacerdote che governa la Cappellania 

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