venerdì 3 giugno 2016

Motta di Costigliole


La Parrocchia della frazione è di pianura. Comprende un concentrico, cascine e tenute sparse, piccole borgate. La popolazione è di 1200 abitanti.
Non c’è emigrazione o è scarsa. L’estesa coltivazione di ortaggi è fonte di benessere. Infatti, le condizioni economiche della zona sono buone e tali sono riconosciute.
Gli immigrati sono 115. Tra i veneti vi sono ancora buoni elementi.
La religiosità dell’intera popolazione è giudicata buona. Il Parroco, ultraottantenne e ancora valido, è amato dai suoi parrocchiani. Si è sempre fatto voler bene per il suo particolare saper fare, paterno e comprensivo. Egli ricambia bontà con bontà.
La frequenza, secondo il Sacerdote, alla Messa festiva è buona. Non ha statistiche, non riferisce percentuali, ma precisa che è bassissimo il numero di coloro i quali non frequentano la Chiesa.
Anche a Motta si ripete, almeno in parte, l’esodo domenicale degli uomini al mercato di Costigliole. In particolare a Motta si verifica, per i periodi di maggior lavoro negli orti (semina, coltura e raccolta) come per i periodi di maggior lavoro nelle campagne, una mancata considerazione del riposo festivo.
Sulla gioventù il giudizio è ben preciso: la nuova generazione è fredda per ogni programma organizzativo e per ogni programma religioso. Il giovane è alieno dall’assumersi impegni che non siano quelli dei divertimenti.
A Motta c’è la Fonte di acqua purgativa e connesso albergo. Intorno alla Fonte, come mezzi di attrattiva, sussistono divertimenti vari. Il principale svago è il ballo, organizzato, industrializzato. Il ballo della Fonte è un richiamo non solo per la gioventù del luogo, ma anche e soprattutto per la gioventù dei paesi vicini e di Asti. Il ballo della Fonte di Motta non ha una buona reputazione, e da più parti è stato denunciato come ambiente moralmente malsano e pericoloso. Si accenna persino alla possibilità di potere avere camere riservate.
L’Azione Cattolica in pratica non esiste; non c’è attività di associazione. Oggi non è possibile pensare a una organizzazione efficiente di qualche ramo dell’Azione Cattolica.
Come persona meritevole il Parroco ha ricordato la maestra Petitti Clotilde.

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