La Chiesa del Cuore Immacolato di Maria è
considerata di media collina. I parrocchiani sono 655, in pratica 900 persone, poiché
gravitano sulla Parrocchia gli abitanti delle zone finitime di Canelli, Moasca,
Calosso. Sono tutte cascine sparse (185 famiglie).
L’emigrazione a Torino, di giovani e famiglie, non è
eccessiva.
Gli immigrati sono una cinquantina, dal meridione e
dalle Langhe. I meridionali sono negativi sul piano religioso, con scarsa
frequenza in Chiesa. Molti sono garzoni di campagna e il loro numero è variabile.
Gli immigrati delle Langhe sono zero per moralità e religiosità.
Il Sacerdote afferma che in passato l’istruzione
religiosa e catechistica era forte. Poi il senso religioso è andato in declino
per l’anticlericalismo degli Scottiani[1].
Alla mia obiezione sul termine usato di anticlericalismo scottiano, il Parroco
riconferma nella maniera più decisa il termine stesso nel suo significato, come
avversione alla religione come tale, al prete come tale, e a tutte le sue
iniziative.
Mi pare un anticlericalismo un po’ strano, che non
impedisce a questi “mangiapreti” di frequentare la Chiesa, anche se
saltuariamente. E’ più un atteggiamento di avversione, di acrimonia, di
cattiveria, verso il Sacerdote, ritenuto avverso agli interessi dei contadini,
generalizzandola alla Chiesa.
Il Parroco insiste con il dire che preferisce avere
a che fare con i comunisti.
Scotti è stato soppiantato da Bosia[2].
Lontano dalla Chiesa sono quei delle Langhe, qualche
vecchietto, qualche tipo non buono. Due sono le famiglie protestanti.
Nella maggior parte dei fedeli la religiosità è
tradizionale. Un buon nucleo esiste per convinzione. Persone di cattiva volontà
si adagiano, altre si dimostrano piene di fervore.
Il comunismo è sporadico (immigrati) e il
contadinismo è forte ancora adesso. Nel comitato pro erigenda Chiesa sono
contrari al Parroco e lo ostacolano in vario modo.
Il Parroco non può lamentarsi dei ragazzi, fatta
qualche eccezione. Non è contento della gioventù femminile che è facile ai
compromessi: ballo e cinema a Canelli, Santo Stefano Belbo, Nizza.
Religiosamente v’è un miglioramento nella gioventù.
La scuola accoglie 70 scolari, l’asilo 30 bambini.
Non ci sono Suore. La Chiesa nuova a Piana del Salto acclude un ampio salone
per teatro e riunioni.
L’Azione Cattolica è presente con tutti i rami. La
Gioventù Maschile (nucleo) ha attività invernale con buona presenza alle “tre
sere”. La Gioventù Femminile (17) ha adunanze quindicinali; la presenza è
buona, non totale. Il Parroco ha fatto conferenze per spose, madri, fidanzate,
con discreto risultato. Gli Uomini Cattolici (6) hanno partecipato a cicli di
conferenze su temi fondamentali. Le Donne Cattoliche hanno adunanze
quindicinali e curano particolarmente i fanciulli. La Giunta parrocchiale è
costituita, aggregata, ma funziona poco.
Il Parroco suggerisce di aprire l’Azione Cattolica a
tutte le persone di buona volontà. Eliminare i non buoni. Egli ha ereditato il
compromesso per religiosità formalista a Rodotiglia e per contadinismo alla
Piana.
Ho riferito sulle
raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul
tema “Messaggio della Salvezza”.
[1] Alessandro
Scotti (1889 –1974) è stato un politico italiano, piccolo proprietario terriero
e fondatore del Partito dei Contadini d'Italia insieme al fratello Giacomo. Si
presenta alle elezioni del 1958 coi monarchici con esito negativo, e a seguito
della perdita del seggio si ritira a vita privata
[2] Senatore
Giuseppe Bosia leader dell’ala pro - Movimento Comunità del Partito dei
Contadini
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