giovedì 24 settembre 2015

Revigliasco


Parrocchia di collina. Rurale.
La popolazione è di 1100 residenti complessivi tra concentrico, frazioni e case sparse.
La situazione economica è buona. In paese il mercato dei prodotti principali (uva, ciliegie, ortaggi) è fonte di discreta e cospicua entrata.
I revigliaschesi sono forti lavoratori, però  le esigenze del lavoro superano le esigenze della Fede e dei doveri dei cristiani. Il lavoro è anche festivo.
Il senso religioso è tradizionale, con notevole indifferentismo. Esiste anche anticlericalismo. Il circolo “Vittorio Alfieri” locale è costituito a parere del Parroco con finalità anticlericali. Pochi sono i comunisti e socialisti attivi.
Si sono insediati  150 immigrati, tra veneti e meridionali; alcuni tra questi ultimi sono senza prima comunione.
Quindici famiglie non frequentano la Chiesa comprese le donne e i Vespri sono in genere poco frequentati.
Il Catechismo è frequentato dai bimbi del concentrico e delle cascine. Per ottenere la presenza al Catechismo, fatto dopo la scuola, dei bimbi lontani viene distribuita, di propria iniziativa, la minestra.
Fino a che i bimbi sono chierichetti si può fare di essi quello che si vuole. Dopo si allontanano rapidamente, attratti e sottratti dall’esempio dei più grandi.
La vita morale dei  giovani  è compromessa, specie dei maschi. La ragione è da imputarsi all’esempio dei più  anziani, alla vicinanza della città con le sue seduzioni, alla motorizzazione, e alla maggiore disponibilità di danaro.
L’Azione Cattolica è solo sulla carta, senza attività. Il Parroco lo ha riconosciuto schiettamente. Mancano gli uomini e quelli che vi sono non frequentano. Insomma, per l’Azione Cattolica l’indifferentismo è generale e non è possibile, per il Parroco, fare di più per ora.
Il Parroco conosce casi limite di genitori che rimproverano i figli che pregano.
Sono presenti le Suore Domenicane.   
Sono a disposizione il salone e i locali nell’asilo, ma non c’è televisione perché il Parroco è contrario alla TV.
Sono esposte al Parroco le conclusioni del Convegno Nazionale dei Presidenti Diocesani e la raccomandazione della Presidenza Nazionale, particolarmente in rapporto alla campagna annuale 1960 -61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.  

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