Parrocchia di collina. Rurale.
La popolazione è di 1100 residenti complessivi tra concentrico,
frazioni e case sparse.
La situazione economica è buona. In paese il mercato
dei prodotti principali (uva, ciliegie, ortaggi) è fonte di discreta e cospicua
entrata.
I revigliaschesi sono forti lavoratori, però le esigenze del lavoro superano le esigenze
della Fede e dei doveri dei cristiani. Il lavoro è anche festivo.
Il senso religioso è tradizionale, con notevole
indifferentismo. Esiste anche anticlericalismo. Il circolo “Vittorio Alfieri”
locale è costituito a parere del Parroco con finalità anticlericali. Pochi sono
i comunisti e socialisti attivi.
Si sono insediati 150 immigrati, tra veneti e meridionali; alcuni
tra questi ultimi sono senza prima comunione.
Quindici famiglie non frequentano la Chiesa comprese
le donne e i Vespri sono in genere poco frequentati.
Il Catechismo è frequentato dai bimbi del concentrico
e delle cascine. Per ottenere la presenza al Catechismo, fatto dopo la scuola,
dei bimbi lontani viene distribuita, di propria iniziativa, la minestra.
Fino a che i bimbi sono chierichetti si può fare di
essi quello che si vuole. Dopo si allontanano rapidamente, attratti e sottratti
dall’esempio dei più grandi.
La vita morale dei
giovani è compromessa, specie dei
maschi. La ragione è da imputarsi all’esempio dei più anziani, alla vicinanza della città con le sue
seduzioni, alla motorizzazione, e alla maggiore disponibilità di danaro.
L’Azione Cattolica è solo sulla carta, senza
attività. Il Parroco lo ha riconosciuto schiettamente. Mancano gli uomini e
quelli che vi sono non frequentano. Insomma, per l’Azione Cattolica l’indifferentismo
è generale e non è possibile, per il Parroco, fare di più per ora.
Il Parroco conosce casi limite di genitori che
rimproverano i figli che pregano.
Sono presenti le Suore Domenicane.
Sono a disposizione il salone e i locali nell’asilo,
ma non c’è televisione perché il Parroco è contrario alla TV.
Sono esposte al Parroco le conclusioni del Convegno
Nazionale dei Presidenti Diocesani e la raccomandazione della Presidenza
Nazionale, particolarmente in rapporto alla campagna annuale 1960 -61 sul tema
“Messaggio della Salvezza”.
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