La frazione si divide in Vaglierano alto e stazione di
Vaglierano. La parte alta, 290 abitanti (80 famiglie), è quasi esclusivamente rurale.
La stazione, 250 abitanti (60 famiglie) è abitata da operai, ferrovieri,
commercianti, artigiani, pensionati. Qualche piccola industria. Un’industria
vinicola che aveva affittato un grosso fabbricato si è trasferita a Canale,
perché in Asti è troppo alta la pressione fiscale.
La frequenza alla Chiesa è buona, con bassissima
percentuale di assenti nel paese alto; alla stazione più assenti, più
socialisti, più ferrovieri, più pensionati.
La popolazione fondamentalmente è buona, dice il
parroco. Alla stazione si celebrano due messe festive con sacerdote permanente.
I Vespri sono discretamente frequentati. Ogni giovedì messa dei fanciulli.
Nelle ultime elezioni politiche 12 voti sono andati
ai social comunisti, 40 ai liberali.
Vaglierano paese è patria di Dellarissa, socialista,
che fu sindaco di Asti e sindaco di Vaglierano quando era comune indipendente.
Fu Dellarissa ad annettere Vaglierano ad Asti. Dellarissa morì senza Sacramenti
ed ebbe sepoltura civile. Unica sepoltura civile in Vaglierano fu di un altro
Dellarissa, parente del primo.
Da due o tre anni si è costituita la sezione del
Partito Liberale con televisione.
Senza poter quantificare l’emigrazione è discreta. Gli
immigrati sono di 5 nuclei famigliari, veneti buoni.
La gioventù è senza caratteristiche speciali; evadono
per divertimenti. La motoretta è per il parroco la rovina dei tempi moderni. E’
certo un giudizio di estremo coraggio.
Un solo uomo è tesserato Azione Cattolica, le donne
sono 24. Due sono le effettive della Gioventù Femminile, nessuno della Gioventù
Maschile. Nulla di fatto.
Gli uomini, fra i più fedeli alla Chiesa, non
vogliono saperne della tessera. I giovani in genere sono indifferenti, oltre a tanta
ignoranza.
La popolazione scolastica conta 17 bambini in paese;
più numerosi alla stazione.
Nessuna possibilità di ripresa al momento. Il
parroco è anziano e stanco.
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