Il paese, di pianura, accoglie 260 abitanti. Anni
fa, molti nuclei familiari sono emigrati in America, soprattutto in California
e Argentina; attualmente l’emigrazione è nulla. Sono arrivate due famiglie di
brava gente, una veneta e una bresciana.
Il senso religioso è buono. Quattro sono i giovani
dai Salesiani, uno in Noviziato. Quattro sono le Suore del paese. Sul piano
morale nulla da eccepire.
L’ex prete e deputato Ercole è nativo di Piepasso[1].
Ha fatto costruire le scuole, e per “suo interessamento” nel 1886 è stata
costruita la Parrocchia. A quell’epoca fu Parroco D. Biagio Ercole.
Socialisti e comunisti, di tradizione, sono una
trentina. Alcuni di loro non vanno in Chiesa; al contrario le loro mogli frequentano.
Le condizioni economiche sono buone. Sono in 23 gli
uomini che vanno in fabbrica a Quattordio.
In paese il ritrovo è nel dopolavoro e tre sono le
televisioni private.
L’Azione Cattolica è presente con Uomini e Donne. La
Gioventù Femminile non ha più tesserate da due anni; per il Parroco ciò è conseguenza
dei tempi di don Ardito. Egli ritiene opportuno non ricostruire l’associazione
e non ha detto per ora, né per quando. Il Parroco è l’unico giudice in tali
casi. La difficoltà per l’inquadramento dei giovani è dovuta al lavoro “fuori”
e per i turni di lavoro notturno. Uomini e Donne frequentano. Non vi sono
iniziative ed esperienze particolari dell’Azione Cattolica. La Giunta
parrocchiale non è costituita.
E’ stato riferito al Parroco sulle raccomandazioni
della Presidenza Generale in merito alla costituzione e funzionalità della
Giunta parrocchiale e sull’attuazione della Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio
della Salvezza”.
[1] Paolo
Ercole (1822-1895), laureato in Giurisprudenza e Teologia, fu avvocato,
ecclesiastico, deputato del Parlamento dell’Unità d’Italia.
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