lunedì 22 febbraio 2016

Piepasso


Il paese, di pianura, accoglie 260 abitanti. Anni fa, molti nuclei familiari sono emigrati in America, soprattutto in California e Argentina; attualmente l’emigrazione è nulla. Sono arrivate due famiglie di brava gente, una veneta e una bresciana.
Il senso religioso è buono. Quattro sono i giovani dai Salesiani, uno in Noviziato. Quattro sono le Suore del paese. Sul piano morale nulla da eccepire.
L’ex prete e deputato Ercole è nativo di Piepasso[1]. Ha fatto costruire le scuole, e per “suo interessamento” nel 1886 è stata costruita la Parrocchia. A quell’epoca fu Parroco D. Biagio Ercole.
Socialisti e comunisti, di tradizione, sono una trentina. Alcuni di loro non vanno in Chiesa; al contrario le loro mogli frequentano.
Le condizioni economiche sono buone. Sono in 23 gli uomini che vanno in fabbrica a Quattordio.
In paese il ritrovo è nel dopolavoro e tre sono le televisioni private.
L’Azione Cattolica è presente con Uomini e Donne. La Gioventù Femminile non ha più tesserate da due anni; per il Parroco ciò è conseguenza dei tempi di don Ardito. Egli ritiene opportuno non ricostruire l’associazione e non ha detto per ora, né per quando. Il Parroco è l’unico giudice in tali casi. La difficoltà per l’inquadramento dei giovani è dovuta al lavoro “fuori” e per i turni di lavoro notturno. Uomini e Donne frequentano. Non vi sono iniziative ed esperienze particolari dell’Azione Cattolica. La Giunta parrocchiale non è costituita.
E’ stato riferito al Parroco sulle raccomandazioni della Presidenza Generale in merito alla costituzione e funzionalità della Giunta parrocchiale e sull’attuazione della Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.





[1] Paolo Ercole (1822-1895), laureato in Giurisprudenza e Teologia, fu avvocato, ecclesiastico, deputato del Parlamento dell’Unità d’Italia.

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