mercoledì 13 aprile 2016

Castelnuovo Calcea


La Parrocchia è di mezza collina. La popolazione raggiunge i 1200 abitanti, tra concentrico (400) e le 5-6 frazioni che coronano il paese. Quarant’anni fa toccò i 1700 residenti.
L’emigrazione è forte, e continua tuttora. Su dieci matrimoni nove famiglie costituite vanno via.
Gli immigrati sono un centinaio, in prevalenza meridionali. Di qualcuno dei meridionali si può dire abbastanza bene; gli altri sono ignoranti e senza base catechistica (analfabetismo religioso). Anche l’invito a fare Pasqua è andato a vuoto. Due o tre famiglie venete sono discrete, ma non hanno formazione.
Il 20-25% della popolazione è abitualmente assente alla Messa festiva, come da una statistica precisa basata sull’annotazione dei presenti. Il Parroco dice che chi frequenta la Messa ha una certa formazione. Trentacinque o forse più sono gli uomini locali che non adempiono il Precetto Pasquale, si uniscono a essi molti immigrati. La gioventù non ha fervore di presenza; una vita di fede comune è basata sull’indifferenza.
Per i giovani di ambo i sessi il ballo è il divertimento principale, e frequentano i paesi vicini. Il Parroco non è entusiasta della gioventù che non risponde agli inviti reiterati. Sono 70 i giovani dai 15 ai 25 anni, 40 o poco più le ragazze.
La popolazione scolastica è di 85 alunni in 5 classi. Sei sono le vocazioni religiose: 3 ragazzi dai Salesiani, 2 dai Gesuiti, 1 dai Carmelitani. Tra la gioventù femminile non vi è nessuna vocazione, a differenza del passato.
Alle elezioni politiche del 1958 (Camera) la Democrazia Cristiana ha preso 591 voti, il Partito Comunista 81, Saragat 27, Scotti 48[1], Comunità 39[2].
Vi sono in paese parecchi operai, specie muratori. Il contadinismo è in declino. 
I comunisti locali (15-20) sono attivi e fanno propaganda, ma con il Parroco sono deferenti. L’adesione dei locali al comunismo, iniziato qualche decennio fa, è frutto di una propaganda su individui ignoranti.
Alla Gioventù Maschile di Azione Cattolica sono iscritti 12 aspiranti e 35 maggiori. Una ventina sono presenti alle adunanze settimanali; qualche presenza agli incontri zonali; alla festa giovanile per S. Giovanni Bosco, tutti.
La Gioventù femminile conta 16 effettive delle quali 7-8 frequentano regolarmente le adunanze quindicinali d’estate e d’inverno, con riflessione e istruzione religiosa sul Testo. Alcune ragazze qualche volta vanno a ballare.
La frequenza delle 42 Donne Cattoliche è piuttosto scarsa alle adunanze mensili. Secondo il Parroco un gruppetto minore potrebbe rendere di più; quando in paese c’è un gruppo che è di esempio è sufficiente.
Gli Uomini Cattolici che realmente frequentano sono 5-6 su 20 iscritti. Non c’è nessuna particolare attività. E’ stata tentata senza risultato una conferenza per tutti gli Uomini. I giovani che escono dall’associazione giovanile non s’iscrivono all’Unione Uomini.
I giornali di Azione Cattolica non sono trovati interessanti. Si legge Stampa e Gazzetta del Popolo.
E’ stata una conversazione cordiale con il Parroco e il Curato presente.
Ho riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.


[1] Alessandro Scotti (Montaldo Scarampi 1889 – Costigliole d'Asti 1974) è stato un politico italiano, piccolo proprietario terriero e fondatore del Partito dei Contadini d'Italia insieme al fratello Giacomo. Si presenta alle elezioni del 1958 coi monarchici con esito negativo, e a seguito della perdita del seggio si ritira a vita privata.
[2] Movimento Comunità dell’industriale progressista Adriano Olivetti, figlio di Camillo Olivetti (fondatore della Ing C. Olivetti & C, la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere). 

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