La Parrocchia è di mezza collina. La popolazione raggiunge
i 1200 abitanti, tra concentrico (400) e le 5-6 frazioni che coronano il paese.
Quarant’anni fa toccò i 1700 residenti.
L’emigrazione è forte, e continua tuttora. Su dieci
matrimoni nove famiglie costituite vanno via.
Gli immigrati sono un centinaio, in prevalenza
meridionali. Di qualcuno dei meridionali si può dire abbastanza bene; gli altri
sono ignoranti e senza base catechistica (analfabetismo religioso). Anche
l’invito a fare Pasqua è andato a vuoto. Due o tre famiglie venete sono
discrete, ma non hanno formazione.
Il 20-25% della popolazione è abitualmente assente
alla Messa festiva, come da una statistica precisa basata sull’annotazione dei
presenti. Il Parroco dice che chi frequenta la Messa ha una certa formazione.
Trentacinque o forse più sono gli uomini locali che non adempiono il Precetto
Pasquale, si uniscono a essi molti immigrati. La gioventù non ha fervore di
presenza; una vita di fede comune è basata sull’indifferenza.
Per i giovani di ambo i sessi il ballo è il
divertimento principale, e frequentano i paesi vicini. Il Parroco non è
entusiasta della gioventù che non risponde agli inviti reiterati. Sono 70 i
giovani dai 15 ai 25 anni, 40 o poco più le ragazze.
La popolazione scolastica è di 85 alunni in 5
classi. Sei sono le vocazioni religiose: 3 ragazzi dai Salesiani, 2 dai
Gesuiti, 1 dai Carmelitani. Tra la gioventù femminile non vi è nessuna
vocazione, a differenza del passato.
Alle elezioni politiche del 1958 (Camera) la
Democrazia Cristiana ha preso 591 voti, il Partito Comunista 81, Saragat 27,
Scotti 48[1],
Comunità 39[2].
Vi sono in paese parecchi operai, specie muratori. Il
contadinismo è in declino.
I comunisti locali (15-20) sono attivi e fanno
propaganda, ma con il Parroco sono deferenti. L’adesione dei locali al
comunismo, iniziato qualche decennio fa, è frutto di una propaganda su individui
ignoranti.
Alla Gioventù Maschile di Azione Cattolica sono
iscritti 12 aspiranti e 35 maggiori. Una ventina sono presenti alle adunanze
settimanali; qualche presenza agli incontri zonali; alla festa giovanile per S.
Giovanni Bosco, tutti.
La Gioventù femminile conta 16 effettive delle quali
7-8 frequentano regolarmente le adunanze quindicinali d’estate e d’inverno, con
riflessione e istruzione religiosa sul Testo. Alcune ragazze qualche volta
vanno a ballare.
La frequenza delle 42 Donne Cattoliche è piuttosto
scarsa alle adunanze mensili. Secondo il Parroco un gruppetto minore potrebbe
rendere di più; quando in paese c’è un gruppo che è di esempio è sufficiente.
Gli Uomini Cattolici che realmente frequentano sono
5-6 su 20 iscritti. Non c’è nessuna particolare attività. E’ stata tentata
senza risultato una conferenza per tutti gli Uomini. I giovani che escono dall’associazione
giovanile non s’iscrivono all’Unione Uomini.
I giornali di Azione Cattolica non sono trovati
interessanti. Si legge Stampa e Gazzetta del Popolo.
E’ stata una conversazione cordiale con il Parroco e
il Curato presente.
Ho riferito sulle
raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul
tema “Messaggio della Salvezza”.
[1] Alessandro
Scotti (Montaldo Scarampi 1889 – Costigliole d'Asti 1974) è stato un politico
italiano, piccolo proprietario terriero e fondatore del Partito dei Contadini
d'Italia insieme al fratello Giacomo. Si presenta alle elezioni del 1958 coi
monarchici con esito negativo, e a seguito della perdita del seggio si ritira a
vita privata.
[2]
Movimento Comunità dell’industriale progressista Adriano Olivetti, figlio di
Camillo Olivetti (fondatore della Ing C. Olivetti & C, la prima fabbrica
italiana di macchine per scrivere).
Nessun commento:
Posta un commento