Montaldo Scarampi[1] è
paese di media collina di 1200 abitanti (1600 trent’anni fa).
Emigra la gioventù, restano gli anziani. Gli
immigrati sono da 150 a 200, più meridionali che veneti.
I veneti, salvo qualche famiglia, sono assai
peggiori dei locali. Sono comunisti nell’anima. I meridionali, ignoranti sul
piano religioso, sono meno buoni dei veneti. Ci sono casi di fanciulle di 9-10
anni senza Prima Comunione e qualche caso di adulti.
L’intera popolazione ha scarso senso religioso. Si
ammette la religione ma si sostiene che non è necessario pretendere di fare
tutto ciò che la religione chiede. Anzi, si offendono se si dice che non sono
religiosi.
Il 10% dei parrocchiani non va a Messa, uomini e
donne. Vi sono uomini che rimproverano alle donne di casa di non recarsi in
Chiesa, ma anche loro non vanno. Diffuso è il rispetto umano[2],
anche al solo salutare il Parroco; temono di essere giudicati clericali.
Montaldo è Patria degli Scotti[3],
del Partito dei Contadini. Quindi contadinismo politico o pseudo politico, in
prevalenza. Alle elezioni pareggia con la Democrazia Cristiana; l’amministrazione
comunale è del Partito dei Contadini.
I comunisti, qualche elemento, non sono convinti né attivisti.
Sono ignoranti. Un ferroviere in pensione fa propaganda nei riguardi degli
immigrati. Infatti, prima, nelle elezioni si contavano 30-40 voti del Partito
Comunista; ora con i veneti e meridionali sono 70-80. Pure i socialisti
nenniani sono ben rappresentati.
Come giudizio generale, sulla nuova generazione,
appare migliore la gioventù maschile che la femminile, come pure è maggiore l’irreligiosità
delle donne. Il Parroco dice con convinzione: se ci fossero donne più buone, praticanti,
di esempio, molto di più si potrebbe fare.
Vi erano in Parrocchia dei protestanti e una maestra
protestante, che fu fatta allontanare.
In complesso la popolazione ha un fondo di bontà naturale
ma ignoranza profonda, indifferenza per la religione, soprattutto molto
rispetto umano, un attaccamento tipico agli interessi materiali e una facile
tendenza agli antagonismi di gruppi, di famiglie, di persone, ai contrasti
(vedi storia della banda musicale).
Essere poi il paese di nascita degli Scotti (Collina
dei Forni) ha acuito i contrasti tra i contadinisti e i sostenitori della
Democrazia Cristiana, il Parroco e i cattolici più attivi. Dai contrasti
verbali su ragioni di partito, si passa presto alle posizioni di reazione e di
negazione nei riguardi religiosi, come se la religione fosse la causa di tanti
dissensi.
Le conseguenze si comprendono. Nelle cariche
amministrative sono tutti elementi lontani dalla Chiesa; per lontani s’intende
che favoriscono un’atmosfera di opposizione larvata ma continua al Prete e ai
clericali.
Eppure, anche in questo ambiente, se vi sono
funzioni solenni sono presenti anche cospicue rappresentanze della popolazione.
Dicono magari al Parroco: siamo venuti, è contento? Le abbiamo fatto fare bella
figura. Quella presenza o qualchedun’altra nelle feste liturgiche principali
rappresenta per molti tutta la vita religiosa.
La gioventù naturalmente ama i divertimenti, il
ballo, il cinema.
La popolazione scolastica è di 60 alunni. Qualcuno
studia dai Fratelli delle Scuole Cristiane[4] e uno
da Salesiano, ma non danno alcuna garanzia.
In Montaldo Scarampi l’Azione Cattolica è
rappresentata solo dalle piccolissime e beniamine. Mancano gli altri gruppi. Non
vogliono le tessere. In passato vi era un buon gruppo di giovani, ora l’Azione
Cattolica è assente.
Possibilità per l’avvenire? Probabilità? Vi sono
elementi su cui si possa basare un rilancio?
Il Parroco è scettico. Mancano gli elementi formati,
preparati. Bisogna rompere un muro di prevenzione, di rispetto umano, di
tradizionali antagonismi, di fatti personali, di opposizioni grette e tenaci
che hanno fondamento su futili cause.
La conversazione è stata
lunga e cordialissima. La parte storica cronachistica prevale sull’impostazione
dei problemi e sullo studio delle situazioni e dei rimedi. E’ utile conoscere
molto, ma è forse più utile fare il possibile perché qualcosa cambi nelle idee
e nei metodi di gente che non è cattiva, ma che si lascia prendere e
impossessarsi da passioni non passeggere ma tenaci e durature, anche per tutta
la vita.
[1] Nel XIV
secolo, essendo i Scarampi, nobili delle Langhe, di cui un branco piantossi in
Asti intorno al 1200, divenuti potenti, fecero acquisto d’una gran parte di
Montaldo, e consolidata quasi per intiero la giurisdizione nella loro famiglia,
piantarono su quella vetta una ben vasta e forte rocca che dè Scarampi
appellassi, denominazione che s’estese poi a tutta la terra, che ritiene ancora
oggidì. Dall’opera “Corografia Astigiana” scritta tra il 1814-1816 dall’avvocato
Gian Secondo De Canis.
[2] Eccessiva
considerazione per ciò che gli altri pensano o dicono di noi, condizionando il
nostro comportamento.
[3] I
fratelli Giacomo (1873-1936) e Alessandro Scotti (1889-1974) furono eletti
deputati nelle liste del Partito Popolare Italiano. Insieme fondarono Il
Partito dei Contadini d’Italia, attivo soprattutto tra le Langhe, il
Monferrato. Il partito venne fondato nel 1921 quando i fratelli Scotti decisero
di staccarsi dal Partito Popolare Italiano per dar vita ad un partito che
portasse avanti la difesa dei rurali contro i privilegi degli industriali e dei
proprietari terrieri .
[4] Congregazione
di religiosi laici fondata nel 1680 da S. Giovanni Battista de la Salle,
educatore e pedagogista, per l'istruzione e l'educazione cristiana della
gioventù.
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