giovedì 14 aprile 2016

Montaldo Scarampi


Montaldo Scarampi[1] è paese di media collina di 1200 abitanti (1600 trent’anni fa).
Emigra la gioventù, restano gli anziani. Gli immigrati sono da 150 a 200, più meridionali che veneti.
I veneti, salvo qualche famiglia, sono assai peggiori dei locali. Sono comunisti nell’anima. I meridionali, ignoranti sul piano religioso, sono meno buoni dei veneti. Ci sono casi di fanciulle di 9-10 anni senza Prima Comunione e qualche caso di adulti.
L’intera popolazione ha scarso senso religioso. Si ammette la religione ma si sostiene che non è necessario pretendere di fare tutto ciò che la religione chiede. Anzi, si offendono se si dice che non sono religiosi.
Il 10% dei parrocchiani non va a Messa, uomini e donne. Vi sono uomini che rimproverano alle donne di casa di non recarsi in Chiesa, ma anche loro non vanno. Diffuso è il rispetto umano[2], anche al solo salutare il Parroco; temono di essere giudicati clericali.
Montaldo è Patria degli Scotti[3], del Partito dei Contadini. Quindi contadinismo politico o pseudo politico, in prevalenza. Alle elezioni pareggia con la Democrazia Cristiana; l’amministrazione comunale è del Partito dei Contadini.
I comunisti, qualche elemento, non sono convinti né attivisti. Sono ignoranti. Un ferroviere in pensione fa propaganda nei riguardi degli immigrati. Infatti, prima, nelle elezioni si contavano 30-40 voti del Partito Comunista; ora con i veneti e meridionali sono 70-80. Pure i socialisti nenniani sono ben rappresentati.    
Come giudizio generale, sulla nuova generazione, appare migliore la gioventù maschile che la femminile, come pure è maggiore l’irreligiosità delle donne. Il Parroco dice con convinzione: se ci fossero donne più buone, praticanti, di esempio, molto di più si potrebbe fare.
Vi erano in Parrocchia dei protestanti e una maestra protestante, che fu fatta allontanare.
In complesso la popolazione ha un fondo di bontà naturale ma ignoranza profonda, indifferenza per la religione, soprattutto molto rispetto umano, un attaccamento tipico agli interessi materiali e una facile tendenza agli antagonismi di gruppi, di famiglie, di persone, ai contrasti (vedi storia della banda musicale).
Essere poi il paese di nascita degli Scotti (Collina dei Forni) ha acuito i contrasti tra i contadinisti e i sostenitori della Democrazia Cristiana, il Parroco e i cattolici più attivi. Dai contrasti verbali su ragioni di partito, si passa presto alle posizioni di reazione e di negazione nei riguardi religiosi, come se la religione fosse la causa di tanti dissensi.
Le conseguenze si comprendono. Nelle cariche amministrative sono tutti elementi lontani dalla Chiesa; per lontani s’intende che favoriscono un’atmosfera di opposizione larvata ma continua al Prete e ai clericali.
Eppure, anche in questo ambiente, se vi sono funzioni solenni sono presenti anche cospicue rappresentanze della popolazione. Dicono magari al Parroco: siamo venuti, è contento? Le abbiamo fatto fare bella figura. Quella presenza o qualchedun’altra nelle feste liturgiche principali rappresenta per molti tutta la vita religiosa.
La gioventù naturalmente ama i divertimenti, il ballo, il cinema.
La popolazione scolastica è di 60 alunni. Qualcuno studia dai Fratelli delle Scuole Cristiane[4] e uno da Salesiano, ma non danno alcuna garanzia.
In Montaldo Scarampi l’Azione Cattolica è rappresentata solo dalle piccolissime e beniamine. Mancano gli altri gruppi. Non vogliono le tessere. In passato vi era un buon gruppo di giovani, ora l’Azione Cattolica è assente.
Possibilità per l’avvenire? Probabilità? Vi sono elementi su cui si possa basare un rilancio?
Il Parroco è scettico. Mancano gli elementi formati, preparati. Bisogna rompere un muro di prevenzione, di rispetto umano, di tradizionali antagonismi, di fatti personali, di opposizioni grette e tenaci che hanno fondamento su futili cause.
La conversazione è stata lunga e cordialissima. La parte storica cronachistica prevale sull’impostazione dei problemi e sullo studio delle situazioni e dei rimedi. E’ utile conoscere molto, ma è forse più utile fare il possibile perché qualcosa cambi nelle idee e nei metodi di gente che non è cattiva, ma che si lascia prendere e impossessarsi da passioni non passeggere ma tenaci e durature, anche per tutta la vita.



[1] Nel XIV secolo, essendo i Scarampi, nobili delle Langhe, di cui un branco piantossi in Asti intorno al 1200, divenuti potenti, fecero acquisto d’una gran parte di Montaldo, e consolidata quasi per intiero la giurisdizione nella loro famiglia, piantarono su quella vetta una ben vasta e forte rocca che dè Scarampi appellassi, denominazione che s’estese poi a tutta la terra, che ritiene ancora oggidì. Dall’opera “Corografia Astigiana” scritta tra il 1814-1816 dall’avvocato Gian Secondo De Canis.
[2] Eccessiva considerazione per ciò che gli altri pensano o dicono di noi, condizionando il nostro comportamento.
[3] I fratelli Giacomo (1873-1936) e Alessandro Scotti (1889-1974) furono eletti deputati nelle liste del Partito Popolare Italiano. Insieme fondarono Il Partito dei Contadini d’Italia, attivo soprattutto tra le Langhe, il Monferrato. Il partito venne fondato nel 1921 quando i fratelli Scotti decisero di staccarsi dal Partito Popolare Italiano per dar vita ad un partito che portasse avanti la difesa dei rurali contro i privilegi degli industriali e dei proprietari terrieri .  
[4] Congregazione di religiosi laici fondata nel 1680 da S. Giovanni Battista de la Salle, educatore e pedagogista, per l'istruzione e l'educazione cristiana della gioventù.

Nessun commento:

Posta un commento