In compagnia di un mio collaboratore, molto vicino
alla Legio Mariae[1],
siamo diretti a Mombercelli e di lì nei paesi della Vicaria.
Mi permetto di completare - esordisce l’assistente -
quanto ieri hai detto alla riunione. Desidero mettere in risalto il carattere
di organizzazione cattolica di apostolato della Legio Mariae a differenza di
altre organizzazioni cui hai, giustamente, fatto cenno.
Poi inizia una piccola lezione sull’organizzazione. La
Legio Mariae ha per fine l’apostolato e lo attua in modo effettivo, concreto,
controllato. Integra l’Azione Cattolica, soprattutto perché ne continua
l’azione. Essa inizia l’organizzazione dell’apostolato attorno al Parroco, in
suo aiuto, a prolungamento della sua azione. La Legio Mariae è valida e
giustificata proprio sul piano di un apostolato organizzato attorno al
Sacerdote in modo effettivo e permanente.
Infine - lui fautore di un’integrazione tra le due
organizzazioni laiche - afferma che la Legio Mariae guarda all’Azione Cattolica
nello stesso identico modo col quale ne guarda il Parroco e il Vescovo,
prestandosi per realizzarla compiutamente e sempre più efficacemente.
Questo, in sintesi, è stato l’oggetto di discussione
nei pochi chilometri per giungere a destinazione.
La Parrocchia di Mombercelli è di bassa collina. Il
concentrico accoglie 500-600 abitanti su 2300. La restante popolazione si
divide nelle 17 frazioni: Ronchi (Messa festiva), Tocco (covo dei protestanti),
Costarossa, Vallone, Piana, Roeto, Variala, Gazzo, Laioli, Crocetta, Serra,
Moncucco, Fredo, e altre quattro minori. Le frazioni più distanti (5 Km) sono
Ronchi e Variala. Diciassette sono le Cappelle, dove saltuariamente si celebra
Messa nei giorni festivi e feriali.
Indice della religiosità è la frequenza a Messa,
superiore per le donne, minore per gli uomini, sia in concentrico sia nelle
frazioni. Pigrizia religiosa, indifferenza, rispetto umano[2], caratterizza
la popolazione.
I protestanti sono 70, non fanno proseliti e hanno
una chiesuola nella Piana.
L’emigrazione è forte, sempre dovuta al desiderio di
nuove sistemazioni. L’immigrazione è di veneti e meridionali; anche perché i giovani
del luogo si sposano con ragazze meridionali. Gli immigrati sono un centinaio,
prevalentemente mezzadri.
Tra i veneti c’è del bene e del male, sul piano
morale e religioso. La bestemmia è un po’ la piaga del luogo. Tra i meridionali
poche sono le famiglie buone.
La gioventù è moralmente scadente, preoccupano le
ragazze. Sono due o tre i ragazzi eccezionali. La causa principale è il ballo
della Piana[3],
dove i giri di danza sono frequenti e festivi. Un’altra sala da ballo è in
paese[4].
Sono scuola d’immoralità. Ultimamente la frequenza maggiore è quella dei
forestieri; quella dei locali è diminuita. Vi è partecipazione di cantanti in
voga, si tengono passerelle di moda. Qualcosa di meglio s’intravede nella
diminuita partecipazione dei giovani del posto. Politicamente i giovani sono disinteressati.
Le famiglie sono per lo più indifferenti alla condotta dei figli e delle
figlie. Queste ultime sono accompagnate ai balli dalle madri, contro tutte le
raccomandazioni dei Sacerdoti.
Vi sono 4-5 fanatici comunisti, gli altri sono degli
opportunisti e dei seguaci senza idee; i socialisti sono presenti come
nenniani. Il Partito dei Contadini è in netto declino.
La popolazione scolastica elementare è di 165
alunni; 45 nelle scuole professionali (due classi).
L’Azione Cattolica è costituita con tutti i rami. La
Giunta parrocchiale è formata e aggregata.
I ragazzi della Gioventù Maschile sono 30
complessivamente. Hanno attività invernale con adunanze settimanali. La
frequenza è del 50% degli iscritti, partecipano anche i non iscritti. Alle tre
sere sono una quarantina i presenti. I migliori sono inviati ai ritiri zonali
della Madonnina di Costigliole e di Agliano; altri sono inviati agli esercizi a
Chieri. La Gioventù Femminile ha adunanze settimanali, la domenica. E’ curata
dal Parroco. Hanno sostenuto gli esami. Purtroppo alcune ragazze vanno al
ballo. Gli Uomini Cattolici (12) fanno qualche adunanza, con scarsa frequenza.
Le Donne Cattoliche hanno adunanze settimanali e corso di esercizi. Quasi tutta
l’attività sta nelle adunanze; anche dopo le esercitazioni a corpo mistico[5]
nessun elemento si è distinto. Sono stati segnalati come meritevoli Gonella
Piero e Oldano Alda.
Quest’anno nessun Dirigente ha visitato la
Parrocchia. La Gioventù Maschile, che non se lo merita, si sente abbandonata
dal Centro Diocesano. Si osserva che occorre lavorare meglio gli elementi che
si hanno. Forse non occorrono molte manifestazioni di massa ma più lavoro sul
singolo.
La Lega di perseveranza ha avuto scarso risultato.
Il Catechismo si insegna nelle scuole; dopo il Catechismo i ragazzi non sono
più presenti, per la lontananza e la scomodità.
Dalla popolazione non è sentito il problema del
giornale cattolico. Si vendono Stampa, Gazzetta del Popolo e molte copie di
Unità. La gioventù legge riviste e pubblicazioni discutibili.
La conversazione, molto cortese, è stata tenuta, in
assenza del Vicario, con il Curato che si è dimostrato buon conoscitore della
situazione, preciso, attento e prudente.
Ho riferito sulle
raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul
tema “Messaggio della Salvezza”.
[1] Organizzazione
cattolica laica radicata nella spiritualità mariana e nell’affidamento allo
Spirito Santo
[2] Eccessiva
considerazione per ciò che gli altri pensano o dicono di noi, condizionando il
nostro comportamento
[3] The
Momber
[4] Croce
Bianca
[5] La
dottrina sul Corpo mistico di Cristo che è la Chiesa, invita tutti gli uomini
che son mossi dal divino Spirito a studiarla e, illuminandone la mente,
fortemente li spinge a quelle opere salutari che corrispondono ai suoi precetti
(Papa Pio XII - lettera enciclica MYSTICI CORPORIS CHRISTI - 1943)
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