giovedì 28 aprile 2016

Vinchio


La Parrocchia di Vinchio è di alta collina.
Gli abitanti sono 850. In sei anni sono emigrate 300 persone e altre stanno per partire. L’immigrazione è quasi nulla. Il paese è povero, non in miseria, ma poco più.
Riferendosi all’esodo il Parroco lascia intendere un muto rimprovero alla Chiesa per il suo scarso interessamento per la terra. La Chiesa, dice, dovrebbe interessarsi di più della terra: nel secolo scorso ha perso gli operai, finirà di perdere i contadini.
Cito queste espressioni che sono manifestazione di una particolare sensibilità, solo per essere obiettivo al massimo. La Chiesa ha perso gli operai, usando la frase storicamente non esatta, nonostante i suoi interventi in campo sociale a sostegno degli operai prima dello stesso manifesto di Marx[1], semplicemente perché non poteva giungere sul piano dottrinario e pratico a criteri di lotta contrari alla propria dottrina e al proprio metodo. E’, mi pare, come se si dicesse che oggi la Chiesa perde la gioventù perché non sa conciliare, con una certa larghezza di vedute e di concessioni, le sempre maggiori esigenze dei giovani nel campo del lecito e dell’illecito.
Il pensiero fondamentale del Parroco è questo: nelle calamità, nei momenti difficili, occorre muoversi, fare petizioni, andare a Roma, per dimostrare di fare qualche cosa. La Chiesa non deve abbandonare i contadini.      
La religiosità è definita dal Parroco “molto chiesastica” e si vive un po’ di tradizione.  
Vinchio è Patria di “Ulisse”[2], già direttore dell’Unità di Milano e deputato del Partito Comunista. Ha due zii preti e uno di loro è Parroco di Sant’Agostino, a Milano. La famiglia fa propaganda assieme a qualche comunista locale.
Il contadinismo Scottiano[3] era forte prima, ora meno.
A parte la spensieratezza, la gioventù conserva la pratica religiosa. Sono 3-4 i giovani che seguono Ulisse. In genere diffidano del Comunismo. La gioventù si può ancora considerare sana sul piano morale, fatte alcune eccezioni. Il ballo e il cinema sono lo svago principale, però il divertimento maggiore è andare via con le motorette. A detta del Parroco, i giovani non sono proprio sbandati.
L’asilo accoglie 25 bambini. La popolazione scolastica è di 90 studenti.
L’oratorio maschile è frequentato e le suore dirigono quello femminile.
L’Azione Cattolica ha i 4 rami e la Giunta parrocchiale è costituita, non aggregata. Gli Uomini Cattolici iscritti sono 12 e hanno adunanze tutti i giovedì d’inverno. Le Donne Cattoliche sono 35 con adunanze la seconda domenica del mese; ci sono buoni elementi e sono molteplici le iniziative. Sono 40 le ragazze della Gioventù femminile ma poche sono quelle iscritte; sono curate dalle suore con adunanze la prima domenica del mese. La Gioventù Maschile, nove in tutto, è difficile agganciarla; partecipa poco alle adunanze il martedì d’inverno.
Tutte le domeniche ci sono i Vespri dei grandi e i Vespri dei piccoli. I Vespri hanno una frequenza notevole. L’ultima Lega di perseveranza[4] ha avuto esito positivo: 120 tra uomini e giovani. Le giovani partecipano agli esercizi e quest’anno hanno avuto la visita delle Dirigenti Diocesane della Gioventù Femminile.
Il Parroco insiste sulla praticità della propaganda e sulla serietà degli interventi da parte di elementi preparati. Giudica il giornale della Democrazia Cristiana il più ben fatto. La Gazzetta d’Asti è passata da 25 a 3 copie e non si riesce a farla fuori. Chi legge preferisce Gazzetta del Popolo e Stampa. L’Unità nessuno la prende.
Ho riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.




[1] Il Manifesto del Partito Comunista fu commissionato dalla Lega dei Comunisti per comunicare un programma politico. Fu redatto da Marx e Engels nel 1948.
[2] Ulisse è il nome di battaglia di Davide Lajolo (Vinchio 1912-Milano 1984) nella guerriglia partigiana. Diventa capo di stato maggiore della VIII e IX Divisione Garibaldi del basso Monferrato. Davide Lajolo espresse la sua poliedrica personalità nella scrittura, nell’arte, nell’amore per ogni forma di cultura lontana dalla censura, nell’impegno civile come partigiano e deputato
[3] Alessandro Scotti (1889 –1974) è stato un politico italiano, piccolo proprietario terriero e fondatore del Partito dei Contadini d'Italia insieme al fratello Giacomo
[4] La Lega di Perseveranza costituisce un punto di aggregazione spirituale 

Nessun commento:

Posta un commento