La Parrocchia di Vinchio è di alta collina.
Gli abitanti sono 850. In sei anni sono emigrate 300
persone e altre stanno per partire. L’immigrazione è quasi nulla. Il paese è
povero, non in miseria, ma poco più.
Riferendosi all’esodo il Parroco lascia intendere un
muto rimprovero alla Chiesa per il suo scarso interessamento per la terra. La
Chiesa, dice, dovrebbe interessarsi di più della terra: nel secolo scorso ha
perso gli operai, finirà di perdere i contadini.
Cito queste espressioni che sono manifestazione di
una particolare sensibilità, solo per essere obiettivo al massimo. La Chiesa ha
perso gli operai, usando la frase storicamente non esatta, nonostante i suoi
interventi in campo sociale a sostegno degli operai prima dello stesso
manifesto di Marx[1],
semplicemente perché non poteva giungere sul piano dottrinario e pratico a criteri
di lotta contrari alla propria dottrina e al proprio metodo. E’, mi pare, come
se si dicesse che oggi la Chiesa perde la gioventù perché non sa conciliare, con
una certa larghezza di vedute e di concessioni, le sempre maggiori esigenze dei
giovani nel campo del lecito e dell’illecito.
Il pensiero fondamentale del Parroco è questo: nelle
calamità, nei momenti difficili, occorre muoversi, fare petizioni, andare a
Roma, per dimostrare di fare qualche cosa. La Chiesa non deve abbandonare i
contadini.
La religiosità è definita dal Parroco “molto chiesastica”
e si vive un po’ di tradizione.
Vinchio è Patria di “Ulisse”[2], già
direttore dell’Unità di Milano e deputato del Partito Comunista. Ha due zii
preti e uno di loro è Parroco di Sant’Agostino, a Milano. La famiglia fa
propaganda assieme a qualche comunista locale.
Il contadinismo Scottiano[3]
era forte prima, ora meno.
A parte la spensieratezza, la gioventù conserva la
pratica religiosa. Sono 3-4 i giovani che seguono Ulisse. In genere diffidano
del Comunismo. La gioventù si può ancora considerare sana sul piano morale,
fatte alcune eccezioni. Il ballo e il cinema sono lo svago principale, però il
divertimento maggiore è andare via con le motorette. A detta del Parroco, i
giovani non sono proprio sbandati.
L’asilo accoglie 25 bambini. La popolazione
scolastica è di 90 studenti.
L’oratorio maschile è frequentato e le suore dirigono
quello femminile.
L’Azione Cattolica ha i 4 rami e la Giunta
parrocchiale è costituita, non aggregata. Gli Uomini Cattolici iscritti sono 12
e hanno adunanze tutti i giovedì d’inverno. Le Donne Cattoliche sono 35 con
adunanze la seconda domenica del mese; ci sono buoni elementi e sono molteplici
le iniziative. Sono 40 le ragazze della Gioventù femminile ma poche sono quelle
iscritte; sono curate dalle suore con adunanze la prima domenica del mese. La
Gioventù Maschile, nove in tutto, è difficile agganciarla; partecipa poco alle
adunanze il martedì d’inverno.
Tutte le domeniche ci sono i Vespri dei grandi e i
Vespri dei piccoli. I Vespri hanno una frequenza notevole. L’ultima Lega di
perseveranza[4]
ha avuto esito positivo: 120 tra uomini e giovani. Le giovani partecipano agli
esercizi e quest’anno hanno avuto la visita delle Dirigenti Diocesane della
Gioventù Femminile.
Il Parroco insiste sulla praticità della propaganda
e sulla serietà degli interventi da parte di elementi preparati. Giudica il
giornale della Democrazia Cristiana il più ben fatto. La Gazzetta d’Asti è
passata da 25 a 3 copie e non si riesce a farla fuori. Chi legge preferisce
Gazzetta del Popolo e Stampa. L’Unità nessuno la prende.
Ho riferito sulle
raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul
tema “Messaggio della Salvezza”.
[1] Il
Manifesto del Partito Comunista fu commissionato dalla Lega dei Comunisti per comunicare
un programma politico. Fu redatto da Marx e Engels nel 1948.
[2] Ulisse è
il nome di battaglia di Davide Lajolo (Vinchio 1912-Milano 1984) nella
guerriglia partigiana. Diventa capo di stato maggiore della VIII e IX Divisione
Garibaldi del basso Monferrato. Davide Lajolo espresse la sua poliedrica
personalità nella scrittura, nell’arte, nell’amore per ogni forma di cultura
lontana dalla censura, nell’impegno civile come partigiano e deputato
[3] Alessandro
Scotti (1889 –1974) è stato un politico italiano, piccolo proprietario terriero
e fondatore del Partito dei Contadini d'Italia insieme al fratello Giacomo
[4] La Lega
di Perseveranza costituisce un punto di aggregazione spirituale
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