martedì 31 maggio 2016

Mongovone


Nel 1931 è stata cambiata la denominazione della frazione Moncacone a Mongovone.
La Parrocchia di media collina si è distaccata da Isola Piano, divenendo autonoma nel 1947.
In quell’anno gli abitanti erano 250, oggi sono rimasti in 145. Il Parroco sottolinea rimasti perché l’emigrazione è forte, verso Torino.
Sono immigrate tre famiglie venete e una è formata da concubini. Il giudizio del Parroco è deciso: meglio perderli che trovarli.
Le condizioni economiche sono buone.
La gioventù sia maschile sia femminile è buona. Due ragazze di condotta morale censurabile si sono allontanate.
Il senso religioso è ancora vivo. Solo due persone non frequentano la Chiesa.
Vi sono ancora tre o quattro famiglie i cui membri sono contrari al distacco dalla Parrocchia di Isola Piano, mantenendo residui di ostilità verso il Parroco come se fosse lui il responsabile.
Tutti sono molto attaccati al lavoro e all’interesse, specie i vecchi. Il lavoro è anche festivo.
Alcuni terreni sono abbandonati e qualche casa è vuota. Si sono verificate nella primavera di quest’anno frane e spostamenti di grosse masse di terreno, mettendo in pericolo la Chiesa parrocchiale e travolgendo una strada, unica via di accesso a un complesso di 150 giornate di terreno. Nessun intervento delle autorità si è avuto finora.
Sul piano politico non c’è comunismo, né socialismo. La maggioranza della popolazione è del Partito dei Contadini di corrente scottiana.
L’Azione Cattolica non è presente. Il Parroco riconosce che potrebbe essere lavorato e preparato il campo delle Donne, poi quello degli Uomini. Assicura che per il prossimo anno qualcosa sarà fatto.
Egli riterrebbe utile e necessario che i problemi dell’Azione Cattolica, per zone che hanno particolari caratteristiche e diverse necessità, fossero discussi dal clero in riunioni anche parrocchiali.
La Parrocchia forse potrà godere di un cospicuo lascito da parte di una ultra novantenne gentildonna del posto. Questo lascito sarà forse destinato, secondo le intenzioni della donatrice, a una Casa di Riposo per vecchi.
Il Parroco cita il nome di una persona meritevole: Aluffi Maggiorina in Pregno.
Ho riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale per quanto riguarda la necessità dell’Azione Cattolica in ogni Parrocchia, anche con una micro - giunta, rilevando l’importanza di impegnare i cattolici migliori in un lavoro di collaborazione con il Parroco. Ho riferito anche sull’importanza della Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.

domenica 29 maggio 2016

Mongardino


La Parrocchia è considerata di media collina. Il territorio comunale di 1150 abitanti si estende dal concentrico (500) alle diverse frazioni: Madonna (parzialmente), Val Bocchetto, Gherlasca, Aschieri, Terpone, Serra, Stazione. La frazione più lontana dista 30-40 minuti a piedi.
Si emigra a Torino. Trent’anni fa Mongardino giunse a 1400-1500 abitanti.
Gli immigrati sono una cinquantina, tra veneti e meridionali, in prevalenza questi ultimi. Religiosamente sono negativi, almeno in parte, specie gli uomini. La negatività non tocca i bambini che frequentano l’asilo e il Catechismo.
Come indice di assiduità della popolazione alla Chiesa, il Parroco fissa le seguenti percentuali: 80% delle donne frequenta regolarmente, il 15% saltuariamente, il 5% mai; il 50% degli uomini frequenta regolarmente, il 30-35% saltuariamente, il 5-10% solo a Natale e Pasqua, il 10% mai.
Vi sono famiglie buone. Le frazioni Val Bocchetto, Aschieri, Gherlasca, sono le migliori. Peggiore è la Stazione, segue il Terpone. Alla Madonna c’è Messa festiva.
La gioventù va regolarmente in Chiesa, più dei vecchi. Le ragazze frequentano al 100%, qualche giovane maschio manca. Ambo i sessi frequentano il ballo dei Molini di Isola (poco raccomandabile) e i cinema ad Asti.
Il Parroco è preoccupato per le figliole dai 12 ai 15 anni, un’ètà critica che richiede l’azione educativa e di tutela della famiglia.
La gioventù femminile si può considerare fondamentalmente sana, fatta qualche eccezione di maggiore frivolità e leggerezza. Il Parroco è del parere che bisogna essere rigorosi in tema di ballo con le ragazze. E’ portato a essere un po’ più tollerante per i balli locali, ma ritiene che il ballo sia sempre di notevole danno morale.
Egli riferisce un episodio di cui fu testimone a Trento, un mese fa. Una compagnia di giovani, ragazzi e ragazze, erano accompagnati da un sacerdote, forse straniero. Il reverendo si era informato dove si trovava una sala da ballo e agli interrogativi per tale richiesta rispondeva: se li lascio fare vanno da soli a ballare e non so dove vadano e cosa facciano; in questo modo li controllo io accompagnandoli.
Il comunismo a Mongardino ha questi numeri: alle elezioni politiche del 1958 il Partito Comunista ha preso 35 voti, il Partito Socialista 25.
Il Partito dei Contadini è in decadenza, dopo la morte di Baino[1], il capo locale. Nelle ultime elezioni amministrative il Partito dei Contadini ha perso la maggioranza che deteneva dal 1946.
E’ da ricordare che Mongardino, nei tempi passati, ultimo sessantennio e forse più, era diviso da due correnti facenti capo ai nomi più eminenti del paese stesso: il medico, l’ingegner Rovero e qualcun altro. Correnti che davano vita a dissidi vivissimi, specie nella lotta per la conquista del potere amministrativo locale.
La popolazione scolastica conta 82 alunni in 8 classi, in asilo 20 bambini. Sono presenti le Suore Salesiane con laboratorio e oratorio per ragazze.
Circolo Acli e albergo con televisione sono punto di ritrovo degli abitanti. L’albergo è frequentato da molti, anche da tanti bambini. La televisione parrocchiale è in sede di Azione Cattolica; i bambini sono ammessi solo per la T.V. dei ragazzi.
Secondo il Parroco, la validità dell’Azione Cattolica rimane anche oggi attualissima. Spaventa che oggi sia così difficile dare un’adeguata formazione ai giovani. La Giunta parrocchiale è costituita e aggregata, ma con scarsa funzionalità. Il Presidente è Cotto Guglielmo.
Sono complessivamente 37 i ragazzi in Gioventù Maschile. Le adunanze per juniores e seniores sono bisettimanali, d’inverno. La frequenza media è di 12-13 presenze. Gli aspiranti hanno adunanza il sabato pomeriggio.
In Gioventù Femminile ci sono 9 effettive, 4 giovanissime, 17 aspiranti, 16 beniamine. La speranza per l’avvenire è riposta dal Parroco nel gruppo delle aspiranti. Tra le effettive vi è un notevole rilasciamento per l’allontanamento dovuto al matrimonio di 4 di loro, le migliori e più attive. Si organizzano esercizi semichiusi presso le Suore e l’invito a partecipare è per tutte. L’adunanza delle effettive è bisettimanale d’estate, settimanale d’inverno. Le sezioni minori sono curate dalle suore, settimanalmente.
Le Donne Cattoliche sono 63 in paese e 22 alla Madonna, con adunanze quindicinali. V’è un gruppetto di giovani spose che sono le più fedeli. Alle adunanze frequentano più alla Madonna.
Gli Uomini Cattolici sono 31 con adunanze la sera senza una cadenza stabilita. I vecchi non frequentano, vi è prevalenza dei giovani. Quando si facevano le adunanze di giorno, mancavano i giovani. Due uomini sono in ritiro all’Oasi[2]. I Vespri sono pochissimo frequentati dagli uomini.
Le figlie di Maria sono 29. La Lega di perseveranza[3] si fa sette volte l’anno con in media 50 presenze.
Come periodici si vendono 100 copie di Primavera e Famiglia Cristiana. I quotidiani letti sono Gazzetta del Popolo e Stampa. Un solo abbonamento all’Unità e 3-4 copie non sono acquistate e quindi rimandate. Non si riesce a vendere la Gazzetta d’Asti[4].
Il Reverendo rileva una scarsa o nulla partecipazione dei Dirigenti diocesani: non occorrono inviti, ma la presenza dei Dirigenti deve essere iniziativa del Centro. Considera molto importante e indispensabile l’attuazione d’incontri zonali, vicariali o intervicariali, tra Sacerdoti e Dirigenti. Sostiene che occorre lanciare qualche iniziativa fondamentale e su di essa insistere con una campagna, anche per molto tempo, fino a ottenere apprezzabili risultati.
La conversazione è stata cordiale ed esauriente. L’entità delle notizie raccolte è dimostrativa. Ho avuto approvazione dell’iniziativa delle visite alle Parrocchie e sono stato invitato a procedere nell’azione intrapresa.
Ho riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.


[1] E. Baino alle elezioni per la costituente del 2 giugno 1946 ottiene 11467 voti, incrementando a 11800 voti nelle elezioni del 1948 (collegio Cuneo-Alessandria-Asti). In entrambi i casi non è eletto.
[2] Oasi dell’Immacolata - vicino ad Asti, sulla strada per Viatosto. Inizia a funzionare nel 1953 come casa di esercizi spirituali anche per ritiri minimi o per giornate di studio
[3] La lega di Perseveranza costituisce un punto di aggregazione spirituale
[4] Direttore della Gazzetta d’Asti dal 1932 al 1933 è don Alfredo Bianco che nel 1934 diventa Parroco di Mongardino per vent’anni

giovedì 26 maggio 2016

Madonnina di Costigliole


La Parrocchia di mezza collina è stata costituita nel 1950. Tale formazione è stata osteggiata ed è osteggiata ancora da molti, a Costigliole.
Sono tutte case sparse per 450 parrocchiani. Dieci anni fa la frazione raggiunse i 500 abitanti.
L’emigrazione è forte. Gli immigrati sono veneti in prevalenza, poi siciliani, sardi, calabresi. Attendono come mezzadri, fittavoli, garzoni.
I veneti quando arrivano sono buoni, poi … I Parroci dei paesi di provenienza danno risposta che coloro che emigrano dal Veneto non sono i migliori. Anche gli altri immigrati, sardi e meridionali, non sono fedeli cristiani.
E’ difficile stabilire la religiosità secondo l’indice di frequenza alla Chiesa, perché ogni domenica è giorno di mercato a Costigliole e i parrocchiani vi si recano numerosi.
Il Parroco, anziano di 80 anni, dice che vi è del tradizionalismo e dell’indifferenza, però afferma che non ci sarebbe da lamentarsi. Può avere gli uomini solo d’inverno. Una sola vecchia protestante è lontana dalla Chiesa. Egli dice che tutti adempiono il precetto Pasquale.
La gioventù è amante del divertimento o del ballo. Buona è la loro frequenza alla Chiesa. Non si può fare distinzione sul piano morale tra ragazzi e ragazze, che secondo il Parroco sono da ritenere fondamentalmente sani.
In frazione c’è qualche comunista, ma non si fa conoscere.
Il Partito dei Contadini è forte. Nella Parrocchia molti sono i parenti, diretti o indiretti, di Scotti[1]. Il Sacerdote, secondo le istruzioni, è intervenuto per orientare gli elettori, sollevando obiezioni contro il Partito dei Contadini. Molti parrocchiani si sono offesi ed hanno rotto i rapporti con il Parroco.
Lo stato economico è buono.
La Gioventù Maschile di Azione Cattolica, con aspiranti e seniores, ha scarsa attività. La Gioventù Femminile non esiste: motivo principale il ballo. Le Donne Cattoliche sono 23 e hanno adunanze una volta al mese. Gli Uomini Cattolici sono 14 e ci vuole tutto a farli partecipare alle adunanze, una volta al mese. Sono 3-4 i presenti e nessuna attività. La Giunta parrocchiale non è costituita.
In Santuario[2] avvengono di tanto in tanto incontri zonali di giovani, dirigenti, soci, la domenica mattina con 40-50 presenze. Non ci sono altre esperienze particolari in campo di Azione Cattolica.
La conversazione è stata cordialissima e affettuosa. Il Canonico è anziano, ancora pieno di fervore.




[1] Alessandro Scotti (1889 –1974) è stato un politico italiano, piccolo proprietario terriero e fondatore del Partito dei Contadini d'Italia insieme al fratello Giacomo. Si presenta alle elezioni del 1958 coi monarchici con esito negativo, e a seguito della perdita del seggio si ritira a vita privata
[2] Il Santuario è dedicato alla Beata Vergine delle Grazie

lunedì 23 maggio 2016

Isola Piano


La Parrocchia è di costituzione recente, con Chiesa rinnovata e abbellita, per una comunità di 1100 abitanti. Anche la costituzione del Comune autonomo è avvenuta da poco tempo[1].
Il benessere economico è superiore alla media.
Una volta l’emigrazione all’estero era notevole (40 famiglie in America), attualmente è scarsa. Si è ridotto anche il movimento migratorio interno.
Gli immigrati sono numerosi e giungono dal Veneto (104), dalla Calabria (38), dall’alta Langa (37). I provenienti dalla regione del delta padano frequentano scarsamente la Chiesa.
Della popolazione il 50% degli uomini e il 70% delle donne adempiono il precetto festivo e approssimativamente il precetto Pasquale, in Parrocchia. Esiste però la rotazione delle presenze. Assenti permanentemente dalla Chiesa sono il 5-6%. I Vespri sono poco frequentati.
Hanno abbandonato la Chiesa i “ritornati” dall’America o dall’Australia; qualcuno è rimpatriato con idee protestanti.
E’ presente in Isola una sala cinematografica a gestione industriale, cui s’indirizzano i giovani del luogo e delle altre frazioni. Sono due le televisioni pubbliche. E’ percepibile il contrasto e l’antagonismo tra capoluogo e frazioni.
L’Azione Cattolica è presente in tutti i rami.
Le Donne Cattoliche sono 50 con adunanze mensili (10-15 le presenze in media). Gli Uomini Cattolici sono 18 con adunanze solo invernali.
Sia Gioventù Maschile, con 23 junior e 14 aspiranti, e Gioventù Femminile, con 15 effettive, tutti i sabato hanno catechismo. Non hanno dato l’esame e l’attività è sospesa.
Il Parroco segnala la difficoltà di organizzare e impegnare la gioventù per lo spirito d’indipendenza dei giovani. E’ diffuso il timore di apparire clericali. Senz’altro non aiuta la vicinanza della città, il ballo alla Fonte di Molini d’Isola, la prossimità delle Fonti di Motta di Costigliole con ballo e trattenimenti. Gli spostamenti sono favoriti da una crescente motorizzazione. Il Parroco afferma: “Non è bene lasciare perdere”.
La Giunta parrocchiale quest’anno è stata sospesa. Il Parroco fa presente tutte le difficoltà, legate specialmente all’indifferentismo e alla non accettazione delle cariche.
Non c’è televisione in sede di Azione Cattolica.
Da parte mia sono state esposte le raccomandazioni della Presidenza Generale specie per quanto si riferisce alla Giunta parrocchiale, all’azione unitaria, all’impegno di lavoro, con riferimento particolare alla Campagna 1960-61 col “Messaggio della Salvezza”.
Il Parroco ha dato quattro nomi di persone che potrebbero essere collaboratori sul piano diocesano: Riscolo Vittorio (studente universitario), Amellone Eugenio, Fogliati Maria (insegnante), Fogliotti Graziella.


[1] Il capoluogo di Isola venne trasferito da “Villa “ al “Piano” il 20 aprile 1934, anno in cui venne costruito il palazzo comunale, inaugurato nel 1935.

venerdì 20 maggio 2016

Isola Alta


La frazione, ovvero la collina di Isola Villa, accoglie 700 abitanti.
I 150 immigrati sono meridionali. Non tutti hanno ricevuto il Battesimo; in tanti sono senza Prima Comunione e Cresima. In parte sono analfabeti e ignoranti. Il Parroco è in contatto con i Sacerdoti dei paesi di origine per conoscere la situazione di ciascuno.
Lo stato economico è medio, anche sotto della media. C’è emigrazione.
La grande maggioranza dei giovani lavora nelle fabbriche della città con orari diversi, questo per l’insufficiente apporto economico della campagna.
L’Azione Cattolica è presente in tutti i rami: Gioventù Femminile (6 effettive), Gioventù Maschile (8 senior), Donne Cattoliche (46), Uomini Cattolici (16). La sede è nell’asilo, diretto dalle Suore della Neve[1]. Le adunanze sono quindicinali per tutti i rami, con istruzione del Testo.
La Giunta parrocchiale è funzionante, con adunanze mensili. Presidente è il Commendator Forno. L’organo collegiale si occupa di tutti i problemi parrocchiali. L’adunanza è preparata dal Presidente con un prestabilito ordine del giorno approvato dal Parroco. Si svolge con un pensiero iniziale formulato dai membri e tratto dal miglior brano letto durante il mese, poi con lo svolgimento dell’ordine del giorno che tratta temi liturgici. L’incontro si conclude con discussioni sulle iniziative parrocchiali, sui problemi della gioventù e sull’istruzione religiosa della popolazione.
Il Parroco riconosce di avere un notevole aiuto dai collaboratori laici in qualsiasi iniziativa.
Le ragazze commentano la Messa.
Quattro figure potrebbero collaborare sul piano diocesano. Il Parroco cita: Sardi Maria, Pia Oreste, Comm. Forno architetto Emilio, Porta Mario.
La Parrocchia di Isola Alta è stata smembrata in questi ultimi tempi con la costituzione delle Parrocchie di Isola Piana, Repergo, Mongovone.




[1]  La Congregazione “Figlie N.S. della Neve” ha ricevuto fin dalle lontane origini, nel 1843, un preciso orientamento all’educazione. La comunità religiosa è stata fondata da un Sacerdote savonese, il Can. Giovanni Battista Becchi. 

mercoledì 18 maggio 2016

Calosso


La Parrocchia di alta collina riguarda 1550 abitanti di cui 200 nel concentrico; il resto è distribuito tra fabbricati sparsi e piccoli gruppi di case. Il Comune fa 2200 abitanti perché include Rodotiglia e Piana del Salto (3000 sessant’anni fa).
Se avesse funzionato solo la differenza tra nati e morti, il paese dovrebbe avere 550 abitanti. In passato le nascite erano in media 120-130 l’anno, ora solo 16-17.
L’emigrazione ha tre direzioni: Torino, Milano, Genova. Gli immigrati sono meridionali (un centinaio), veneti (pochi), qualche famiglia delle Langhe. I meridionali, generalizzando, sono religiosamente ignoranti e con scarsa frequenza alla Chiesa. I veneti sono discreti.
Non è da pretendere come indice di religiosità la frequenza alla Messa, per i 220 metri di dislivello dalla piana (val Tinella) alla Chiesa. In parte i parrocchiani gravitano su Santo Stefano Belbo e Boglietto. Il precetto Pasquale non è soddisfatto da 1/8 della popolazione. Sono 15-20 i protestanti in paese.
L’amministrazione comunale è contadina e comunista. Qualche giorno prima delle elezioni i contadinisti, compreso che non avrebbero vinto da soli, si sono uniti con i comunisti. La cellula comunista è attivissima. Il Partito Comunista, nelle elezioni politiche del 1958, ha preso 120 voti.
La cellula attiva è protestante; gli altri sono rimorchiati, ignoranti opportunisti, che sperano in un capovolgimento della struttura sociale.  
I comunisti frequentano la Messa e di sepoltura civile non se ne parla da anni. Il contadinismo ha rovinato la Parrocchia per le divisioni e gli antagonismi che ha causato.
Prima che fosse costituito il Partito dei Contadini, il Parroco aveva 270 uomini a sua disposizione e ai suoi ordini.
L’impostore è Scotti[1], l’attuale ex deputato che ha rovinato tutto. Sapeva che il Parroco aveva larghe aderenze con la sua popolazione; ha svolto come pagano una campagna ostile attivissima, cambiando volto alla Parrocchia. Organizzava e presiedeva nelle famiglie e nelle stalle. Il motto era: il Clero è contro di noi.  
E’ tuttora dominante la ragione principale che unisce i contadinisti: Questo è il nostro Partito e noi siamo nel nostro Partito.
La gioventù scappa. E’ per causa delle donne che si spopolano i paesi. Rispetto a una volta, la gioventù femminile, in moralità, ha subìto una trasformazione in negativo.
Il ballo è il divertimento preferito; si danza al Boglietto (cinema), a Canelli, alla fontana di Agliano.
Monsignore non ritiene, in tema di ballo, utile il rigorismo assoluto. Il lato peggiore è quello dell’allontanamento dei giovani senza un controllo. Le famiglie sono indifferenti.
I ragazzi sono un centinaio, dai 15 ai 25 anni; altrettanto la gioventù femminile. Gli scolari sono 155 in sei classi; all’asilo 20-25 bambini.
L’Azione Cattolica è validissima. Se non ci fosse l’Azione Cattolica parrocchiale nulla si potrebbe fare di utile. E’ il giudizio di un Sacerdote di larghissima esperienza qual è il Parroco di Calosso.
Tutti i rami sono formati; la Giunta parrocchiale è costituita, scarsamente funzionante.
La Gioventù Maschile (16 maggiori e 30 aspiranti) ha adunanze settimanali in inverno, con una frequenza del 50%; sono attuati incontri zonali e compiuta l’istruzione sul Testo.
La Gioventù femminile (20 effettive e 50 minori) ha adunanze una volta al mese con frequenza del 50%.
L’adunanza degli Uomini Cattolici (36) è mensile; si fa il ritiro all’Assunta con 25 partecipanti.
Le Donne Cattoliche (128) hanno adunanze quindicinali d’inverno e mensili d’estate; si svolge una tre giorni a febbraio su Azione Cattolica e famiglia, più concretamente sull’apostolato in famiglia.
Le vocazioni in Calosso riguardano un Domenicano e un Seminarista. Due ragazzi, dice il Parroco, dovrebbero entrare in Seminario.
Si legge la Gazzetta del Popolo, la Stampa e qualche Unità. In abbonamento sono vendute 65 copie di Famiglia Cristiana.
La conversazione è stata esauriente, cortese, direi affettuosa. Era presente anche il Curato.
Ho riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.


[1] Alessandro Scotti (1889 –1974) è stato un politico italiano, piccolo proprietario terriero e fondatore del Partito dei Contadini d'Italia insieme al fratello Giacomo. Si presenta alle elezioni del 1958 coi monarchici con esito negativo, e a seguito della perdita del seggio si ritira a vita privata 

mercoledì 11 maggio 2016

Boglietto di Costigliole


I confini della Parrocchia, costituita nel 1946, sono molto ristretti. Includono una zona industriale, una commerciale, una rurale, per 575 abitanti.  
Nella parte contadina l’emigrazione è compensata a usura dall’immigrazione. Le cinque famiglie d’immigrati veneti e le quattro famiglie meridionali, calabresi, religiosamente contano poco o nulla. I veneti frequentano molto all’inizio, poi rallentano il loro fervore.
Lo stabilimento Cora[1] dà lavoro a 150 operai, più gli addetti di spedizione. Per la metà gli impiegati sono della Parrocchia, gli altri provengono dai paesi vicini. E’ un ambiente difficile perché i Cora fanno a modo loro, difatti da due anni non si nomina neppure la Commissione interna. I comunisti più accesi sono stati estromessi. Il Parroco aveva tentato di introdursi, ma non gli è riuscito.
Altre industrie sono la Cantina Sociale, le Distillerie Beccaris[2] (20 operai), la Fornace (20-30 operai), cantine private, la casa vinicola Morando[3], una fabbrica di scarpe con una decina di operai, artigiani di mobili (5-6).
Gli abitanti sono mediatori, commercianti, negozianti.
Gli ottocento votanti nelle elezioni del 1958, Boglietto più Bionzo, hanno consegnato 40 voti al Partito Comunista e 50 voti al Partito Socialista.
I voti comunisti sono di operai di bassa lega e di mezzadri. Il Parroco crede che siano più numerosi i comunisti di Bionzo. Ad ogni modo i comunisti del Boglietto non sono attivi; hanno rispetto umano[4] a essere conosciuti come tali.
Il Partito dei Contadini prima era molto forte. Scotti aveva stravinto. Anche Donadeo aveva fatto breccia nelle ultime elezioni. Ora sono in decadenza tutti.[5]
La religiosità è discreta. Questo giudizio è basato sull’indice di frequenza alla Messa. Gli uomini la domenica vanno al mercato di Costigliole. La parte femminile frequenta.
Il ballo è il maggior divertimento. Tutti ballano in luogo e fuori. Il pomeriggio la gioventù non frequenta più la Chiesa; tutti vanno via con macchine e motociclette.
La ragazzina moderna è spigliata e fraternizza ma non oltrepassa certi limiti, almeno a conoscenza del Parroco. Il lato brutto comincia con il fidanzamento.
I bambini a scuola sono 45 e all’asilo sono 20.[6]
Al Boglietto c’è il cinema locale a gestione industriale. Nel salone del cinema si balla. Altro punto di ritrovo è il Circolo Combattenti.
La Gioventù Femminile di Azione Cattolica ha 7-8 effettive. Le bambine sono affidate alle suore. Le adunanze sono invernali, con scarsa frequenza.
I giovani sono pochi e i figli di contadini sono in gran parte emigrati. Il Parroco cura i ragazzi delle elementari.   
Il Parroco ha fatto un tentativo con gli uomini. V’è un gruppo di cantori: finché si tratta di cantare partecipano, ma non Azione Cattolica. Hanno paura di mettersi in vista e di esporsi politicamente.
Anche con le Donne non è riuscito a dare forma all’associazione. S’iscrivono alla Compagnia di Sant’Anna, ma l’Azione Cattolica è peso e impegno.
Il Sacerdote non conosce elementi di sufficiente preparazione.
Alla Lega di perseveranza sono 80-90 le presenze. Il triduo di predicazione[7] invernale per categoria è abbastanza frequentato. 


[1] Giuseppe e Luigi Cora fondarono nel 1835 in Torino l’omonima ditta e nel 1859 migrarono a Boglietto di Costigliole d’Asti. Nello stabilimento si producevano vermouth e vini speciali adatti per l’esportazione. Scomparsi i due fratelli la direzione passò nelle mani di Enrico figlio di Luigi, e di suo figlio Mario (1878-1944). Con Mario l’azienda subì una notevole espansione nei mercati europei ed extra-europei
[2] Elio Beccaris iniziò la sua attività nel 1951
[3] L’attività vinicola della Morando è di antiche origini con storia e persone legate a due comuni: Calosso e Costigliole
[4] Eccessiva considerazione per ciò che gli altri pensano o dicono di noi, condizionando il nostro comportamento
[5] Alessandro Scotti (1889 –1974) è stato un politico italiano, piccolo proprietario terriero e fondatore del Partito dei Contadini d'Italia insieme al fratello Giacomo. Si presenta alle elezioni del 1958 coi monarchici con esito negativo, e a seguito della perdita del seggio si ritira a vita privata.
Oreste Donadeo si presentò al Senato, collegio di Asti, per il Partito Nazionale Monarchico e ottenne 10542 voti
[6] L’asilo, fondato da Mario Cora nel 1929, è stato gestito dalle Suore dell’Immacolata dal 1956 al 1983
[7] Ciclo di preghiere della durata di tre giorni

domenica 8 maggio 2016

Bionzo


Bionzo è Parrocchia di media collina per 415 abitanti. Nove anni fa erano un centinaio in più. E’ stata costituita nel 1935 su territorio di tutte cascine sparse.
L’emigrazione è a Torino e Genova. In frazione sono rimaste 16 case vuote e 40 abitazioni dove ci sono soltanto vecchi. In più sussiste la piaga del figlio unico. Gli emigranti si sistemano abbastanza bene nella grande città, ritornano la domenica e lavorano.
Tra gli immigrati i veneti sono in prevalenza. I meridionali sono presi come mezzadri e garzoni. Religiosamente qualcuno si comporta bene. Altri sono buoni all’inizio, poi assimilano dall’ambiente. I garzoni sono sotto padrone (stagionali) e lavorano anche di festa.
La zona è economicamente buona.
La Parrocchia prima era Cappellania[1] con 60 giornate[2] di terreno. L’amministrazione, dopo che un Cappellano è andato via disperato e un altro è stato picchiato, è passata ai borghigiani che hanno sfruttato e mangiato fin che hanno voluto e potuto. Alla fine hanno comprato tutto il patrimonio terriero della Cappellania.
La religiosità della popolazione è secondo tradizione. In frazione c’è una famiglia di protestanti.
La domenica alla prima Messa partecipano 40 donne; alla Messa delle 11 un gruppo di giovani e uomini. Un numero pressoché uguale tra uomini e donne, che il Parroco quantifica in 40 unità, non frequenta mai e non fa Pasqua. Uomini e donne non sono ostili ma noncuranti o indifferenti.
Ci sono comunisti e socialisti nenniani. Non sono attivi ma compatti nel dare il voto al Partito. Hanno un certo rispetto umano[3] ad apparire tali. Non ci sono matrimoni e sepolture civili. I comunisti non rifiutano la benedizione delle case. Qualche ragazzo segue il padre mentre le giovani frequentano ancora e sono moralmente sane.
Il ballo è il divertimento preferito.
La popolazione scolastica è di 38 alunni, di cui 21 locali e 17 immigrati.
Le Figlie di Maria sono 18. L’Azione Cattolica non c’è.
Il Parroco ha tentato di creare un gruppo ma ha fallito: sono lontani, indifferenti, hanno rispetto umano, fanno obiezioni per la tessera. Soprattutto v’è molta, grande ignoranza.


[1] Ente ecclesiastico costituito per volontà di un fedele, mediante donazione o testamento, le cui rendite sono destinate al culto. Il Cappellano è il Sacerdote che governa la Cappellania  
[2] Unità di misura. Una giornata piemontese equivale a 3810 m²
[3] Eccessiva considerazione per ciò che gli altri pensano o dicono di noi, condizionando il nostro comportamento 

sabato 7 maggio 2016

Agliano


La Parrocchia di collina è per una popolazione di 2250 abitanti (40 anni fa 4200), distribuiti tra concentrico (800), due frazioni principali (Salere e Vianoce), cascine sparse e borgate più piccole.
L’emigrazione è forte, direzione Torino. Circa 500 famiglie sono stabili nella grande città. La gioventù si sposa, e parte. Su dieci matrimoni otto si trasferiscono a Torino.
Sono arrivati in paese da 150 a 180 fra veneti, meridionali e gente delle Langhe.
Il giudizio del Parroco sui veneti, in campo religioso, è in parte buono. I meridionali sono un po’ più difficili da amalgamarsi all’ambiente. Alcuni sono veramente buoni. Il Curato pensa di organizzare un ritiro spirituale per meridionali. Sentono molto l’isolamento e bisogna avvicinarli personalmente. In Agliano tra paese e campagna esiste antagonismo e divisione, tale situazione si riflette negativamente sugli immigrati.
A Vianoce c’è Messa festiva. Salere è isolata e difficilmente gli abitanti vanno a Messa ad Agliano. E’ in progetto la costruzione di una Cappella in frazione.
In un anno sono state distribuite 40000 Comunioni. Chi non fa Pasqua è l’8-10%. E’ difficile, dice il Parroco, specie per gli abitanti più lontani, stabilire un indice di frequenza alla Messa; approssimativamente è regolare e buona.
Nelle elezioni per la Camera del 1958 il Partito Comunista ha preso 178 voti, il Partito Socialista 78, Comunità 331[1], il Partito Nazionale Monarchico (Scotti) 128[2], la Democrazia Cristiana 705.
Il comunismo non è attivo e non si fa propaganda, almeno apertamente. Il capo comunista e cellula fa Pasqua, a dimostrazione che si è marxisti per ignoranza, almeno per la grande maggioranza.
Se l’ignoranza contribuisce così efficacemente alle fortune del comunismo, con un cospicuo apporto di voti e di adesioni in un paese rurale (questo rilievo vale non solo per Agliano ma per tutti gli altri paesi), è evidente la responsabilità dei cattolici, che assistono apatici e indifferenti a queste indubbie affermazioni di ideologie contrarie alla Fede e alla Chiesa. Non vale, penso, il dire che non fanno propaganda, che i comunisti frequentano la Chiesa. Occorre avere invece coscienza di un pericolo continuamente incombente, ed essere perennemente vigilanti. Soltanto l’organizzazione dei cattolici nella Fede, una vera e propria Crociata dei cattolici, sarà il mezzo idoneo per una valida barriera per questi estremismi di dottrina e di metodi che minacciano la nostra struttura sociale, religiosa, morale, politica.
Quasi la totalità della gioventù fa la Pasqua e frequenta. La caratteristica principale dei giovani è l’indifferenza. E’ amante dei divertimenti. Sciamano via motorizzati la domenica e frequentano i luoghi di divertimento dei paesi vicini, di Asti, di Canelli. Il ballo della Fonte di Agliano è poco frequentato dai giovani del luogo, piuttosto dai forestieri. I ballerini alla Fonte sono 15-20. In Agliano esiste ancora un ballo pubblico “La Botte d’oro”. Occorre differenziare il giro di danza nella festa del paese dal ballo della Fonte, con ante ballo e post ballo.
La moralità è più discutibile tra i maschi che tra le ragazze. Scadente è il senso di famiglia e consegue una preoccupazione del Sacerdote per le figliole tra i 12 e i 15 anni.
In paese il cinema con licenza industriale è gestito dal Parroco che l’ha acquistato perché il salone serviva anche da locale da ballo.
Una quindicina di giovani va a lavorare via, quotidianamente. Come popolazione scolastica sono in 160 in 6 classi. L’asilo ospita 30 bambini.
Lo stato economico è buono. Punto di ritrovo in Agliano è il Circolo “Piazza Castello”, a Vianoce sono i due circoli Acli, a Salere la “Bettola”.
Tutti i rami di Azione Cattolica sono presenti. La Giunta parrocchiale è costituita e aggregata, ma poco funzionante. E’ presente il circolo ricreativo.
La Gioventù Maschile (25) ha adunanze d’inverno con istruzione catechistica anche per i non iscritti e conferenze religiose nelle borgate. Gli Uomini Cattolici (25) fanno qualche adunanza mensile isolata. Il gruppo più attivo è delle Donne Cattoliche (110) con adunanze quindicinali e il 50% di presenze; si adoperano per le opere di apostolato. La Gioventù Femminile (30) ha adunanze ogni domenica e un ritiro il primo sabato di ogni mese. Qualche elemento ha partecipato agli esercizi a Nizza Monferrato.
Non vi è difficoltà per il tesseramento.
Il Circolo ricreativo è aperto a tutti, con il pagamento di una quota; gli iscritti all’Azione Cattolica hanno diritto di frequentare. Chi comincia da piccolo a frequentare i locali di Azione Cattolica può essere seguito; per gli altri è più difficile l’agganciamento.
Si vendono circa 100 copie di Famiglia Cristiana. E’ letta preferibilmente la “Gazzetta del Popolo”. Il problema del giornale cattolico non è sentito dalla massa.
In Parrocchia c’è la Colonia Agricola dei P.P. Giuseppini di Asti.
La conversazione è durata oltre un’ora con il Parroco e il Curato. Molto cordiale, abbastanza completa ed esauriente. Vi è approvazione dell’iniziativa della visita, e invito a trarre conclusioni utili per l’Azione Cattolica nella Diocesi. I due Sacerdoti segnalano le seguenti meritevoli persone: Ragioniere Aluffi Domenico, Filippa Rodolfo, Gazza Carletto, Cocito Carla, la maestra Prete Ernesta.
Ho riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.


[1] Movimento Comunità dell’industriale progressista Adriano Olivetti, figlio di Camillo Olivetti (fondatore della Ing C. Olivetti & C, la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere)
[2]Alessandro Scotti (1889 –1974) è stato un politico italiano, piccolo proprietario terriero e fondatore del Partito dei Contadini d'Italia insieme al fratello Giacomo. Si presenta alle elezioni del 1958 coi monarchici con esito negativo, e a seguito della perdita del seggio si ritira a vita privata 

mercoledì 4 maggio 2016

Costigliole d'Asti


La Vicaria di Costigliole d’Asti conclude il lungo peregrinare per le colline astigiane.
Per dieci mesi sono “montato in sella” al mio maggiolino e, accompagnato spesso da collaboratori, ho intavolato discussioni “in punta di spada”[1]; ho “remato” a volte contro, per difendere un “gioco di squadra” che è pur sempre l’Azione Cattolica. Come Presidente di Giunta ho preso “cazzotti” inaspettati, quando conosci una realtà che non ti aspetti. Capisci che l’Azione Cattolica è sofferente di una malattia dalla diagnosi complicata, che necessita di assidue e attente cure. Allora devi “correre veloce e in progressione” per trasformarla in leggera e passeggera indisposizione.
Una “maratona” che continua, ma sin da ora, prossimo al rettilineo finale, posso affermare che anch’io ho vinto la mia piccola olimpiade[2].
Scrivo e mi accorgo che si fa quasi sera e che ancora devo andare per le colline. In queste giornate di vero autunno pare che gli ammalati si diano appuntamento, tutti assieme, tutti con urgenza, tutti gravi.
Questa settimana, libero s’intende di questi doveri, cercherò di terminare o di portare a buon punto quanto devo fare nei Comuni e nelle numerose frazioni dell’ultima Vicaria.

Sono 1830 gli appartenenti alla Parrocchia di Costigliole, considerata di media collina. L’intero Comune arriva a 6300 residenti. Nel 1940 la popolazione del comune era di 11000 abitanti.
Dalla Parrocchia madre si sono distaccate varie Parrocchie minori: Madonnina, Bionzo, Boglietto, Loreto, S. Margherita, Annunziata, Sant’Anna.
Il concentrico fa 700 abitanti in 200 famiglie. Il restante è suddiviso fra San Luigi, San Michele, San Carlo e altri piccoli raggruppamenti di case.
Gli abitanti del concentrico sono impiegati, commercianti, negozianti. L’emigrazione è forte e continua, verso Torino. In paese si sono insediati 200 meridionali e 50 veneti. Gli immigrati frequentano la Chiesa all’inizio, poi si allontanano.
La religiosità, definita sulla frequenza domenicale alle Messe, indica le donne all’84%, gli uomini al 57%, per una media del 74,5%.
Il Vicario, nella sua meticolosità, mi fornisce altri dati che cito solo per informazione. Al mese di maggio hanno partecipato alle Messe: parrocchiani, 503 donne, 280 uomini, 125 bambini - non parrocchiani, 336 donne, 310 uomini. Nel mese di maggio non hanno frequentato 313 uomini e 113 donne. Si possono calcolare in 50 gli uomini lontano dalla Chiesa, non meno le donne.
Il Parroco ripone il quadernino, sul quale ha annotato mese per mese l’assiduità dei parrocchiani, per sfogliarne un secondo dalla copertina nera.
Nell’intero Comune, alle elezioni del 1958 il Partito Comunista ha preso 389 voti (458 alle elezioni del 1953); il Partito Socialista 237 voti (188 nel 1953); Scotti 962 voti (1161 nel 1953)[3]; Saragat 376 voti (276 nel 1953); la Democrazia Cristiana 1548 voti (1519 nel 1953); Comunità 166 voti[4].
Il comunismo non è attivo come massa; solo alcuni elementi hanno frequentato le scuole di propaganda. Sono dieci le copie del giornale di partito vendute in tutto il Comune.
Nella gioventù maschile c’è maggiore indifferenza. A Pasqua sono tutti presenti a Messa; non sono costanti alla funzione domenicale. Il ballo è il maggior divertimento. Il Parroco indica come rovina del giovane la frazione Motta con la sua Fonte e il ballo, il Boglietto con il cinema.
Le ragazze frequentano, ma sono poche quelle che si salvano dal ballo. Le figlie di Maria sono 35. Gli scolari delle elementari sono 110. Gli studenti della scuola media 63.
In concentrico ci sono Agenzie di banca, la Cassa di Risparmio, il Preventorio[5].
L’Azione Cattolica è presente con tutti i rami. La Giunta parrocchiale è costituita, non aggregata.
Il ramo delle Donne Cattoliche è il più attivo: Conferenza di San Vincenzo, Apostolato di preghiera, Missioni[6]. La Gioventù Femminile ha adunanze quindicinali d’inverno, con frequenza appena discreta. La Gioventù Maschile frequenta l’oratorio ed è presente in incontri zonali. Il ramo degli Uomini Cattolici offre la maggior difficoltà per molte ragioni e ha nessuna particolare attività. Il Vicario accenna al fatto che nel 1953 il Presidente dell’Unione Uomini si è allontanato perché era sostenitore di Scotti.
Altre attività sono la Lega di perseveranza[7] ai Santi, a Natale, a Pasqua; gli esercizi semichiusi per tutte le giovani (un centinaio); un ciclo d’istruzione invernale. Il Parroco non dà alcuna possibilità di azione da parte di laureati e diplomati.
Ho riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.




[1] Discussione accorta, complessa, raffinata
[2] Roma fu teatro dei XVII giochi olimpici che si tennero dal 25 agosto all’11 settembre 1960. L’impresa della formazione azzurra è distribuita nelle varie discipline e in questa descrizione si allude ad atleti quali Raimondo D’Inzeo nell’equitazione, Edoardo Mangiarotti nella scherma, Nino Benvenuti nella boxe, Livio Berruti nei 200 metri in atletica, senza dimenticare gli sport di squadra. Tuttavia la vera icona dei giochi fu l’etiope Abebe Bikila che vinse la maratona a piedi nudi, stabilendo il nuovo record olimpico
[3] Alessandro Scotti (1889 –1974) è stato un politico italiano, piccolo proprietario terriero e fondatore del Partito dei Contadini d'Italia insieme al fratello Giacomo
[4] Movimento Comunità dell’industriale progressista Adriano Olivetti, figlio di Camillo Olivetti (fondatore della Ing C. Olivetti & C, la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere)
[5] Istituto medico in cui vengono praticate cure preventive contro determinate malattie
[6] Le missioni parrocchiali, dette anche popolari, consistono in un periodo di predicazione intensiva (in genere di 15 giorni) svolta in una Parrocchia o più Parrocchie
[7] La Lega di Perseveranza costituisce un punto di aggregazione spirituale