venerdì 20 maggio 2016

Isola Alta


La frazione, ovvero la collina di Isola Villa, accoglie 700 abitanti.
I 150 immigrati sono meridionali. Non tutti hanno ricevuto il Battesimo; in tanti sono senza Prima Comunione e Cresima. In parte sono analfabeti e ignoranti. Il Parroco è in contatto con i Sacerdoti dei paesi di origine per conoscere la situazione di ciascuno.
Lo stato economico è medio, anche sotto della media. C’è emigrazione.
La grande maggioranza dei giovani lavora nelle fabbriche della città con orari diversi, questo per l’insufficiente apporto economico della campagna.
L’Azione Cattolica è presente in tutti i rami: Gioventù Femminile (6 effettive), Gioventù Maschile (8 senior), Donne Cattoliche (46), Uomini Cattolici (16). La sede è nell’asilo, diretto dalle Suore della Neve[1]. Le adunanze sono quindicinali per tutti i rami, con istruzione del Testo.
La Giunta parrocchiale è funzionante, con adunanze mensili. Presidente è il Commendator Forno. L’organo collegiale si occupa di tutti i problemi parrocchiali. L’adunanza è preparata dal Presidente con un prestabilito ordine del giorno approvato dal Parroco. Si svolge con un pensiero iniziale formulato dai membri e tratto dal miglior brano letto durante il mese, poi con lo svolgimento dell’ordine del giorno che tratta temi liturgici. L’incontro si conclude con discussioni sulle iniziative parrocchiali, sui problemi della gioventù e sull’istruzione religiosa della popolazione.
Il Parroco riconosce di avere un notevole aiuto dai collaboratori laici in qualsiasi iniziativa.
Le ragazze commentano la Messa.
Quattro figure potrebbero collaborare sul piano diocesano. Il Parroco cita: Sardi Maria, Pia Oreste, Comm. Forno architetto Emilio, Porta Mario.
La Parrocchia di Isola Alta è stata smembrata in questi ultimi tempi con la costituzione delle Parrocchie di Isola Piana, Repergo, Mongovone.




[1]  La Congregazione “Figlie N.S. della Neve” ha ricevuto fin dalle lontane origini, nel 1843, un preciso orientamento all’educazione. La comunità religiosa è stata fondata da un Sacerdote savonese, il Can. Giovanni Battista Becchi. 

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