domenica 8 maggio 2016

Bionzo


Bionzo è Parrocchia di media collina per 415 abitanti. Nove anni fa erano un centinaio in più. E’ stata costituita nel 1935 su territorio di tutte cascine sparse.
L’emigrazione è a Torino e Genova. In frazione sono rimaste 16 case vuote e 40 abitazioni dove ci sono soltanto vecchi. In più sussiste la piaga del figlio unico. Gli emigranti si sistemano abbastanza bene nella grande città, ritornano la domenica e lavorano.
Tra gli immigrati i veneti sono in prevalenza. I meridionali sono presi come mezzadri e garzoni. Religiosamente qualcuno si comporta bene. Altri sono buoni all’inizio, poi assimilano dall’ambiente. I garzoni sono sotto padrone (stagionali) e lavorano anche di festa.
La zona è economicamente buona.
La Parrocchia prima era Cappellania[1] con 60 giornate[2] di terreno. L’amministrazione, dopo che un Cappellano è andato via disperato e un altro è stato picchiato, è passata ai borghigiani che hanno sfruttato e mangiato fin che hanno voluto e potuto. Alla fine hanno comprato tutto il patrimonio terriero della Cappellania.
La religiosità della popolazione è secondo tradizione. In frazione c’è una famiglia di protestanti.
La domenica alla prima Messa partecipano 40 donne; alla Messa delle 11 un gruppo di giovani e uomini. Un numero pressoché uguale tra uomini e donne, che il Parroco quantifica in 40 unità, non frequenta mai e non fa Pasqua. Uomini e donne non sono ostili ma noncuranti o indifferenti.
Ci sono comunisti e socialisti nenniani. Non sono attivi ma compatti nel dare il voto al Partito. Hanno un certo rispetto umano[3] ad apparire tali. Non ci sono matrimoni e sepolture civili. I comunisti non rifiutano la benedizione delle case. Qualche ragazzo segue il padre mentre le giovani frequentano ancora e sono moralmente sane.
Il ballo è il divertimento preferito.
La popolazione scolastica è di 38 alunni, di cui 21 locali e 17 immigrati.
Le Figlie di Maria sono 18. L’Azione Cattolica non c’è.
Il Parroco ha tentato di creare un gruppo ma ha fallito: sono lontani, indifferenti, hanno rispetto umano, fanno obiezioni per la tessera. Soprattutto v’è molta, grande ignoranza.


[1] Ente ecclesiastico costituito per volontà di un fedele, mediante donazione o testamento, le cui rendite sono destinate al culto. Il Cappellano è il Sacerdote che governa la Cappellania  
[2] Unità di misura. Una giornata piemontese equivale a 3810 m²
[3] Eccessiva considerazione per ciò che gli altri pensano o dicono di noi, condizionando il nostro comportamento 

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