domenica 29 maggio 2016

Mongardino


La Parrocchia è considerata di media collina. Il territorio comunale di 1150 abitanti si estende dal concentrico (500) alle diverse frazioni: Madonna (parzialmente), Val Bocchetto, Gherlasca, Aschieri, Terpone, Serra, Stazione. La frazione più lontana dista 30-40 minuti a piedi.
Si emigra a Torino. Trent’anni fa Mongardino giunse a 1400-1500 abitanti.
Gli immigrati sono una cinquantina, tra veneti e meridionali, in prevalenza questi ultimi. Religiosamente sono negativi, almeno in parte, specie gli uomini. La negatività non tocca i bambini che frequentano l’asilo e il Catechismo.
Come indice di assiduità della popolazione alla Chiesa, il Parroco fissa le seguenti percentuali: 80% delle donne frequenta regolarmente, il 15% saltuariamente, il 5% mai; il 50% degli uomini frequenta regolarmente, il 30-35% saltuariamente, il 5-10% solo a Natale e Pasqua, il 10% mai.
Vi sono famiglie buone. Le frazioni Val Bocchetto, Aschieri, Gherlasca, sono le migliori. Peggiore è la Stazione, segue il Terpone. Alla Madonna c’è Messa festiva.
La gioventù va regolarmente in Chiesa, più dei vecchi. Le ragazze frequentano al 100%, qualche giovane maschio manca. Ambo i sessi frequentano il ballo dei Molini di Isola (poco raccomandabile) e i cinema ad Asti.
Il Parroco è preoccupato per le figliole dai 12 ai 15 anni, un’ètà critica che richiede l’azione educativa e di tutela della famiglia.
La gioventù femminile si può considerare fondamentalmente sana, fatta qualche eccezione di maggiore frivolità e leggerezza. Il Parroco è del parere che bisogna essere rigorosi in tema di ballo con le ragazze. E’ portato a essere un po’ più tollerante per i balli locali, ma ritiene che il ballo sia sempre di notevole danno morale.
Egli riferisce un episodio di cui fu testimone a Trento, un mese fa. Una compagnia di giovani, ragazzi e ragazze, erano accompagnati da un sacerdote, forse straniero. Il reverendo si era informato dove si trovava una sala da ballo e agli interrogativi per tale richiesta rispondeva: se li lascio fare vanno da soli a ballare e non so dove vadano e cosa facciano; in questo modo li controllo io accompagnandoli.
Il comunismo a Mongardino ha questi numeri: alle elezioni politiche del 1958 il Partito Comunista ha preso 35 voti, il Partito Socialista 25.
Il Partito dei Contadini è in decadenza, dopo la morte di Baino[1], il capo locale. Nelle ultime elezioni amministrative il Partito dei Contadini ha perso la maggioranza che deteneva dal 1946.
E’ da ricordare che Mongardino, nei tempi passati, ultimo sessantennio e forse più, era diviso da due correnti facenti capo ai nomi più eminenti del paese stesso: il medico, l’ingegner Rovero e qualcun altro. Correnti che davano vita a dissidi vivissimi, specie nella lotta per la conquista del potere amministrativo locale.
La popolazione scolastica conta 82 alunni in 8 classi, in asilo 20 bambini. Sono presenti le Suore Salesiane con laboratorio e oratorio per ragazze.
Circolo Acli e albergo con televisione sono punto di ritrovo degli abitanti. L’albergo è frequentato da molti, anche da tanti bambini. La televisione parrocchiale è in sede di Azione Cattolica; i bambini sono ammessi solo per la T.V. dei ragazzi.
Secondo il Parroco, la validità dell’Azione Cattolica rimane anche oggi attualissima. Spaventa che oggi sia così difficile dare un’adeguata formazione ai giovani. La Giunta parrocchiale è costituita e aggregata, ma con scarsa funzionalità. Il Presidente è Cotto Guglielmo.
Sono complessivamente 37 i ragazzi in Gioventù Maschile. Le adunanze per juniores e seniores sono bisettimanali, d’inverno. La frequenza media è di 12-13 presenze. Gli aspiranti hanno adunanza il sabato pomeriggio.
In Gioventù Femminile ci sono 9 effettive, 4 giovanissime, 17 aspiranti, 16 beniamine. La speranza per l’avvenire è riposta dal Parroco nel gruppo delle aspiranti. Tra le effettive vi è un notevole rilasciamento per l’allontanamento dovuto al matrimonio di 4 di loro, le migliori e più attive. Si organizzano esercizi semichiusi presso le Suore e l’invito a partecipare è per tutte. L’adunanza delle effettive è bisettimanale d’estate, settimanale d’inverno. Le sezioni minori sono curate dalle suore, settimanalmente.
Le Donne Cattoliche sono 63 in paese e 22 alla Madonna, con adunanze quindicinali. V’è un gruppetto di giovani spose che sono le più fedeli. Alle adunanze frequentano più alla Madonna.
Gli Uomini Cattolici sono 31 con adunanze la sera senza una cadenza stabilita. I vecchi non frequentano, vi è prevalenza dei giovani. Quando si facevano le adunanze di giorno, mancavano i giovani. Due uomini sono in ritiro all’Oasi[2]. I Vespri sono pochissimo frequentati dagli uomini.
Le figlie di Maria sono 29. La Lega di perseveranza[3] si fa sette volte l’anno con in media 50 presenze.
Come periodici si vendono 100 copie di Primavera e Famiglia Cristiana. I quotidiani letti sono Gazzetta del Popolo e Stampa. Un solo abbonamento all’Unità e 3-4 copie non sono acquistate e quindi rimandate. Non si riesce a vendere la Gazzetta d’Asti[4].
Il Reverendo rileva una scarsa o nulla partecipazione dei Dirigenti diocesani: non occorrono inviti, ma la presenza dei Dirigenti deve essere iniziativa del Centro. Considera molto importante e indispensabile l’attuazione d’incontri zonali, vicariali o intervicariali, tra Sacerdoti e Dirigenti. Sostiene che occorre lanciare qualche iniziativa fondamentale e su di essa insistere con una campagna, anche per molto tempo, fino a ottenere apprezzabili risultati.
La conversazione è stata cordiale ed esauriente. L’entità delle notizie raccolte è dimostrativa. Ho avuto approvazione dell’iniziativa delle visite alle Parrocchie e sono stato invitato a procedere nell’azione intrapresa.
Ho riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.


[1] E. Baino alle elezioni per la costituente del 2 giugno 1946 ottiene 11467 voti, incrementando a 11800 voti nelle elezioni del 1948 (collegio Cuneo-Alessandria-Asti). In entrambi i casi non è eletto.
[2] Oasi dell’Immacolata - vicino ad Asti, sulla strada per Viatosto. Inizia a funzionare nel 1953 come casa di esercizi spirituali anche per ritiri minimi o per giornate di studio
[3] La lega di Perseveranza costituisce un punto di aggregazione spirituale
[4] Direttore della Gazzetta d’Asti dal 1932 al 1933 è don Alfredo Bianco che nel 1934 diventa Parroco di Mongardino per vent’anni

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