La Parrocchia è considerata di media collina. Il
territorio comunale di 1150 abitanti si estende dal concentrico (500) alle
diverse frazioni: Madonna (parzialmente), Val Bocchetto, Gherlasca, Aschieri,
Terpone, Serra, Stazione. La frazione più lontana dista 30-40 minuti a piedi.
Si emigra a Torino. Trent’anni fa Mongardino giunse a
1400-1500 abitanti.
Gli immigrati sono una cinquantina, tra veneti e
meridionali, in prevalenza questi ultimi. Religiosamente sono negativi, almeno
in parte, specie gli uomini. La negatività non tocca i bambini che frequentano
l’asilo e il Catechismo.
Come indice di assiduità della popolazione alla
Chiesa, il Parroco fissa le seguenti percentuali: 80% delle donne frequenta
regolarmente, il 15% saltuariamente, il 5% mai; il 50% degli uomini frequenta
regolarmente, il 30-35% saltuariamente, il 5-10% solo a Natale e Pasqua, il 10%
mai.
Vi sono famiglie buone. Le frazioni Val Bocchetto, Aschieri,
Gherlasca, sono le migliori. Peggiore è la Stazione, segue il Terpone. Alla
Madonna c’è Messa festiva.
La gioventù va regolarmente in Chiesa, più dei
vecchi. Le ragazze frequentano al 100%, qualche giovane maschio manca. Ambo i
sessi frequentano il ballo dei Molini di Isola (poco raccomandabile) e i cinema
ad Asti.
Il Parroco è preoccupato per le figliole dai 12 ai
15 anni, un’ètà critica che richiede l’azione educativa e di tutela della
famiglia.
La gioventù femminile si può considerare
fondamentalmente sana, fatta qualche eccezione di maggiore frivolità e
leggerezza. Il Parroco è del parere che bisogna essere rigorosi in tema di
ballo con le ragazze. E’ portato a essere un po’ più tollerante per i balli locali,
ma ritiene che il ballo sia sempre di notevole danno morale.
Egli riferisce un episodio di cui fu testimone a
Trento, un mese fa. Una compagnia di giovani, ragazzi e ragazze, erano
accompagnati da un sacerdote, forse straniero. Il reverendo si era informato
dove si trovava una sala da ballo e agli interrogativi per tale richiesta rispondeva:
se li lascio fare vanno da soli a ballare e non so dove vadano e cosa facciano;
in questo modo li controllo io accompagnandoli.
Il comunismo a Mongardino ha questi numeri: alle
elezioni politiche del 1958 il Partito Comunista ha preso 35 voti, il Partito
Socialista 25.
Il Partito dei Contadini è in decadenza, dopo la
morte di Baino[1],
il capo locale. Nelle ultime elezioni amministrative il Partito dei Contadini
ha perso la maggioranza che deteneva dal 1946.
E’ da ricordare che Mongardino, nei tempi passati,
ultimo sessantennio e forse più, era diviso da due correnti facenti capo ai
nomi più eminenti del paese stesso: il medico, l’ingegner Rovero e qualcun
altro. Correnti che davano vita a dissidi vivissimi, specie nella lotta per la
conquista del potere amministrativo locale.
La popolazione scolastica conta 82 alunni in 8
classi, in asilo 20 bambini. Sono presenti le Suore Salesiane con laboratorio e
oratorio per ragazze.
Circolo Acli e albergo con televisione sono punto di
ritrovo degli abitanti. L’albergo è frequentato da molti, anche da tanti
bambini. La televisione parrocchiale è in sede di Azione Cattolica; i bambini
sono ammessi solo per la T.V. dei ragazzi.
Secondo il Parroco, la validità dell’Azione
Cattolica rimane anche oggi attualissima. Spaventa che oggi sia così difficile
dare un’adeguata formazione ai giovani. La Giunta parrocchiale è costituita e
aggregata, ma con scarsa funzionalità. Il Presidente è Cotto Guglielmo.
Sono complessivamente 37 i ragazzi in Gioventù
Maschile. Le adunanze per juniores e seniores sono bisettimanali, d’inverno. La
frequenza media è di 12-13 presenze. Gli aspiranti hanno adunanza il sabato
pomeriggio.
In Gioventù Femminile ci sono 9 effettive, 4
giovanissime, 17 aspiranti, 16 beniamine. La speranza per l’avvenire è riposta
dal Parroco nel gruppo delle aspiranti. Tra le effettive vi è un notevole rilasciamento
per l’allontanamento dovuto al matrimonio di 4 di loro, le migliori e più
attive. Si organizzano esercizi semichiusi presso le Suore e l’invito a
partecipare è per tutte. L’adunanza delle effettive è bisettimanale d’estate,
settimanale d’inverno. Le sezioni minori sono curate dalle suore,
settimanalmente.
Le Donne Cattoliche sono 63 in paese e 22 alla Madonna,
con adunanze quindicinali. V’è un gruppetto di giovani spose che sono le più
fedeli. Alle adunanze frequentano più alla Madonna.
Gli Uomini Cattolici sono 31 con adunanze la sera
senza una cadenza stabilita. I vecchi non frequentano, vi è prevalenza dei
giovani. Quando si facevano le adunanze di giorno, mancavano i giovani. Due
uomini sono in ritiro all’Oasi[2]. I
Vespri sono pochissimo frequentati dagli uomini.
Le figlie di Maria sono 29. La Lega di perseveranza[3] si
fa sette volte l’anno con in media 50 presenze.
Come periodici si vendono 100 copie di Primavera e
Famiglia Cristiana. I quotidiani letti sono Gazzetta del Popolo e Stampa. Un
solo abbonamento all’Unità e 3-4 copie non sono acquistate e quindi rimandate.
Non si riesce a vendere la Gazzetta d’Asti[4].
Il Reverendo rileva una scarsa o nulla
partecipazione dei Dirigenti diocesani: non occorrono inviti, ma la presenza
dei Dirigenti deve essere iniziativa del Centro. Considera molto importante e
indispensabile l’attuazione d’incontri zonali, vicariali o intervicariali, tra
Sacerdoti e Dirigenti. Sostiene che occorre lanciare qualche iniziativa
fondamentale e su di essa insistere con una campagna, anche per molto tempo,
fino a ottenere apprezzabili risultati.
La conversazione è stata cordiale ed esauriente. L’entità
delle notizie raccolte è dimostrativa. Ho avuto approvazione dell’iniziativa
delle visite alle Parrocchie e sono stato invitato a procedere nell’azione
intrapresa.
Ho riferito sulle raccomandazioni
della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio
della Salvezza”.
[1] E. Baino
alle elezioni per la costituente del 2 giugno 1946 ottiene 11467 voti,
incrementando a 11800 voti nelle elezioni del 1948 (collegio
Cuneo-Alessandria-Asti). In entrambi i casi non è eletto.
[2] Oasi
dell’Immacolata - vicino ad Asti, sulla strada per Viatosto. Inizia a
funzionare nel 1953 come casa di esercizi spirituali anche per ritiri minimi o
per giornate di studio
[3] La lega
di Perseveranza costituisce un punto di aggregazione spirituale
[4]
Direttore della Gazzetta d’Asti dal 1932 al 1933 è don Alfredo Bianco che nel
1934 diventa Parroco di Mongardino per vent’anni
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