sabato 7 maggio 2016

Agliano


La Parrocchia di collina è per una popolazione di 2250 abitanti (40 anni fa 4200), distribuiti tra concentrico (800), due frazioni principali (Salere e Vianoce), cascine sparse e borgate più piccole.
L’emigrazione è forte, direzione Torino. Circa 500 famiglie sono stabili nella grande città. La gioventù si sposa, e parte. Su dieci matrimoni otto si trasferiscono a Torino.
Sono arrivati in paese da 150 a 180 fra veneti, meridionali e gente delle Langhe.
Il giudizio del Parroco sui veneti, in campo religioso, è in parte buono. I meridionali sono un po’ più difficili da amalgamarsi all’ambiente. Alcuni sono veramente buoni. Il Curato pensa di organizzare un ritiro spirituale per meridionali. Sentono molto l’isolamento e bisogna avvicinarli personalmente. In Agliano tra paese e campagna esiste antagonismo e divisione, tale situazione si riflette negativamente sugli immigrati.
A Vianoce c’è Messa festiva. Salere è isolata e difficilmente gli abitanti vanno a Messa ad Agliano. E’ in progetto la costruzione di una Cappella in frazione.
In un anno sono state distribuite 40000 Comunioni. Chi non fa Pasqua è l’8-10%. E’ difficile, dice il Parroco, specie per gli abitanti più lontani, stabilire un indice di frequenza alla Messa; approssimativamente è regolare e buona.
Nelle elezioni per la Camera del 1958 il Partito Comunista ha preso 178 voti, il Partito Socialista 78, Comunità 331[1], il Partito Nazionale Monarchico (Scotti) 128[2], la Democrazia Cristiana 705.
Il comunismo non è attivo e non si fa propaganda, almeno apertamente. Il capo comunista e cellula fa Pasqua, a dimostrazione che si è marxisti per ignoranza, almeno per la grande maggioranza.
Se l’ignoranza contribuisce così efficacemente alle fortune del comunismo, con un cospicuo apporto di voti e di adesioni in un paese rurale (questo rilievo vale non solo per Agliano ma per tutti gli altri paesi), è evidente la responsabilità dei cattolici, che assistono apatici e indifferenti a queste indubbie affermazioni di ideologie contrarie alla Fede e alla Chiesa. Non vale, penso, il dire che non fanno propaganda, che i comunisti frequentano la Chiesa. Occorre avere invece coscienza di un pericolo continuamente incombente, ed essere perennemente vigilanti. Soltanto l’organizzazione dei cattolici nella Fede, una vera e propria Crociata dei cattolici, sarà il mezzo idoneo per una valida barriera per questi estremismi di dottrina e di metodi che minacciano la nostra struttura sociale, religiosa, morale, politica.
Quasi la totalità della gioventù fa la Pasqua e frequenta. La caratteristica principale dei giovani è l’indifferenza. E’ amante dei divertimenti. Sciamano via motorizzati la domenica e frequentano i luoghi di divertimento dei paesi vicini, di Asti, di Canelli. Il ballo della Fonte di Agliano è poco frequentato dai giovani del luogo, piuttosto dai forestieri. I ballerini alla Fonte sono 15-20. In Agliano esiste ancora un ballo pubblico “La Botte d’oro”. Occorre differenziare il giro di danza nella festa del paese dal ballo della Fonte, con ante ballo e post ballo.
La moralità è più discutibile tra i maschi che tra le ragazze. Scadente è il senso di famiglia e consegue una preoccupazione del Sacerdote per le figliole tra i 12 e i 15 anni.
In paese il cinema con licenza industriale è gestito dal Parroco che l’ha acquistato perché il salone serviva anche da locale da ballo.
Una quindicina di giovani va a lavorare via, quotidianamente. Come popolazione scolastica sono in 160 in 6 classi. L’asilo ospita 30 bambini.
Lo stato economico è buono. Punto di ritrovo in Agliano è il Circolo “Piazza Castello”, a Vianoce sono i due circoli Acli, a Salere la “Bettola”.
Tutti i rami di Azione Cattolica sono presenti. La Giunta parrocchiale è costituita e aggregata, ma poco funzionante. E’ presente il circolo ricreativo.
La Gioventù Maschile (25) ha adunanze d’inverno con istruzione catechistica anche per i non iscritti e conferenze religiose nelle borgate. Gli Uomini Cattolici (25) fanno qualche adunanza mensile isolata. Il gruppo più attivo è delle Donne Cattoliche (110) con adunanze quindicinali e il 50% di presenze; si adoperano per le opere di apostolato. La Gioventù Femminile (30) ha adunanze ogni domenica e un ritiro il primo sabato di ogni mese. Qualche elemento ha partecipato agli esercizi a Nizza Monferrato.
Non vi è difficoltà per il tesseramento.
Il Circolo ricreativo è aperto a tutti, con il pagamento di una quota; gli iscritti all’Azione Cattolica hanno diritto di frequentare. Chi comincia da piccolo a frequentare i locali di Azione Cattolica può essere seguito; per gli altri è più difficile l’agganciamento.
Si vendono circa 100 copie di Famiglia Cristiana. E’ letta preferibilmente la “Gazzetta del Popolo”. Il problema del giornale cattolico non è sentito dalla massa.
In Parrocchia c’è la Colonia Agricola dei P.P. Giuseppini di Asti.
La conversazione è durata oltre un’ora con il Parroco e il Curato. Molto cordiale, abbastanza completa ed esauriente. Vi è approvazione dell’iniziativa della visita, e invito a trarre conclusioni utili per l’Azione Cattolica nella Diocesi. I due Sacerdoti segnalano le seguenti meritevoli persone: Ragioniere Aluffi Domenico, Filippa Rodolfo, Gazza Carletto, Cocito Carla, la maestra Prete Ernesta.
Ho riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.


[1] Movimento Comunità dell’industriale progressista Adriano Olivetti, figlio di Camillo Olivetti (fondatore della Ing C. Olivetti & C, la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere)
[2]Alessandro Scotti (1889 –1974) è stato un politico italiano, piccolo proprietario terriero e fondatore del Partito dei Contadini d'Italia insieme al fratello Giacomo. Si presenta alle elezioni del 1958 coi monarchici con esito negativo, e a seguito della perdita del seggio si ritira a vita privata 

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