mercoledì 11 maggio 2016

Boglietto di Costigliole


I confini della Parrocchia, costituita nel 1946, sono molto ristretti. Includono una zona industriale, una commerciale, una rurale, per 575 abitanti.  
Nella parte contadina l’emigrazione è compensata a usura dall’immigrazione. Le cinque famiglie d’immigrati veneti e le quattro famiglie meridionali, calabresi, religiosamente contano poco o nulla. I veneti frequentano molto all’inizio, poi rallentano il loro fervore.
Lo stabilimento Cora[1] dà lavoro a 150 operai, più gli addetti di spedizione. Per la metà gli impiegati sono della Parrocchia, gli altri provengono dai paesi vicini. E’ un ambiente difficile perché i Cora fanno a modo loro, difatti da due anni non si nomina neppure la Commissione interna. I comunisti più accesi sono stati estromessi. Il Parroco aveva tentato di introdursi, ma non gli è riuscito.
Altre industrie sono la Cantina Sociale, le Distillerie Beccaris[2] (20 operai), la Fornace (20-30 operai), cantine private, la casa vinicola Morando[3], una fabbrica di scarpe con una decina di operai, artigiani di mobili (5-6).
Gli abitanti sono mediatori, commercianti, negozianti.
Gli ottocento votanti nelle elezioni del 1958, Boglietto più Bionzo, hanno consegnato 40 voti al Partito Comunista e 50 voti al Partito Socialista.
I voti comunisti sono di operai di bassa lega e di mezzadri. Il Parroco crede che siano più numerosi i comunisti di Bionzo. Ad ogni modo i comunisti del Boglietto non sono attivi; hanno rispetto umano[4] a essere conosciuti come tali.
Il Partito dei Contadini prima era molto forte. Scotti aveva stravinto. Anche Donadeo aveva fatto breccia nelle ultime elezioni. Ora sono in decadenza tutti.[5]
La religiosità è discreta. Questo giudizio è basato sull’indice di frequenza alla Messa. Gli uomini la domenica vanno al mercato di Costigliole. La parte femminile frequenta.
Il ballo è il maggior divertimento. Tutti ballano in luogo e fuori. Il pomeriggio la gioventù non frequenta più la Chiesa; tutti vanno via con macchine e motociclette.
La ragazzina moderna è spigliata e fraternizza ma non oltrepassa certi limiti, almeno a conoscenza del Parroco. Il lato brutto comincia con il fidanzamento.
I bambini a scuola sono 45 e all’asilo sono 20.[6]
Al Boglietto c’è il cinema locale a gestione industriale. Nel salone del cinema si balla. Altro punto di ritrovo è il Circolo Combattenti.
La Gioventù Femminile di Azione Cattolica ha 7-8 effettive. Le bambine sono affidate alle suore. Le adunanze sono invernali, con scarsa frequenza.
I giovani sono pochi e i figli di contadini sono in gran parte emigrati. Il Parroco cura i ragazzi delle elementari.   
Il Parroco ha fatto un tentativo con gli uomini. V’è un gruppo di cantori: finché si tratta di cantare partecipano, ma non Azione Cattolica. Hanno paura di mettersi in vista e di esporsi politicamente.
Anche con le Donne non è riuscito a dare forma all’associazione. S’iscrivono alla Compagnia di Sant’Anna, ma l’Azione Cattolica è peso e impegno.
Il Sacerdote non conosce elementi di sufficiente preparazione.
Alla Lega di perseveranza sono 80-90 le presenze. Il triduo di predicazione[7] invernale per categoria è abbastanza frequentato. 


[1] Giuseppe e Luigi Cora fondarono nel 1835 in Torino l’omonima ditta e nel 1859 migrarono a Boglietto di Costigliole d’Asti. Nello stabilimento si producevano vermouth e vini speciali adatti per l’esportazione. Scomparsi i due fratelli la direzione passò nelle mani di Enrico figlio di Luigi, e di suo figlio Mario (1878-1944). Con Mario l’azienda subì una notevole espansione nei mercati europei ed extra-europei
[2] Elio Beccaris iniziò la sua attività nel 1951
[3] L’attività vinicola della Morando è di antiche origini con storia e persone legate a due comuni: Calosso e Costigliole
[4] Eccessiva considerazione per ciò che gli altri pensano o dicono di noi, condizionando il nostro comportamento
[5] Alessandro Scotti (1889 –1974) è stato un politico italiano, piccolo proprietario terriero e fondatore del Partito dei Contadini d'Italia insieme al fratello Giacomo. Si presenta alle elezioni del 1958 coi monarchici con esito negativo, e a seguito della perdita del seggio si ritira a vita privata.
Oreste Donadeo si presentò al Senato, collegio di Asti, per il Partito Nazionale Monarchico e ottenne 10542 voti
[6] L’asilo, fondato da Mario Cora nel 1929, è stato gestito dalle Suore dell’Immacolata dal 1956 al 1983
[7] Ciclo di preghiere della durata di tre giorni

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