I confini della Parrocchia, costituita nel 1946,
sono molto ristretti. Includono una zona industriale, una commerciale, una
rurale, per 575 abitanti.
Nella parte contadina l’emigrazione è compensata a
usura dall’immigrazione. Le cinque famiglie d’immigrati veneti e le quattro
famiglie meridionali, calabresi, religiosamente contano poco o nulla. I veneti
frequentano molto all’inizio, poi rallentano il loro fervore.
Lo stabilimento Cora[1] dà
lavoro a 150 operai, più gli addetti di spedizione. Per la metà gli impiegati
sono della Parrocchia, gli altri provengono dai paesi vicini. E’ un ambiente
difficile perché i Cora fanno a modo loro, difatti da due anni non si nomina
neppure la Commissione interna. I comunisti più accesi sono stati estromessi.
Il Parroco aveva tentato di introdursi, ma non gli è riuscito.
Altre industrie sono la Cantina Sociale, le
Distillerie Beccaris[2] (20
operai), la Fornace (20-30 operai), cantine private, la casa vinicola Morando[3],
una fabbrica di scarpe con una decina di operai, artigiani di mobili (5-6).
Gli abitanti sono mediatori, commercianti,
negozianti.
Gli ottocento votanti nelle elezioni del 1958,
Boglietto più Bionzo, hanno consegnato 40 voti al Partito Comunista e 50 voti
al Partito Socialista.
I voti comunisti sono di operai di bassa lega e di
mezzadri. Il Parroco crede che siano più numerosi i comunisti di Bionzo. Ad
ogni modo i comunisti del Boglietto non sono attivi; hanno rispetto umano[4] a
essere conosciuti come tali.
Il Partito dei Contadini prima era molto forte.
Scotti aveva stravinto. Anche Donadeo aveva
fatto breccia nelle ultime elezioni. Ora sono in decadenza tutti.[5]
La religiosità è discreta. Questo giudizio è basato
sull’indice di frequenza alla Messa. Gli uomini la domenica vanno al mercato di
Costigliole. La parte femminile frequenta.
Il ballo è il maggior divertimento. Tutti ballano in
luogo e fuori. Il pomeriggio la gioventù non frequenta più la Chiesa; tutti
vanno via con macchine e motociclette.
La ragazzina moderna è spigliata e fraternizza ma
non oltrepassa certi limiti, almeno a conoscenza del Parroco. Il lato brutto
comincia con il fidanzamento.
I bambini a scuola sono 45 e all’asilo sono 20.[6]
Al Boglietto c’è il cinema locale a gestione
industriale. Nel salone del cinema si balla. Altro punto di ritrovo è il
Circolo Combattenti.
La Gioventù Femminile di Azione Cattolica ha 7-8
effettive. Le bambine sono affidate alle suore. Le adunanze sono invernali, con
scarsa frequenza.
I giovani sono pochi e i figli di contadini sono in
gran parte emigrati. Il Parroco cura i ragazzi delle elementari.
Il Parroco ha fatto un tentativo con gli uomini. V’è
un gruppo di cantori: finché si tratta di cantare partecipano, ma non Azione
Cattolica. Hanno paura di mettersi in vista e di esporsi politicamente.
Anche con le Donne non è riuscito a dare forma all’associazione.
S’iscrivono alla Compagnia di Sant’Anna, ma l’Azione Cattolica è peso e
impegno.
Il Sacerdote non conosce elementi di sufficiente
preparazione.
Alla Lega di
perseveranza sono 80-90 le presenze. Il triduo di predicazione[7]
invernale per categoria è abbastanza frequentato.
[1] Giuseppe
e Luigi Cora fondarono nel 1835 in Torino l’omonima ditta e nel 1859 migrarono a
Boglietto di Costigliole d’Asti. Nello stabilimento si producevano vermouth e
vini speciali adatti per l’esportazione. Scomparsi i due fratelli la direzione
passò nelle mani di Enrico figlio di Luigi, e di suo figlio Mario (1878-1944).
Con Mario l’azienda subì una notevole espansione nei mercati europei ed
extra-europei
[2] Elio
Beccaris iniziò la sua attività nel 1951
[3] L’attività
vinicola della Morando è di antiche origini con storia e persone legate a due
comuni: Calosso e Costigliole
[4] Eccessiva
considerazione per ciò che gli altri pensano o dicono di noi, condizionando il
nostro comportamento
[5] Alessandro
Scotti (1889 –1974) è stato un politico italiano, piccolo proprietario terriero
e fondatore del Partito dei Contadini d'Italia insieme al fratello Giacomo. Si
presenta alle elezioni del 1958 coi monarchici con esito negativo, e a seguito
della perdita del seggio si ritira a vita privata.
Oreste Donadeo si presentò al Senato, collegio di
Asti, per il Partito Nazionale Monarchico e ottenne 10542 voti
[6] L’asilo,
fondato da Mario Cora nel 1929, è stato gestito dalle Suore dell’Immacolata dal
1956 al 1983
[7] Ciclo di
preghiere della durata di tre giorni
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