La Parrocchia si estende sul territorio di tre
Comuni: Castell’Alfero (127 famiglie), Asti (67 famiglie), Frinco (16
famiglie). La somma della popolazione è di 850 abitanti. I nuclei famigliari
sono costituiti in prevalenza da anziani, a causa della migrazione dei giovani. Un
centinaio sono gli immigrati, per lo più meridionali.
Quella di Callianetto è popolazione con pochissimi
figli, il Parroco si esprime in modo più duro “popolazione senza figli”. I
meridionali sono peggiori dei locali (cristianamente) e ancora più interessati
al lavoro. Non frequentano la Chiesa, non assistono alla Messa, non frequentano
i Sacramenti. Il sentimento religioso è fatto d’indifferentismo e ignoranza. I parrocchiani
non hanno ostilità verso il Sacerdote e la Chiesa; anche i più ostinati sono
deferenti. I lontani dalla Chiesa si contano di più nella zona di Valmaggiore.
Il contadinismo è diffuso come orientamento
politico. Alle elezioni politiche la Democrazia Cristiana ha preso 150 voti,
Partito Comunista e Partito Socialista 40 voti.
La popolazione scolastica è di 50 alunni in 5
classi. Ci sono due bar in paese e una situazione economica media.
Il Parroco non sa dare un preciso giudizio sulla
morale della gioventù; sostiene che le ragazze, pur essendo frivole e leggere,
non permettono dubbi sulla loro moralità.
In Azione Cattolica gli Uomini Cattolici (10) non
sono sempre presenti alle adunanze, una volta al mese. Le Donne Cattoliche (62)
hanno adunanze mensili per tutto l’anno, con frequenza al 50%. Per la Gioventù
Maschile e Femminile non vi è nulla da fare; il pensiero va al ballo, e basta. Si
potrebbe fare qualche cosa se ci fosse un Coadiutore o le Suore. La Giunta
parrocchiale non è costituita.
Riflettendo sulla frequenza pasquale (uomini 55% - donne
80 %) vi è da considerare sempre la distinzione fra senso religioso e pratica
religiosa. La frattura sta nel punto di mezzo, di congiunzione, di accordo fra
quel che si crede e il modo di adesione a questa Fede. Qui intervengono una molteplicità
di fattori umani negativi: l’ignoranza fondamentale, l’interesse, il rispetto
umano, la mancanza di timor di Dio, l’adesione più comoda agli arrangiamenti di
coscienza. Il dire, come si ripete comunemente, non ho fatto e non faccio nulla
di male, lavoro e mi sacrifico, rispetto tutti, è un tentativo molto semplice
di una giustificazione. Non bisogna credere che ciò sia solo sulla bocca e nel
cuore dei più semplici, ma è anche comunemente sulla bocca di molti che non
sono né semplici, né ingenui, ma che non sono mai riusciti ad affrontare, perché
troppo compromettente, il problema dei limiti tra il bene e il male.
La sola frequenza alla Chiesa è un indice, un
semplice segno di una religiosità non sostanziale. Ha una sua importanza, ma
non soddisfa all’esigenza della Fede, non risolve il problema della vita
vissuta nella Fede e per la Fede. Le percentuali e le statistiche che si
riportano sia a Callianetto come altrove sono semplicemente indicative per un
determinato dato di fatto. La frequenza o meno alla Chiesa nei giorni di festa
e il compimento del precetto pasquale riempiono un’ora al massimo del giorno
del Signore e tutte le altre ore dello stesso giorno e tutte le ore dei
rimanenti sei giorni le Chiese restano vuote e il Signore resta abbandonato e
solo.
Il dramma del giorno d’oggi è la Chiesa vuota e Dio
solo nel suo Tabernacolo. Gran parte del popolo, la massima parte, è dedita ai
propri interessi umani, al divertimento, alla ricerca affannosa della propria
vita nei piaceri, nei propri comodi, nell’amore e nell’odio, nella superbia e
nell’orgoglio, nelle ambizioni, nell’arrivismo e nella ricerca affannosa della
propria giustificazione. Perché in ognuno c’è un rimorso e un intimo rodimento,
in ognuno vi è un intimo dramma: rimorso e dramma di chi crede e vive senza Dio.
Queste sono mie considerazioni personali che non
hanno nulla a che vedere con la Parrocchia di Callianetto. In questa Parrocchia
è avvenuto un fatto singolare: un Parroco vi è rimasto dal 1856 al 1906 e un
altro Parroco dal 1907 al 1952. Due Parroci per cento anni, un record
difficilmente superabile che può spiegare anche molte situazioni.
Ho riferito sulle
raccomandazioni della Presidenza Generale, specie per l’attuazione della
Campagna annuale sul tema “Il Messaggio della Salvezza”.