Piea è paese in collina di 740 abitanti (concentrico
350). Due sono le frazioni: San Grato e Vallunga, rispettivamente di un'ora e
tre quarti d'ora di cammino.
La prima frazione, San Grato, è tradizionalmente
marxista. Su trenta famiglie 16-17 sono “rosse” e fedelissime.
In Piea vi è un
certo numero di attivisti. Il più attivo fra gli attivisti, cellula del paese,
è un maestro elementare, Ottaviano, nativo di Vigliano. Lavora per il Partito
notte e giorno; tutti gli altri sono passivi. Alla scuola del maestro Ottaviano
i risultati di studio della religione sono ottimi. Non si è mai riusciti a
trovarlo in fallo nell'insegnamento della religione; fa studiare a memoria, ed
è dichiaratamente ateo. Se gli scolari non sanno, sono inviati al Parroco
stesso. Ottaviano è elemento subdolo e pericoloso per la propaganda spicciola e
continua che svolge.
La frazione di Vallunga (50 famiglie) ha un'altra
caratteristica. Se v'è da decidere qualcosa, ad esempio in tempo di votazione,
si riuniscono in “Consiglio di frazione” e decidono quale orientamento
prendere. Una volta deciso, per il 99% seguono quella via e nessuno può loro
far mutare idea. Nelle ultime elezioni amministrative hanno ascoltato il parere
del Parroco sul nome del candidato sindaco. Le elezioni sono state vinte dalla
Democrazia Cristiana. La frazione di Vallunga è decisiva sui risultati delle
elezioni di Piea.
Nelle elezioni 40 voti sono andati al Partito
Comunista, 40 voti ai nenniani, 80 voti al Partito dei Contadini. Da rilevare
che ai locali si associano gli oriundi di Piea, nei saltuari ritorni da Torino,
per una propaganda combattente attinente a correnti estremiste. E’ chiaro che
tutto serve.
L'emigrazione è notevole, verso Torino; fanno prova
i 150 bollettini parrocchiali che il Parroco spedisce nel capoluogo piemontese.
Gli immigrati (veneti) si vedono il primo anno, poi sono assimilati dall'ambiente
e forse dalla propaganda. Sono tutti rossi.
La religiosità in merito alla Messa domenicale del
mattino è buona; nel pomeriggio le funzioni non sono frequentate. Il Parroco
calcola nel 10% gli assenti dalla Chiesa, forse qualcuno in più, quasi tutti
uomini. Un centinaio di uomini e giovani non soddisfa il precetto pasquale.
Però tutti esigono la benedizione delle case.
I bimbi sono del Parroco fino ai 12 anni. Nel
concentrico ci sono 7-8 giovani dai 16 ai 25 anni; dalle borgate non vengono, non
per adunanze, non per comizi, neppure verrebbero per pranzi e feste.
Sul piano morale il Parroco non ha da dire molto.
Egli definisce la nuova generazione di Piea, gioventù comune. In parte concorda
con l'opinione di qualche Parroco che la gioventù femminile è sul piano morale
“più provata”. Ritiene che il concetto di famiglia sia molto decaduto. I
genitori si disinteressano dei figli e delle figlie. Riferisce di mamme che
raccomandano ai figli più piccoli, invitati dal Parroco alla Confessione e
Comunione, di non ascoltare e non fare tutto quello che dice il Prete. Non v’è
convinzione, vanno in Chiesa solo per fare piacere al Parroco.
Se si parla di Azione Cattolica, è la tessera quella
che spaventa tutti. Non si ottiene nulla. Soltanto le Donne Cattoliche sono
tesserate. Gli Uomini Cattolici sono stati sciolti nel 1956 per beghe sorte per
questioni elettorali. La Gioventù Femminile non riesce a inquadrare. Non vi
sono giovani da poter costituire la Gioventù Maschile. Alle Figlie di Maria fa
istruzione una volta al mese nel periodo invernale. Per giovani e uomini
(15-20) fa una dozzina di riunioni nell'inverno, ma non parlare loro di
tessera.
Manca di collaboratori laici, non ci sono suore. Le
condizioni economiche sono sotto la media. Quest'anno la grandine ha distrutto
tutto. Gli alunni sono 46 in sei classi. Di vocazioni uno, in collegio dai
salesiani, ma il Parroco non crede che continui.
La difficoltà del tesseramento si sente anche in
seno al Partito Comunista. Proprio ieri l’ex sindaco comunista diceva al
Parroco che era stanco di pagare la tessera ai suoi assistiti.
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