Cunico è paese di collina, benservito da comode vie
di comunicazione, di 736 abitanti, tra concentrico e stazione. Trent’anni fa i
residenti erano 1120, all’ingresso del Parroco.
L’emigrazione è dei giovani. Il giovane desidera cambiar
lavoro, non vuole più il paese ma la città. Le ragazze non vanno via perché si
possono sistemare a lavorare presso la distilleria Bosso del Piano.
Il Comunismo è diffuso. Dalla nostra parte non c’è
uomo che possa scendere in piazza a contrastare la parte avversa efficacemente.
Il segretario della Democrazia Cristiana non è ben visto.
L’anticlericalismo radicato si collega con la
propaganda antireligiosa del dottor Tanino Augusto di Cinaglio che, in urto con
il Parroco, aveva svolto per anni una propaganda feroce contro la religione, al
punto di mettere per condizione la rimozione di crocefisso e immagini dalla
camera del malato, altrimenti non visitava l’infermo. Il dottore è morto ad
Asti rinnegando quanto aveva fatto e donando al Parroco la sua biblioteca.
L’ingegner Mercato era l’attivista comunista più
deciso: al presente è gravemente ammalato. I veri attivisti comunisti sono 6-7,
gli altri militanti sono clientela, seguaci di una tradizione: fanno massa,
danno il voto e sono per lo più fedeli. Discreto è anche il gruppo dei
liberali.
Dalla tasca del vestito talare del Parroco esce un prospetto
delle ultime elezioni del 1958:
Senato: D.C.
222 – P.C.I. 126 – P.S.I. 34 – P.N.M[1]41 –
P.L.I. 16
Camera: D.C. 219 – P.C.I. 128 – P.S.I. 48 – P.N.M.
42 – P.L.I. 25
Nonostante questo eccessivo numero di voti comunisti
non si hanno sepolture civili, matrimoni civili, e nessuno rifiuta i sacramenti
in punto di morte. L’ultimo acceso comunista morto quest’anno non era mai
venuto in Chiesa. Ha accettato i conforti religiosi. All’invito di fare il
segno della croce, ha chiesto se si faceva il segno giungendo le mani. In punto
di morte gli fu insegnato, per la prima volta, come si faceva il segno del
Cristiano. Ha avuto sepoltura religiosa.
Si può giudicare che il 70% della popolazione
frequenta in parte regolarmente, in parte saltuariamente. Il 30 % non frequenta
la Chiesa. L’ignoranza religiosa è diffusa, l’indifferenza è tanta.
La gioventù è migliore. Sul piano morale non ci sono
scandali conosciuti, anche fra i coniugati. Alla gioventù di Cunico piace
divertirsi: televisione, balli, scampagnate in motoretta da soli o in
compagnia. Il senso di famiglia è in diminuzione com’è diminuito il senso dell’autorità
dei genitori. Ci sono famiglie e figlioli buoni sia sul piano religioso che
morale; i buoni sono veramente retti.
In paese c’è un dopolavoro; la popolazione
scolastica conta 50 alunni in 6 classi; nessuna vocazione religiosa.
L’Azione Cattolica è organizzata solo per 10 donne,
per altri rami nulla per ora e nulla da fare. Il Parroco non ha coadiutori, non
ha giovani che lo aiutano neppure in Chiesa, non ha elementi preparati. Se ci
fosse qualcuno ad aiutarlo si potrebbe fare qualcosa in più. Il Parroco ha 70
anni. Anche l’oratorio, fin quando vi era un sacerdote la domenica, era più
attivo. Oggi anche l’oratorio è scaduto.
Non ho riferito sulle raccomandazioni della
Presidenza Generale. Con le premesse fatte, qualche possibilità d’incremento
dell’Azione Cattolica, per ora, non è possibile.
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