venerdì 1 gennaio 2016

Cunico


Cunico è paese di collina, benservito da comode vie di comunicazione, di 736 abitanti, tra concentrico e stazione. Trent’anni fa i residenti erano 1120, all’ingresso del Parroco.
L’emigrazione è dei giovani. Il giovane desidera cambiar lavoro, non vuole più il paese ma la città. Le ragazze non vanno via perché si possono sistemare a lavorare presso la distilleria Bosso del Piano.
Il Comunismo è diffuso. Dalla nostra parte non c’è uomo che possa scendere in piazza a contrastare la parte avversa efficacemente. Il segretario della Democrazia Cristiana non è ben visto.
L’anticlericalismo radicato si collega con la propaganda antireligiosa del dottor Tanino Augusto di Cinaglio che, in urto con il Parroco, aveva svolto per anni una propaganda feroce contro la religione, al punto di mettere per condizione la rimozione di crocefisso e immagini dalla camera del malato, altrimenti non visitava l’infermo. Il dottore è morto ad Asti rinnegando quanto aveva fatto e donando al Parroco la sua biblioteca.
L’ingegner Mercato era l’attivista comunista più deciso: al presente è gravemente ammalato. I veri attivisti comunisti sono 6-7, gli altri militanti sono clientela, seguaci di una tradizione: fanno massa, danno il voto e sono per lo più fedeli. Discreto è anche il gruppo dei liberali.
Dalla tasca del vestito talare del Parroco esce un prospetto delle ultime elezioni del 1958:
Senato:  D.C. 222 – P.C.I. 126 – P.S.I. 34 – P.N.M[1]41 – P.L.I. 16
Camera: D.C. 219 – P.C.I. 128 – P.S.I. 48 – P.N.M. 42 – P.L.I. 25
Nonostante questo eccessivo numero di voti comunisti non si hanno sepolture civili, matrimoni civili, e nessuno rifiuta i sacramenti in punto di morte. L’ultimo acceso comunista morto quest’anno non era mai venuto in Chiesa. Ha accettato i conforti religiosi. All’invito di fare il segno della croce, ha chiesto se si faceva il segno giungendo le mani. In punto di morte gli fu insegnato, per la prima volta, come si faceva il segno del Cristiano. Ha avuto sepoltura religiosa.
Si può giudicare che il 70% della popolazione frequenta in parte regolarmente, in parte saltuariamente. Il 30 % non frequenta la Chiesa. L’ignoranza religiosa è diffusa, l’indifferenza è tanta.
La gioventù è migliore. Sul piano morale non ci sono scandali conosciuti, anche fra i coniugati. Alla gioventù di Cunico piace divertirsi: televisione, balli, scampagnate in motoretta da soli o in compagnia. Il senso di famiglia è in diminuzione com’è diminuito il senso dell’autorità dei genitori. Ci sono famiglie e figlioli buoni sia sul piano religioso che morale; i buoni sono veramente retti.
In paese c’è un dopolavoro; la popolazione scolastica conta 50 alunni in 6 classi; nessuna vocazione religiosa.
L’Azione Cattolica è organizzata solo per 10 donne, per altri rami nulla per ora e nulla da fare. Il Parroco non ha coadiutori, non ha giovani che lo aiutano neppure in Chiesa, non ha elementi preparati. Se ci fosse qualcuno ad aiutarlo si potrebbe fare qualcosa in più. Il Parroco ha 70 anni. Anche l’oratorio, fin quando vi era un sacerdote la domenica, era più attivo. Oggi anche l’oratorio è scaduto.
Non ho riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale. Con le premesse fatte, qualche possibilità d’incremento dell’Azione Cattolica, per ora, non è possibile.        




[1] Partito Nazionale Monarchico

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