Nel paese, in fascia collinare, i residenti sono
350. All’epoca dell’ingresso del Parroco, 63 anni fa, la popolazione era di
1250 abitanti.
Il Parroco ha favorito la costituzione della
Parrocchia di Val Barrere, perché gli abitanti di quella zona gravitavano su
Parrocchie finitime e non potevano essere seguiti.
Monsignor Schierano ha 95 anni. E’ vegeto e pieno di
vitalità. Ogni domenica fa tre prediche; accudisce personalmente a tutte le
necessità della Parrocchia, ed è solo.
L’emigrazione è cospicua a Torino, e continueranno a
emigrare. L’ultima grandinata di questi giorni, con danni enormi, sarà una
ragione in più per l’esodo. Due sono le famiglie d’immigrati.
La religiosità dei fedeli, in senso molto generale,
è discreta. Non v’è senso religioso di convinzione. La popolazione frequenta la
Messa, sono 9-10 coloro che non fanno Pasqua. Ai Vespri partecipa più nessuno,
neppure gli Uomini di Azione Cattolica.
I comunisti sono pochi, mentre attivo e molto
rappresentato è il Partito dei Contadini. Quando è arrivato in paese il Parroco
vi erano due partiti, delle famiglie Biancardi e Pellerino. Le rivalità
politiche di oggi risentono delle vecchie beghe paesane e portano
disorientamento e antagonismo locale.
All’inizio della vita pastorale il Parroco aveva
fondato la sede del circolo giovanile. Aveva costituito il gruppo (la cosa più difficile
fu il lavorare con i giovani) arricchendo il sito dei sussidi necessari per il
divertimento. Poi venne il fascismo[1].
Ha riorganizzato in seguito il circolo giovanile, ma ha dovuto lasciarlo per
mancanza di collaboratori e di assistenza. Gli bruciavano fino le sedie, dice il
Parroco.
In paese ci sono una ventina di ragazze: 16-17 sono
di Azione Cattolica. Le Donne Cattoliche sono una cinquantina e collabora con
l’associazione la Delegata di zona, Amerio Teresa. Alle adunanze sono 25-30 le
presenze. Gli Uomini Cattolici quest’anno sono stati trascurati per malattia
del Parroco. Egli non è contento del nuovo Presidente degli Uomini. La Giunta
parrocchiale è pro forma; l’anno scorso era aggregata (rincresce sempre pagare
l’aggregazione).
L’asilo è gestito da Suore Salesiane. La popolazione
scolastica è di 18-20 alunni. Per il paese luogo di ritrovo è il dopolavoro.
Non ho riferito per ragioni evidenti sulle
raccomandazioni della Presidenza Generale.
[1] Nell’estate
del 1931 il regime fascista fece chiudere tutti i circoli giovanili dell’Azione
Cattolica con il chiaro scopo di eliminare l’unica concorrenza rimasta per l’ottenimento del monopolio
dell’educazione.
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