domenica 3 gennaio 2016

Frinco


Il paese è unito da un buon collegamento stradale tra concentrico e le diverse frazioni (San Defendente con 200 abitanti, Val Marchese, Molinasso, San Rocco, Bricco a non più di ¾ d’ora a piedi).
La popolazione, di 950 abitanti, sessant’anni fa raggiungeva quota 2000. Il concentrico accoglie 300 residenti. L’emigrazione è alta, principalmente a Torino, Asti, e altre città del Piemonte. Parecchie famiglie si sono allontanate fino a Genova. Gli immigrati sono un’ottantina: veneti e meridionali. Tra i veneti, in maggior numero, ci sono alcuni buoni elementi, gli altri si perdono facilmente, specie gli uomini. Molti bestemmiano, anche le donne, imparano e assimilano più facilmente il male che il bene. Un altro loro difetto è che spendono tutto quello che guadagnano e vi sono famiglie in cui entrano parecchie migliaia di lire al giorno.
La religiosità il Parroco la descrive con questo rilievo fondamentale: quando non hanno lavoro vanno in Chiesa. Alla Messa festiva assistono 400 persone; gli altri non frequentano in Parrocchia, forse alcuni andranno a Messa altrove. E’ da tenere presente che in frazione San Defendente c’è Celebrazione festiva.
La vita religiosa va peggiorando; dunque indifferentismo, religiosità formale e condizionata dagli interessi del lavoro, dai divertimenti, dalle altre esigenze anche non essenziali della vita. Una causa di questo peggioramento è dovuta al fatto che tra le famiglie allontanatesi dalla Parrocchia alcune erano tra le più buone e sono state sostituite da famiglie meno religiose. Altro motivo, non è più sentita la morale, non sono più sentiti i problemi di giustizia, di ordine. Morale matrimoniale e coniugale in ribasso. Era nei propositi del Parroco selezionare un’elite campione di Vita Cristiana. Fra uomini e giovani 250 fanno Pasqua; un centinaio non la fa. La gioventù maschile e femminile adempie quasi tutta al precetto.
Della gioventù femminile la maggioranza è ancora sana; vi sono però ragazze più libere. Le ragazzine tendono a essere peggiori; precoci nella vita non si accostano più ai Sacramenti come le più anziane. Sono frivole e vane, in testa hanno sempre il ballo.
Il divertimento è il principale scopo nei giorni di festa. Ragazzi e ragazze si allontanano il pomeriggio festivo rendendo compromessa ogni iniziativa (adunanze, incontri). Quest’anno per la festa del paese i giovani hanno impegnato un giovane cantante che è costato 60.000 lire. Il Parroco riconosce però che vi sono tra i giovani alcuni elementi buoni. A loro aveva affidato il cinema parrocchiale. L’esperienza è durata un mese e poi terminata per risultati passivi e negativi.
Non ci sono ostilità verso il Parroco, anzi massima deferenza. Cospicue sono le offerte per la Chiesa, con le quali il Parroco ha fatto pronte e ingenti spese.
In paese la politica entra come orientamento politico elettorale, occasionale. Nelle elezioni provinciali, essendovi un candidato missino nel paese, il Movimento Sociale Italiano ha avuto 102 voti. Essendovi, pure del paese, un candidato comunista, il Partito Comunista Italiano ha avuto 121 voti. Nelle elezioni politiche sia il P.C.I. e sia il M.S.I. hanno avuto complessivamente 70-80 voti. Per la propaganda comunista nessuno del paese è attivo, il più dinamico è un elemento che viene da fuori. Vi sono in maggior numero dei socialisti nenniani (in pratica sono comunisti). V’è stato un periodo in cui il Partito dei Contadini ha disturbato parecchio. Votano comunismo gli operai che lavorano alle fornaci di Montechiaro e Castell’Alfero e molti veneti.
Sono in 70 come popolazione scolastica. E’ presente il Circolo Combattenti, il Circolo ACLI è sia in paese sia in frazione San Defendente, il Circolo ENAL al Bricco.
Come Azione Cattolica sono 60 le donne tesserate, la Gioventù Femminile ha due effettive. Come attività è molto scarsa, non hanno dato esami. Le domande per l’esame sono state distribuite, in parte sono state ritornate. Alle adunanze sono 15-20 le donne presenti, non s’interessano, sono passive, non sembrano D.C. Le giovani non sono curate dal Parroco, le lascia alle Suore. La Presidente della Gioventù Femminile che era attiva si è fidanzata: ha lasciato oltre l’associazione anche l’assiduità della vita cristiana. Riguardo ai giovani e agli uomini tutti i Parroci che l’hanno preceduto hanno tentato di organizzarli, non sono riusciti.
Le cause sono varie di questi insuccessi. Indifferentismo e timore per la tessera da una parte, responsabilità del Parroco dall’altra (si riferisce a se stesso). Per riuscire con gli uomini bisogna essere fatti ad hoc; Il Parroco non ha questi particolari requisiti. I giovani sono più difficili da organizzare, ci vorrebbe un coadiutore. Il Reverendo accenna al guaio maggiore della Parrocchia che è quello di essere molto sparsa, per cui ogni iniziativa riesce solo parzialmente o fallisce. La Lega di perseveranza ha avuto scarsissimi risultati ed è stata sospesa (10-12 presenze).
Il Parroco accenna a questi due ultimi anni come a un periodo di stasi; il primo anno perché impegnato nella costruzione del salone, il secondo perché impegnato nei lavori della Chiesa. Manifesta l’intenzione di riprendere i tentativi per migliorare i quadri dell’A.C. parrocchiale. Ritiene utile questa visita del Presidente della Giunta e augura e si ripromette, sinceramente, che nascano iniziative e promesse nuove.
La conversazione è stata cordiale ed efficace. E’ stato molto sincero e obiettivo, anche nei propri riguardi. Conosce bene la situazione e le molte difficoltà. Non esita a indicare le proprie insufficienze. E’ stata una conversazione molto utile. 
E’ stato riferito sulle raccomandazioni della Presidenza generale (Giunta parrocchiale, unitarietà di azione) e attuazione della Campagna Annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”. 

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