sabato 7 novembre 2015

Montafia


Oggi, sabato 30 aprile, è il quindicesimo anniversario dell’eccidio di Grugliasco[1]. Su invito del Parroco di Capriglio ho accettato volentieri di assistere alla funzione religiosa in memoria di don Mario Caustico[2], il cappellano dei partigiani, vittima con altri della barbarie nazista.
La forza del pensiero mi porta però su un qualcosa di ameno.
Sono sul sagrato della Chiesa, in anticipo per la funzione, e osservando verso valle mi viene in mente la benedizione delle mucche, il giorno della festa di San Rocco. Mi ricordo quello che vidi una decina di anni fa e quello che mi stupì: il colpo d’occhio dei tanti animali, la campanella delle undici, e la festa come richiesta di annata feconda. Devo domandare al Parroco se ancora oggi si usa, visto l’abbandono della terra, della vita contadina e l’emigrazione verso la città.
Non sono più solo, arriva gente, mi accorgo che l’anniversario è ricorrenza molto sentita e tra i fedeli due hanno la talare: il Parroco, Vicario, di Montafia e il Parroco di Bagnasco.
Fortuna mia, oggi non ho molto da girare. Dopo Messa il primo colloquio è con il Vicario di Montafia.

La Parrocchia di Montafia è in zona collinosa per 850 abitanti; trenta anni fa erano 1250.
L’emigrazione è cospicua, l’immigrazione è solo di transito. La popolazione gravita su Torino. Il benessere è inferiore alla media, in parte è dovuto alla crisi delle colture: i terreni sono rinnovati a pioppeti. Due sono gli alberghi.
In paese sono pochi i comunisti dichiarati. La religiosità è tradizionale.
Secondo il parere del Parroco la televisione rovina (sono 10-12 quelle in paese). Egli riferisce il ragionare di un anziano Parroco che indirizzava la sua gioventù alla TV di un Parrocchia finitima: “Ho spinto la gioventù alla televisione di una Parrocchia vicina e l’ho perduta”. I programmi televisivi, secondo il Parroco, dissipano più del ballo, creano una mentalità.
L’insubordinazione dei cattolici alle direttive della Chiesa dipende, secondo il Vicario, da una mancanza di capacità a distinguere tra bene e male (ignoranza, distrazioni moderne).
E’ più morale nella mentalità la gioventù maschile che quella femminile. Nel campo femminile vi è più iniziativa rispetto a qualche anno fa; la ragazza è più frivola e meno di carattere.
Bisogna parlare col cuore e in modo semplice agli uomini e ai giovani: informare dell’esistenza di Dio. Le giovani gradiscono temi di attualità che tocchino i loro problemi. Alle femmine bisogna parlare della missione della Donna.
L’Azione Cattolica è presente con tutte le associazioni e rami. La Giunta parrocchiale è costituita e aggregata. Il Vicario ritiene utili più frequenti incontri tra Centro diocesano e organizzazioni parrocchiali e ritiene altresì utili giornate del Clero per Azione Cattolica e incontri del Clero con il Centro diocesano di Azione Cattolica.
Sono state riferite le conclusioni e le raccomandazioni della Presidenza Generale specie per quanto riguarda l’attuazione della campagna annuale 1960-61 col tema “Messaggio della Salvezza”.






[1] La strage di Grugliasco e Collegno fu un eccidio commesso dai nazisti in ritirata verso civili e partigiani di queste cittadine. I responsabili della strage facevano parte della 34ª Panzer Division del generale Hans Schlemmer, divisione che operava prevalentemente in Liguria.
[2] Don Mario Caustico appartiene alla lista dei 66 Martiri. Astigiano di Capriglio, nato in Frazione Gaià il 14 settembre 1913 dal padre Giorgio, mezzadro, e dalla madre Vigna Giovanna, era il più giovane di tre fratelli. 

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