Sessant è frazione a 5 chilometri da Asti, in zona
di collina. Il concentrico, le frazioni, le case sparse, raccolgono una
popolazione di 1200 abitanti. E’ un paese, finalmente, con emigrazione scarsa e
immigrazione di veneti (un centinaio). Non v’è ancora terreno
abbandonato, né case vuote e abbandonate.
La religiosità è buona; solo una ventina di persone
non frequenta la Chiesa. Parecchie sono le famiglie benestanti, per un
complessivo stato di benessere medio; si ha tendenza al miglioramento della vita.
In un anno le nascite sono una decina. In paese ci sono il Circolo Acli e un
albergo; due sono i circoli nelle frazioni.
I giovani, sia maschi sia femmine, vanno a lavorare
nell'industria in occupazioni varie. Molti giovani sono avviati agli studi. La
gioventù non è cattiva, ma è l'ambiente in cui vive che influisce sulla
personalità. L'interesse per i problemi veri inizia verso i 25 anni.
Non v’è abbandono, almeno per ora, della Parrocchia
da parte dei giovani. La gioventù femminile è la vera responsabile dello stato
di decadimento morale nella nuova generazione. È venuto meno il controllo della
famiglia.
L’Azione Cattolica è presente con tutte le
associazioni; nessun appunto all'attività del Centro.
Il problema dei giovani nell'Azione Cattolica è
legato al problema dell'Oratorio, della collaborazione di un Sacerdote,
dell’assistenza. L’opera del Centro è di assecondare i cattolici della
Parrocchia verso l’avvicinamento del Sacerdote e la collaborazione con lui.
Riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale,
sulla costituzione e funzionalità della Giunta parrocchiale e in particolare
nell’attuazione della Campagna annuale ‘60-61 con le iniziative ritenute idonee
sul piano parrocchiale.
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