martedì 24 novembre 2015

Sessant


Sessant è frazione a 5 chilometri da Asti, in zona di collina. Il concentrico, le frazioni, le case sparse, raccolgono una popolazione di 1200 abitanti. E’ un paese, finalmente, con emigrazione scarsa e immigrazione di veneti (un centinaio). Non v’è ancora terreno abbandonato, né case vuote e abbandonate.   
La religiosità è buona; solo una ventina di persone non frequenta la Chiesa. Parecchie sono le famiglie benestanti, per un complessivo stato di benessere medio; si ha tendenza al miglioramento della vita. In un anno le nascite sono una decina. In paese ci sono il Circolo Acli e un albergo; due sono i circoli nelle frazioni.
I giovani, sia maschi sia femmine, vanno a lavorare nell'industria in occupazioni varie. Molti giovani sono avviati agli studi. La gioventù non è cattiva, ma è l'ambiente in cui vive che influisce sulla personalità. L'interesse per i problemi veri inizia verso i 25 anni.
Non v’è abbandono, almeno per ora, della Parrocchia da parte dei giovani. La gioventù femminile è la vera responsabile dello stato di decadimento morale nella nuova generazione. È venuto meno il controllo della famiglia.
L’Azione Cattolica è presente con tutte le associazioni; nessun appunto all'attività del Centro.
Il problema dei giovani nell'Azione Cattolica è legato al problema dell'Oratorio, della collaborazione di un Sacerdote, dell’assistenza. L’opera del Centro è di assecondare i cattolici della Parrocchia verso l’avvicinamento del Sacerdote e la collaborazione con lui. 
Riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale, sulla costituzione e funzionalità della Giunta parrocchiale e in particolare nell’attuazione della Campagna annuale ‘60-61 con le iniziative ritenute idonee sul piano parrocchiale.     

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