giovedì 19 novembre 2015

Serravalle d'Asti


Al solito, splendore di luce ad Asti. Fare il medico in questa stagione è magnifico. In campagna ogni cosa si vede rifiorire; ogni fiore si vede sbocciare; ogni filo d'erba si vede fremere, ogni vita nuova si apprezza nei primi nascosti sussulti; ogni speranza, in primavera, si sente ravvivata, stranamente nuova. La mia vita randagia, girovaga attraverso le colline, per le vie, nella campagna, è senza sosta, direi senza riposo. Sono giornate di lavoro a pressione queste; dal mattino alla sera e qualche volta anche dalla sera al mattino. Proprio questa mattina, di domenica, speravo di potermi dedicare al consueto ciclo di colloqui con i Parroci della Diocesi, che un tale in campagna cade dalla cascina ... urgente e correre e sacrificarti per il dovere. Fortuna che la Vicaria in questione è alle porte di Asti; fortuna che l’incidente del contadino si è risolto con qualche ammaccatura; tutto il tempo per passare sotto casa, caricare chi oggi mi accompagna e in pochi minuti essere alla presenza del Parroco di Serravalle.

La Parrocchia (Vicaria) è di collina, in frazione di Asti. Gli abitanti sono 725 di cui 240 nel concentrico (80 famiglie). I borghi sono numerosi: Bricco Roasio (25 famiglie a più di un’ora a piedi), Moncarantino, Tampone, Santena, Val Attilione, Val Quinto, Val Cereseto, Briualora, e tanti cascinali sparsi.
L’emigrazione è forte. Su tre famiglie due hanno i giovani fuori, ad Asti o a Torino. Anche le ragazze vanno a lavorare in Asti (S.I.S.A.[1], commesse, apprendiste sarte). Gli 80-100 immigrati (numero fluttuante) in percentuale più alta sono meridionali: mezzadri, salariati. Altri lavorano alla fornace di Chiusano. Nell’asilo su venti bambini sei sono locali. Tutti negativi sono gli adulti sul piano religioso, unica eccezione una famiglia. Qualcuno è senza Prima Comunione e senza Cresima.
La percentuale dei praticanti alla Messa festiva parrocchiale è del 50%; manca il controllo della zona periferica.
Il Bricco Roasio è la spina maggiore; per il Parroco è necessario fare una cappella locale. E’ la frazione con maggior numero di comunisti: si spiega almeno in parte, per le condizioni economiche scadenti, per l’acrimonia degli abitanti del bricco verso il paese, per l’ignoranza.
La Parrocchia è al culmine del colle che sovrasta il paese; è in posizione disagevole per essere raggiunta. La salita è lunga e molto ripida, con strada sconnessa. Per le persone un po’ anziane si richiede sforzo notevole e per i vecchi non è possibile, almeno per la maggior parte. Il Vicario ha rimesso in funzione una Chiesa a metà salita, più facilmente raggiungibile.
Come orientamento politico degli abitanti nelle elezioni del 1958 (Camera) 80 voti sono andati al Partito Comunista e 20 voti al Partito Socialista. Il Partito dei Contadini (Comunità) è forte e si pone subito dopo la Democrazia Cristiana con 320 voti.
Vi sono divisioni in paese. Una società con locale di divertimento è stata costituita di recente con il concorso del 90% della popolazione; il restante 10% fa capo al bar locale. La società è in mano a uno che fa il prepotente; da ciò il disaccordo in paese, al punto di organizzare due feste. Secondo il Parroco forse questa è occasione propizia per creare un Oratorio.
La scarsa gioventù, sia maschile sia femminile, è attirata dalla città e dai divertimenti. Vi è bassa frequenza alla Chiesa. Il 50% dei giovani è sul piano dell’idea: vive con una certa coerenza; il 25% si lascia influenzare dalle idee moderne. Discreta è la percentuale di gioventù femminile che fa comunione mensile.
In paese ci sono le Suore. La popolazione scolastica è di 45 alunni. L’asilo è privato.
L’Azione Cattolica è costituita in tutti i suoi rami. Le Donne Cattoliche (40-50) hanno adunanze mensili con presenze del 50%; aiutano per la Chiesa e per le iniziative. Il fattore della distanza influisce sulla frequenza. Gli Uomini Cattolici (10) sono tutti buoni. Anch’essi si ritrovano mensilmente. La Gioventù Femminile (30) è curata dalle Suore. Hanno adunanze mensili ma non si ottiene nulla. Partecipano ai balli. La Gioventù Maschile (15) ha adunanze saltuarie, con mancanza di formazione; il Parroco li ha soltanto di domenica. I ragazzi fino ai 12-14 anni si possono avere, oltre sfuggono. I contatti con i giovani sono difficili anche per ragioni di lavoro. Si potrebbe ottenere di più. Il Parroco sente la mancanza di un Oratorio; è già prefissato un locale, quasi in piano, per Oratorio e cinema locale a fini catechistici.
La conversazione è stata cortese; il Parroco forse un po’ riservato all’inizio, cordialissimo poi, ha tracciato un esame esauriente delle varie situazioni della Parrocchia e dell’Azione Cattolica.
Riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.



[1] Fabbrica specializzata nella produzione di cartoni di imballaggio

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