Al solito, splendore di luce ad Asti. Fare il medico
in questa stagione è magnifico. In campagna ogni cosa si vede rifiorire; ogni
fiore si vede sbocciare; ogni filo d'erba si vede fremere, ogni vita nuova si apprezza
nei primi nascosti sussulti; ogni speranza, in primavera, si sente ravvivata,
stranamente nuova. La mia vita randagia, girovaga attraverso le colline, per le
vie, nella campagna, è senza sosta, direi senza riposo. Sono giornate di lavoro
a pressione queste; dal mattino alla sera e qualche volta anche dalla sera al
mattino. Proprio questa mattina, di domenica, speravo di potermi dedicare al consueto
ciclo di colloqui con i Parroci della Diocesi, che un tale in campagna cade
dalla cascina ... urgente e correre e sacrificarti per il dovere. Fortuna che
la Vicaria in questione è alle porte di Asti; fortuna che l’incidente del
contadino si è risolto con qualche ammaccatura; tutto il tempo per passare
sotto casa, caricare chi oggi mi accompagna e in pochi minuti essere alla presenza
del Parroco di Serravalle.
La Parrocchia (Vicaria) è di collina, in frazione di
Asti. Gli abitanti sono 725 di cui 240 nel concentrico (80 famiglie). I borghi
sono numerosi: Bricco Roasio (25 famiglie a più di un’ora a piedi),
Moncarantino, Tampone, Santena, Val Attilione, Val Quinto, Val Cereseto,
Briualora, e tanti cascinali sparsi.
L’emigrazione è forte. Su tre famiglie due hanno i
giovani fuori, ad Asti o a Torino. Anche le ragazze vanno a lavorare in Asti (S.I.S.A.[1],
commesse, apprendiste sarte). Gli 80-100 immigrati (numero fluttuante) in
percentuale più alta sono meridionali: mezzadri, salariati. Altri lavorano alla
fornace di Chiusano. Nell’asilo su venti bambini sei sono locali. Tutti
negativi sono gli adulti sul piano religioso, unica eccezione una famiglia.
Qualcuno è senza Prima Comunione e senza Cresima.
La percentuale dei praticanti alla Messa festiva
parrocchiale è del 50%; manca il controllo della zona periferica.
Il Bricco Roasio è la spina maggiore; per il Parroco
è necessario fare una cappella locale. E’ la frazione con maggior numero di
comunisti: si spiega almeno in parte, per le condizioni economiche scadenti,
per l’acrimonia degli abitanti del bricco verso il paese, per l’ignoranza.
La Parrocchia è al culmine del colle che sovrasta il
paese; è in posizione disagevole per essere raggiunta. La salita è lunga e
molto ripida, con strada sconnessa. Per le persone un po’ anziane si richiede
sforzo notevole e per i vecchi non è possibile, almeno per la maggior parte. Il
Vicario ha rimesso in funzione una Chiesa a metà salita, più facilmente
raggiungibile.
Come orientamento politico degli abitanti nelle
elezioni del 1958 (Camera) 80 voti sono andati al Partito Comunista e 20 voti
al Partito Socialista. Il Partito dei Contadini (Comunità) è forte e si pone
subito dopo la Democrazia Cristiana con 320 voti.
Vi sono divisioni in paese. Una società con locale
di divertimento è stata costituita di recente con il concorso del 90% della
popolazione; il restante 10% fa capo al bar locale. La società è in mano a uno
che fa il prepotente; da ciò il disaccordo in paese, al punto di organizzare
due feste. Secondo il Parroco forse questa è occasione propizia per creare un
Oratorio.
La scarsa gioventù, sia maschile sia femminile, è
attirata dalla città e dai divertimenti. Vi è bassa frequenza alla Chiesa. Il
50% dei giovani è sul piano dell’idea: vive con una certa coerenza; il 25% si
lascia influenzare dalle idee moderne. Discreta è la percentuale di gioventù
femminile che fa comunione mensile.
In paese ci sono le Suore. La popolazione scolastica
è di 45 alunni. L’asilo è privato.
L’Azione Cattolica è costituita in tutti i suoi
rami. Le Donne Cattoliche (40-50) hanno adunanze mensili con presenze del 50%;
aiutano per la Chiesa e per le iniziative. Il fattore della distanza influisce
sulla frequenza. Gli Uomini Cattolici (10) sono tutti buoni. Anch’essi si
ritrovano mensilmente. La Gioventù Femminile (30) è curata dalle Suore. Hanno
adunanze mensili ma non si ottiene nulla. Partecipano ai balli. La Gioventù
Maschile (15) ha adunanze saltuarie, con mancanza di formazione; il Parroco li
ha soltanto di domenica. I ragazzi fino ai 12-14 anni si possono avere, oltre
sfuggono. I contatti con i giovani sono difficili anche per ragioni di lavoro.
Si potrebbe ottenere di più. Il Parroco sente la mancanza di un Oratorio; è già
prefissato un locale, quasi in piano, per Oratorio e cinema locale a fini
catechistici.
La conversazione è stata cortese; il Parroco forse
un po’ riservato all’inizio, cordialissimo poi, ha tracciato un esame
esauriente delle varie situazioni della Parrocchia e dell’Azione Cattolica.
Riferito sulle raccomandazioni della Presidenza
Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.
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