domenica 20 marzo 2016

Cerro Tanaro


Cerro Tanaro, all’ingresso del Parroco 26 anni fa, riuniva 840 abitanti. Ai primi anni del ‘900 raggiungeva quota 1200. Oggi, in questo paese di pianura, i residenti sono 660.
Si ha un’emigrazione definitiva dei giovani. Poche sono le nascite (2-3 l’anno); le ragazze vanno in fabbrica; pochissimi giovani lavorano ancora la campagna, che è insufficiente economicamente (grano, fieno, ortaggi e poca vigna). La popolazione è costituita prevalentemente da anziani. Lo stato economico è basso. Gli immigrati (50-60) sono elementi veneti e calabresi.
In campo religioso c’è indifferentismo e ignoranza. I lontani dalla Chiesa sono il 50%. E’ una percentuale che in questi ultimi tempi tende ad aumentare. Il Parroco dice che v’è anche anticlericalismo; vi sono uomini e donne contrari a ogni forma di religione ma mandano e non si oppongono che i figli frequentino la Chiesa, la scuola di Catechismo. Per questa contraddizione si deve pensare che più di anticlericalismo si tratti d’ignoranza, estrema ignoranza, e che molti genitori siano dominati dal rispetto umano. Tutti accettano ed esigono la benedizione delle case. Una sola famiglia non acconsente. Finite le scuole anche i bimbi cominciano a disertare per esempio famigliare, dei più grandi, dell’ambiente.
Tutti fanno offerte alla Chiesa. Anzi, il Parroco riconosce che con le offerte del popolo ha potuto far fronte senza debiti a cospicue spese per la Chiesa (altari di marmo). Oggi sta fondando l’asilo con spesa non indifferente.
La gioventù maschile va a lavorare in fabbrica. L’ambiente della fabbrica come effetto si aggiunge a quello del territorio; perdono Messa lavorando nel proprio fondo, di festa. Il Parroco non può dire che ci sia immoralità, almeno alla luce del sole. Il ballo è ridotto solo al giorno della festa del paese. In passato c’era la televisione parrocchiale. I giovani l’hanno abbandonata per recarsi in altri locali. Il Parroco da solo, anziano e malfermo in salute, non poteva attendere ogni sera a tutto e a tutti i programmi. Molti ragazzi studiano, ma nessuna vocazione.
Vi sono molti comunisti, di cui parecchi attivi che svolgono propaganda. Alle elezioni amministrative la Democrazia Cristiana vince per pochi voti.
Tre sono state le sepolture non religiose e due i matrimoni civili (matrimoni misti fra cattolici e protestanti).
In paese esiste il circolo Enal, il circolo comunista, il locale dei Coltivatori Diretti. Poche sono le famiglie che hanno la televisione.
L’Azione Cattolica è praticamente rappresentata dalle Donne, l’unico ramo organizzato. La Presidente è giovane e competente. L’Unione Donne si regge per l’azione della Presidente Rosetta Ferraris.
Per la Gioventù Femminile vi è difficoltà di assistenza. Esisteva 25 anni fa un gruppo di Gioventù Femminile di 50-60 elementi che partecipavano a un ritiro chiuso di tre giorni. Gli Uomini non sono organizzati. Tutti, quando comprendono che si chiede da loro qualche impegno, si ritirano. La Giunta parrocchiale non è costituita.
Ho riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.
Il Parroco che ho trovato di sera solo sotto il pergolato, immerso nella preghiera, si è dimostrato molto addolorato e sconfortato. 

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