domenica 6 marzo 2016

Viarigi


La Parrocchia di Viarigi, in zona collinare, è di 1330 anime.
Quaranta famiglie sono emigrate a Torino e continua l’esodo verso la grande città. I giovani non lavorano più la terra preferendo la fabbrica a Quattordio e a Felizzano alla Cavis[1]. Consegue una mancanza di lavoratori in campagna, una delle ragioni del lavoro festivo. Le famiglie d’immigrati in paese sono venete (12), siciliane (4), napoletane (2). I veneti sono devoti, meno religiosi i meridionali e qualcuno bestemmia. Hanno tutti assimilato del luogo la diminuita prolificità.
La religiosità è discreta, tradizionalista per la massima parte. Il 60-70% frequenta regolarmente; il resto o non va in Chiesa o si reca pochissimo. Ha natale una diminuzione della religiosità.
Comunisti e socialisti costituiscono un importante gruppo. Qualcuno è veramente convinto ed è attivista, fa propaganda spicciola. Tre famiglie hanno rifiutato la benedizione della casa. Non fanno offerte alla Chiesa. Anche la restante popolazione non fa molte offerte, dice il Parroco, perché non ha molto denaro.
Da quando il Parroco è sul posto (35 anni) ci sono state tre sepolture civili. Non tutti i figli oggi seguono la tradizione dei padri, che avevano assimilato direttamente da Vigna[2] il patrimonio ideologico del socialismo di allora. Non vi sono atti di ostilità. Qualche volta sono ancora più pronti dei cattolici a fare qualche servizio al Parroco. Fanno propaganda presso gli immigrati.
Il Parroco ricorda l’episodio di Mons. Colli e del Parroco don Ercole[3], spretato e deputato in seguito: “Abbiamo bevuto nello stesso calice”.
Gioventù maschile e femminile cerca il divertimento. I maschi sono più sinceri, la gioventù femminile è di moralità più discutibile e intraprendente. La televisione parrocchiale serve per trattenere i giovani che seguono preferibilmente programmi sportivi.
Le nascite sono diminuite; una media di 8 nascite l’anno. La popolazione scolastica è di 45-50 scolari. L’asilo ospita 26 bambini.
In paese ci sono 30 televisioni private, un bar caffè, il circolo Enal (comunista).
L’Azione Cattolica è organizzata come Gioventù Maschile (40) e Gioventù Femminile (20). I tesserati frequentano a sufficienza le riunioni di associazione. Gli Uomini e le Donne non sono organizzati. Sono tutti ex allievi salesiani e non si vuole fare doppioni, anche per non “guastare” i buoni rapporti con le Suore[4]. Quest’inverno il Parroco ospiterà e sistemerà in Parrocchia il Circolo Acli, con un programma d’istruzione. E’ sentito il problema della molteplicità delle tessere. La Giunta parrocchiale non è costituita e non lo sarà perché è contrario alle interferenze nella Chiesa di altri: “In Chiesa comando io”.
Molteplici sono state le iniziative sul culto della Madonna. Ogni tre anni le missioni[5]. In campo di Azione Cattolica non ci sono particolari esperienze. Il Parroco non è soddisfatto perché il senso religioso del popolo è in declino e le iniziative non hanno dato i risultati sperati.
Ho riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.



[1] Cavis - cavetti isolati - Nello stabilimento vengono prodotti elementi per impianti elettrici e componenti sagomati.
[2] Annibale Vigna (1862-1924). Tra Ottocento e Novecento guidò il Partito Socialista autonomo astigiano. Giurista, deputato, fu sindaco di Asti.   
[3] Evasio Colli (Lu Monferrato 1883 - Parma 1971) è stato ordinato sacerdote nel 1905, Vescovo di Acireale (1927), Vescovo di Parma (1932). Nel 1939 è stato nominato Assistente ecclesiastico generale di Azione Cattolica Italiana da Papa Pio XII. Paolo Ercole (1822-1895), laureato in Giurisprudenza e Teologia, fu avvocato, ecclesiastico, deputato del Parlamento dell’Unità d’Italia.
[4] Istituto delle Suore Figlie dei sacri Cuori di Gesù e Maria fondato dal Beato Luigi Variara, sacerdote salesiano (Viarigi 1875 - Cucuta, Colombia, 1923)
[5] Le missioni parrocchiali, dette anche popolari, consistono in un periodo di predicazione intensiva (in genere di 15 giorni) svolta in una Parrocchia o più Parrocchie.   

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