mercoledì 9 marzo 2016

San Carlo di Viarigi


La frazione di 132 abitanti in passato comprendeva 700 residenti. Emigrazione e smembramento sono causa della riduzione alla cifra attuale. La Parrocchia è stata soppressa nel 1897 e ricostituita nel 1915.
Emigrazione e immigrazione attualmente sono nulle. Le famiglie che ci vivono si potrebbero dire buone. Sul piano morale dei giovani non c’è nulla da dire. Il socialismo è radicato nei vecchi.
Lo stato economico è buono.
Nella gente vive l’indifferentismo religioso. La presenza media alla Messa festiva è di 45-60 persone. Prima si celebravano due Messe festive, poi una sola per “castigo” dovuto alla scarsa frequenza. Tra uomini e giovani sono 10-12 le Comunioni la domenica; raggiungono un massimo di 30 ostie consacrate quelle distribuite a Pasqua.
Come iniziative il Parroco accenna all’ora di adorazione, ai tridui[1]. I fedeli frequentano.
L’Azione Cattolica non è presente.
Lungo e cordiale è stato il colloquio sul tema dell’organizzazione dell’Azione Cattolica parrocchiale e sulle difficoltà in attuazione, sia sul piano organizzativo sia su quello formativo.
Nel clima “della mentalità pagana della gente d’oggi” la conclusione è stata quella, concordata e accettata, di preparare una riunione dopo la vendemmia con la partecipazione del Presidente di Giunta diocesano.     



[1] Ciclo di preghiere della durata di tre giorni, in preparazione di una particolare festa, o per richiesta di grazie.

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