giovedì 31 dicembre 2015

Cossombrato


Il paese è in zona collinare e riunisce 509 abitanti tra concentrico (163), case sparse, frazione Madonna (65 famiglie). In frazione c’è Messa festiva.
Si sono allontanati come migranti 300 abitanti in 12 anni in cambio di 2 famiglie meridionali e pochi veneti.
La religiosità è formalismo ed esteriorità. Non ci sono famiglie (pochissime se si vuole essere generosi nel giudizio) con formazione sufficiente. Si può piuttosto contare individualmente su 3-4 donne convinte. I Vespri sono senza, o quasi, intervento di fedeli. Non si fa più istruzione. Il 25% é assente dalla Chiesa per spirito di contraddizione: non muoiono senza sacramenti, non rifiutano la benedizione, non si sposano civilmente. Un 25% frequenta di tanto in tanto e il 50% frequenta regolarmente la Messa festiva. Circa 60 uomini, tra quelli che vanno a Messa, non fanno Pasqua. Le Comunioni quotidiane sono 8-10.   
Il Partito dei Contadini raccoglie il malcontento; ha avuto la maggioranza nelle amministrative e nelle politiche per la Camera, non ha avuto la maggioranza nelle politiche per il Senato. I contadini, dice il Parroco, hanno timore del dott. Quarello, medico condotto del Comune. Egli era candidato deputato nella lista del Partito dei Contadini. Qualche voto isolato è andato al Partito Comunista e a Saragat.
La gioventù femminile è scadente sul piano religioso e morale. I ragazzi (17 elementi fra i 17 e 24 anni) sono un po’ “fuori”, sbandati; i più giovani, fino ai 13-14 anni, promettono bene, almeno per ora. L’indifferenza dei genitori è causa di questo decadimento. Sposandosi i giovani in gran parte emigrano. Il ballo è sempre in voga nel divertimento. La popolazione scolastica è di 27 alunni. Le nascite sono diminuite. In paese ci sono il Circolo Acli e il Circolo Combattenti; una trattoria in frazione.
Nell’ambito dell’Azione Cattolica gli Uomini Cattolici (12) hanno adunanze settimanali nell’inverno. Raccoglie uomini e giovani non iscritti. Anche alle adunanze delle Donne Cattoliche (32) partecipano femmine non iscritte. I ragazzi della Gioventù Maschile non sono organizzabili, non riesci a inquadrarli, sfuggono. Le ragazze di Gioventù Femminile sono difficili ad agganciare. Dicono: veniamo già alle funzioni, ci accostiamo alla Comunione, cosa vuole di più il Parroco? Ogni ragazza osserva quello che fa l’amica e il problema rimane in questi termini: o tutte o nessuna. Il problema è risolto, nessuna. La Giunta parrocchiale non è costituita. La Lega di perseveranza è positiva solo in inverno. Il Parroco ha organizzato una tre giorni per le donne nel 1959 con risultati modesti. Vi sono obbiezioni per la molteplicità di tessere: Azione Cattolica, Democrazia Cristiana, Coltivatori Diretti, Acli, Donne rurali. 
E’ stato riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale (Giunta parrocchiale, vita associativa) in specie sull’attuazione della Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.     

mercoledì 23 dicembre 2015

Cortanze


La popolazione di Cortanze, paese in collina, è di 430 residenti. Nel 1900 ha raggiunto i 1000 abitanti. L’emigrazione è cospicua. Ci sono 70 immigrati tra veneti e meridionali.
I giovani vanno a lavorare fuori. Le giovani si sposano soltanto se vanno in città, di conseguenza 16 ragazze oltre i 30 anni sono da sposare.
La popolazione è fondamentalmente buona. Vi è stato disagio nella gente per preoccupazioni materiali, per l’avvenire dei figli. Spesso il materiale, il contingente, condiziona lo spirituale. Forse se s’impiantasse qualche industria, anche piccola in loco, potrebbe limitarsi questa fuga verso la città. Il Parroco insiste presso un industriale cortanzese a Torino (120 operai) perché trasferisca in zona la sua industria, ma chiede che il Comune dia almeno il terreno. Lo stato economico è sotto la media.
I liberali contendono la maggioranza alla Democrazia Cristiana. Il fenomeno liberale è questione di clientela e parentela. I comunisti hanno preso 12 voti nelle ultime elezioni. Anche i liberali, in parte, sono lontani dalla Chiesa. I famigliari frequentano.
I giovani aspirano alla libertà, considerano il genitore facente parte del passato. Vogliono vivere comodamente, percependo una vita diversa nei coetanei che lavorano in fabbrica e che ritornano in paese durante le ferie.
Non v’è, a dire del Parroco, una vera crisi morale. La gioventù femminile è buona, eccetto qualche rara eccezione. La popolazione scolastica è di 33 alunni in 5 classi. Da tre anni non nasce un bambino.
L’Azione Cattolica è presente con tutte le associazioni. La sede è nell’asilo, le adunanze in canonica. La Giunta parrocchiale è sulla carta. L’attività si svolge specie nei mesi invernali con adunanze e azione spicciola per il decoro della Chiesa. 
Ho riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale per quanto riguarda la costituzione e il funzionamento della Giunta parrocchiale, la vita di associazione, l’istruzione religiosa. Raccomandazioni anche per quanto riguarda l’attuazione della Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”, con le iniziative che più il Parroco riterrà idonee sul piano parrocchiale.   

martedì 22 dicembre 2015

Corsione


Il paese è di collina, rurale, disagiato per strade di comunicazione e vie interne. La popolazione, 285 abitanti, è diminuita della metà perché emigrata verso Torino (circa 200). Pochi sono gli immigrati. In paese c’è un circolo dopolavoro.
Il Parroco, già anziano e malfermo in salute, è il pastore di una popolazione prevalentemente vecchia. I ragazzi residenti dai 10 ai 20 anni sono 16; le ragazze dai 10 ai 22 anni 19. Come popolazione scolastica sono 7 gli alunni per 5 classi.
All’arrivo del Parroco attuale c’era gente che non sapeva fare il segno della croce. Ora la frequenza alla Chiesa è del 90%. Le donne sono tutte presenti, gli uomini il 70%. Si contano sulle dita delle mani gli assenti dalla Chiesa. Gli uomini che maggiormente frequentano sono quelli sotto i 40 anni. La gioventù è migliore degli anziani e frequenta la Chiesa; il Parroco non ha da fare osservazioni sulla moralità.
Gli anziani solevano nei tempi passati burlarsi del prete. Pare che ciò fosse da imputare al particolare carattere irascibile di un predecessore. Il Parroco attuale, lo stesso giorno del suo ingresso, fu schernito dai giovani di allora, oltre 30 anni fa. Monsignor Spandre[1] di s.m. memoria soleva dire che Corsione era tra le Parrocchie più disgraziate della diocesi, le altre erano Migliandolo e Scurzolengo. Lo stesso Vescovo in visita, quando fu visto con Mitra[2] e Pastorale[3], fu deriso pubblicamente come una maschera. Ancora nella seconda visita pastorale fu salutato da 17 persone. Ora molto è mutato. Per il Parroco v’è deferenza, specie da parte dei giovani, meno da parte degli anziani.
Lo stato economico è buono.
In Azione Cattolica solo il gruppo delle donne è costituito (30). Da notare che 15 sono donne di altri paesi, sposate in Corsione. Le adunanze invernali sono più frequentate rispetto a quelle estive. La Gioventù Maschile non è possibile attuarla. La Gioventù Femminile il Parroco ha cercato di inquadrarla, ma non è risuscito. Non ha alcun collaboratore laico che lo possa aiutare. Uomini: nulla da fare, vedono con diffidenza il prete. Nessuna particolare esperienza.
Attualmente nessuna vocazione religiosa. Non ho riferito su quanto raccomandato dalla Presidenza Generale.









[1]  Luigi Spandre è stato Vescovo di Asti dal 12 giugno 1909 al 1932.
[2]  Copricapo usato dai vescovi nella Chiesa Cattolica.
[3]  Bastone simbolico, dall'estremità ricurva e spesso riccamente decorata.

domenica 20 dicembre 2015

Montechiaro d'Asti


E’ la seconda volta che incontro il Vicario - Parroco di Montechiaro, e non sarà concentrata in unica giornata la visita alle numerose Parrocchie della Vicaria che affronterò da solo. Ho ragionato molto sull’utilità di un assistente in queste ultime uscite perché ho notato un certo freno nel dire del Parroco, interrogato davanti al Delegato Vescovile, o un’eccessiva e inopportuna riverenza, sempre del Parroco, verso l’emergente personaggio politico e non quale membro di Azione Cattolica. Solo, forse è meglio, almeno per questo giro d’incontri.

Montechiaro d'Asti è Vicaria foranea. La Parrocchia, di mezza collina, rurale, è per una popolazione di 1350 abitanti (concentrico di 1200).
In sviluppo è Montechiaro Piana dove vi sono alcune piccole industrie; una distilleria con occupazione stagionale, due falegnamerie, di cui una più importante con 15 operai per la fabbricazione di cofani mortuari, il mulino e alcuni allevamenti di polli di cui uno con 25 mila capi. In paese v’è una pasticceria, dove si produce una specialità del luogo[1]. E’ paese di negozianti di bestiame, mediatori, ambulanti.
L'emigrazione in questi ultimi anni si è fermata. Gli immigrati sono un centinaio tra veneti meridionali, ferraresi, siciliani. Sul piano religioso poche famiglie si mantengono buone, specie tra i veneti; gli altri sono sbandati, indifferenti, lontani, in parte comunisti. Risulta, infatti, che gli iscritti al Partito Comunista quest’anno siano aumentati di 40 unità. E’ questo il contributo degli immigrati. Gli immigrati che giungono rappresentano in genere la parte più diseredata dei luoghi d’origine; sono quindi una piccola parte su cui più facilmente può giocare la propaganda comunista. I comunisti silenziosamente lavorano come sempre; i cattolici non lavorano o lavorano troppo poco.
La devozione è tradizionalismo religioso per la maggior parte; indifferentismo religioso e anche anticlericalismo per l’altra parte. Gli assenti dalla Chiesa si possono calcolare di 250 uomini in assoluto. L'anticlericalismo è in parte dei comunisti, per aderenza alla premessa ideologica. V’è poi l’anticlericalismo di coloro che si comportano come atei considerando il prete come un parassita della società. Questi ultimi sono particolarmente ostili con la critica su ogni intervento e su ogni fatto che abbia rapporto con l'attività pastorale o no del sacerdote.
In passato c’era la corrente socialista del geometra Alessio, vi sono tuttora dei seguaci nei suoi coetanei. Nelle elezioni del 1958 (Camera) il Partito Comunista ha ottenuto 143 voti, i socialisti nenniani 74. I marxisti convinti sono in numero limitato. Gli altri comunisti, tra i familiari, clientela e opportunisti, sono senza un preciso orientamento. Anche i comunisti assumono talora un po' l'atteggiamento degli operai della città, specialmente in un ambiente dov’è diffuso lo scontento per la politica rurale del governo. L'atteggiamento dei contadini può essere interpretato quindi come atteggiamento di reazione.
Il disorientamento nell’indirizzo politico è molto evidente nella fisionomia dell'amministrazione comunale, dove il sindaco D.C. definitosi ora indipendente è un brav'uomo ma anche un buon uomo; il vice sindaco è un D.C. definitosi ora indipendente; due assessori sono indipendenti. Il Partito dei Contadini è in decadenza e raccoglie una parte dei democristiani che si erano staccati dalla Democrazia Cristiana. Tra i professionisti, piccoli industriali e i cosiddetti intellettualoidi c'è un certo numero di liberali.
La gioventù di Montechiaro (88 giovani, 78 ragazze dai 14 anni in su) presenta aspetti particolari di qualche considerazione. I giovani sono ai margini della religiosità, la ragione principale sta nella mancanza d’istruzione. Non è facile arrivare a essi per la caratteristica moderna dello spirito d'indipendenza e della mancanza di volontà. Le giovani sono più convinte, alcune di esse lottano contro i familiari per partecipare all'Azione Cattolica e per essere zelanti cristiane. Mentre nei maschi c’è un fondo d’immoralità o di scarsa moralità che trova radici nella famiglia, nella gioventù femminile c’è un gruppo buono. Le ragazze che sono ai margini hanno una condotta discutibile. Il ballo è ancora il divertimento preferito.
In paese sono presenti il circolo ENAL, comunista, sei caffè tutti con televisione, il cinema comunale a gestione industriale.
La popolazione scolastica è di 90 alunni, all'asilo ci sono 35 bambini. Una scuola di avviamento commerciale a tipo Agrario limitata al primo corso è stata soppressa.
La Giunta parrocchiale di Azione cattolica è costituita e aggregata. Ha scarsa funzionalità, e solo in casi particolari. La Gioventù Maschile ha adunanze settimanali invernali con presenza di 8-10 aspiranti al corso di esercizi. Si sono tenuti due incontri di giovani con don Pietro Mignatta e una “tre sere” con don Torchio Battista. La Gioventù Femminile ha adunanze settimanali invernali. La loro attività comprende: esame di cultura religiosa, festa del passaggio, scuola vedette, festa dell’impegno, un ritiro spirituale il mese (nell’inverno), una “tre sere” (don Piglione), esercizi spirituali a Gressoney. La Gioventù Femminile è sempre presente alle giornate diocesane curate dalle Suore. Gli Uomini Cattolici hanno adunanze settimanali raggiungendo le 15-20 presenze: istruzione sul testo. S’interessano prevalentemente di questioni che hanno addentellato con la vita pratica (celibato). Aiutano in opere esteriori. Le Donne Cattoliche sono 86 con adunanze settimanali. Partecipano alle adunanze diocesane. Un piccolo gruppo è più attivo. Le donne giovani sono scarsamente rappresentate (forse gioca il problema delle famiglie che non vogliono più vivere secondo la legge di Dio). Le Figlie di Maria sono 40.
Per iniziativa della D.C. e della Gioventù Femminile si celebra la settimana della buona stampa. In abbonamento sono 50 le copie di Famiglia Cristiana, poi Orizzonte, Primavera, Così, Alba. Si legge la Gazzetta del Popolo, Stampa, Unità.
Sono ritenuti utili dal Parroco gli incontri zonali, vicariali o inter-vicariali.
Mi sono incontrato con il vicario con lunghe discussioni, cordiali e interessanti su problemi generali e particolari, riguardanti la gioventù, le situazioni locali e l'Azione Cattolica Ho riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.





[1] La Nocciolina, famosa torta di nocciole, della Pasticceria F.lli Panzini, fondata nel 1959 dai Fratelli Giovanni e Giuseppe Panzini.

Vicaria


martedì 15 dicembre 2015

Soglio


Soglio è un paese di media collina di 250 abitanti.
I giovani vanno via e la popolazione è prevalentemente vecchia. Nel 1960 c’è stata una Prima Comunione; l’anno prossimo non vi saranno Prime Comunioni. Dieci sono gli alunni per 5 classi con una maestra. Quattro sono i bambini del posto, i rimanenti sono figli d’immigrati veneti (10 famiglie).
Il senso di disagio è generale. Lo stato economico è sotto la media tra tante terre abbandonate e numerose case abbandonate. Nel 1960 è stata registrata una sola nascita e di conseguenza un battesimo. Del paese circolano un’unica automobile e due trattori.
Lo stato religioso è discreto. I giovani sono indifferenti ma deferenti. E’ presente qualche comunista che non va in Chiesa. Degli uomini l’85% ha fatto Pasqua.
Il Parroco rileva un decadimento morale della gioventù, forse più accentuata fra le giovani che fra i giovani.
Non esiste l’Azione Cattolica. E’ intenzione del Parroco, che da soli 6 mesi ha preso possesso, di preparare il terreno per la costituzione dell’Azione Cattolica. 
Sono state esposte le raccomandazioni della Presidenza Generale per quanto riguarda la presenza dell’Azione Cattolica organizzata in tutte le Parrocchie, o eventualmente la costituzione iniziale di una Micro Giunta, e per quanto riguarda l’attuazione con le iniziative ritenute idonee, della campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.

domenica 13 dicembre 2015

Cortazzone


Cortazzone è zona di collina con 780 abitanti, di cui 200 nel concentrico. Sei sono le frazioni, la più distante è a 2 chilometri. La popolazione 50 anni fa era di 1800 residenti; la diminuzione è dovuta all’emigrazione a Torino, in parte alla riduzione delle nascite. Degli emigrati a Torino molti ritornano saltuariamente al paese con idee cambiate, dovute al clima della città grande e alle migliorate condizioni economiche.
La religiosità è discreta, con tanto indifferentismo.
E’ ancora forte il partito dei Contadini. L’amministrazione comunale è costituita da contadinisti ed elementi vari, senza caratteristiche partitiche particolari. In paese c’è una società agricola con circolo.
La gioventù maschile e femminile è “allegra” con il ballo ancora in voga. La gioventù è scarsa. Complessivamente, concentrico e frazioni, sono in 60 ad animare la popolazione scolastica.
Lo stato economico è medio. 
In Azione Cattolica da anni persiste lo stesso numero di fedeli. Gli Uomini Cattolici, senza aggiunta di proseliti, non si sono mai radunati; le Donne Cattoliche sono le uniche ad avere adunanze frequenti; l’associazione di Gioventù Femminile (12 effettive) è stata costituita nel 1959; la Gioventù Maschile non esiste, vi sono obbiezioni per la tessera.  

giovedì 10 dicembre 2015

Cinaglio


La Parrocchia, che non coincide territorialmente al Comune, è di media collina per 485 anime, divise tra concentrico e cascine sparse.
Nel 1950 gli abitanti erano 700 e prima della guerra 900. L’emigrazione è cospicua (100 famiglie a Torino). Le famiglie immigrate (10 per 40 unità) sono in maggioranza venete. I veneti se seguiti e assistiti frequentano la Chiesa. Quelli che vengono dalle zone del Delta frequentano meno. I meridionali frequentano meno ancora.
La propaganda marxista è opera dei giornali comunisti che sono distribuiti nel numero di 40 copie. Nelle ultime elezioni 60 voti sono andati ai social comunisti. Anche i comunisti vanno in Chiesa, a dire del Parroco, per ordine delle cellule. Assente dalla Chiesa è l’otto per cento della popolazione, di cui la maggioranza è costituita da uomini. Le donne di questo gruppo si distinguono dalle altre per alcune caratteristiche nel campo affettivo e nel campo morale.
Esistono una sede A.C.A. (associazione contadina astigiana), un caffè con televisione, il Circolo Combattenti con televisione e 4 T.V. private. Nei locali pubblici le condizioni igieniche sono scadenti.
Lo stato economico generale è sotto la media; 10 famiglie si possono considerare benestanti. Non si trovano più uomini per fare lavorare la terra. I giovani emigrano, anche i bambini parlano già di abbandonare la campagna. Le giovani non vogliono sposare assolutamente giovani contadini per non essere obbligate ai lavori dei campi, oltre ai lavori di casa. I giovani che restano in paese sposano ragazze meridionali con conseguenze negative e qualche volta con guai grossi. Le ragazze sono poche; vanno per lo più in servizio domestico a Torino.
Il senso religioso è quello comune, tradizionalista per abitudine. Per fervore religioso gli abitanti delle frazioni (30 famiglie, 100 unità in tutto) sono inferiori a quelli del concentrico.
L'Azione Cattolica è formalmente presente. Le Donne di Azione Cattolica sono 32 (adunanze quindicinali) e si prestano per opere di apostolato. Gli uomini sono 16 e le frequenze alle adunanze nel periodo invernale sono del 50%. Il gruppo della Gioventù Femminile si è esaurito perché le giovani si sono sposate. I giovani sono in formazione.
Mancano le Suore. Il Parroco da molta importanza a quello che chiama “Apostolato delle Suore in mezzo al popolo”. Le Suore sono le confidenti delle ragazze. I bambini nell'asilo abbandonato sono 25. 
Il Parroco auspica la presenza del Centro Diocesano. Sono state esposte le conclusioni della Presidenza Generale al Convegno nazionale dei Presidenti diocesani per quanto riguarda la costituzione e la funzionalità delle Giunte parrocchiali, la vita e l’attività associativa, i modi per l’attuazione, con le iniziative ritenute idonee dal Parroco, della Campagna annuale 1960-61 “Messaggio della Salvezza”.   

lunedì 7 dicembre 2015

Chiusano


La Parrocchia è di media collina e raccoglie 290 anime. La popolazione in 50 anni si è più che dimezzata.
L’amministrazione è social – comunista, mentre alle elezioni politiche la maggioranza è stata di Democrazia Cristiana. Indefinibile è la percentuale rossa della popolazione.
I comunisti sono speciali, dice il Parroco, perché chiedono benedizioni. Il Sindaco frequenta la Messa e i rapporti tra Parroco e amministrazione sono buoni. I seguaci sono tutti della clientela e della parentela. I giovani sono migliori e si distaccano dalle tradizioni dei vecchi socialisti. I figli e tutti i famigliari frequentano. Non ci sono sepolture civili, anzi comunisti “feroci” hanno chiesto la sepoltura religiosa. Numerose sono le offerte alla Chiesa, in parte sono anonime.
Lo stato economico è sotto la media.
In complesso il Parroco parla d’irreligiosità e diffusa ignoranza religiosa più che anticlericalismo. Il 5% della popolazione è completamente assente dalla Chiesa.
Non esiste Azione Cattolica. Attualmente una certa efficienza potrebbero averla le donne. Il Parroco che è stato molto lieto della visita ha espresso i suoi buoni propositi e le sue speranze di costituire anche in Chiusano qualche ramo organizzato di Azione Cattolica. Accoglie con entusiasmo l’idea di un incontro del Clero diocesano con i dirigenti di Azione Cattolica diocesana. 
Sono state esposte le raccomandazioni della Presidenza Generale per quanto riguarda la presenza dell’Azione Cattolica in tutte le Parrocchie, la costituzione eventuale di una Micro - Giunta, e l’attuazione della Campagna annuale sul tema “Messaggio della Salvezza” con le iniziative che saranno ritenute idonee.

Casasco


Case sparse per 120 abitanti. Il Parroco, in sede da un anno, è ammalato. 
Non esiste Azione Cattolica.  Il giovane Parroco, non appena gli sarà consentito dal suo stato di salute, darà vita all'Azione Cattolica.

domenica 6 dicembre 2015

Camerano


Oltre ad essere membro della Giunta di Azione Cattolica, chi oggi mi accompagna, è dirigente di Democrazia Cristiana. Per la verità è stato lui a proporsi e sinceramente ne immaginavo il motivo. Aveva già preparato il suo piano e subito, sulla strada che porta a Camerano Casasco: “Abbi pazienza, Marello, se accenno a queste piccole cose che ti riguardano. Ho già parlato in dirigenza D.C. e ti ho proposto per un posto di alta responsabilità nel partito”. Il mio amico prospetta problemi, formula piani, pensa a molte cose al presente e al futuro. C'è da ridere a sentire, se non fossero cose molto serie e soprattutto non riguardassero me; oltretutto è da qualche tempo che ci sono in giro delle incomprensioni, delle false situazioni, dei ripicchi che è tempo di eliminare. La discussione non la lascio, garbatamente, prolungare molto; non desidero affatto ritornare su posizioni che ho già preso da molto tempo. 
Oggi, più che mai, come Presidente di Giunta diocesana, sono molto pensieroso. Certe responsabilità che prima speravo dovessero essere più attenuate, mi appaiono invece in tutta la loro interezza e molte sono per conseguenza le preoccupazioni. L’inquietudine che porto dentro non mi permette di pensare ad altro perché a nessun lavoro mi accingo mai che non sia sicuro di riuscire a fare.
Arriviamo a destinazione ma son certo che l'amico ritoccherà questo tasto ... pazienza ... sarà altra stizza, altra discussione.

La Parrocchia di Camerano è di collina, rurale, per una popolazione di 559 abitanti (concentrico 339, frazioni 220). Nel 1947 gli abitanti erano 800. La popolazione è prevalentemente anziana; le nascite sono scarse e 46 famiglie sono composte di una persona sola.
Circa 300 famiglie sono emigrate a Torino e solo 8 immigrate (40 unità). Gli immigrati frequentano poco la Chiesa.
Il social - comunismo è bene rappresentato, in prevalenza Nenniani. Nel 1958, a loro sono andati 158 voti. Tutti i familiari dei social - comunisti frequentano la Chiesa e tutti i bambini frequentano il Catechismo. I giovani più grandi si mettono sulle orme dei familiari, per una certa parte, nell’orientamento ideologico che è più tradizionalismo e convenzionalismo che convinzione.
Le giovani frequentano. Circa 50 uomini, riferisce il Parroco, sono assenti dalla Chiesa. Sono 158 le comunioni pasquali su 230 uomini. Più viva è la religiosità della frazione Madonna.
In concentrico ci sono una trattoria e il circolo Enal; anche in frazione Madonna un circolo (non rosso).
L’Azione Cattolica ha sede in oratorio. Gli Uomini Cattolici in passato erano organizzati, poi fu costituita la sezione Coltivatori Diretti e la questione delle due tessere ha sollevato molte obiezioni. I giovani sono passati nella Gioventù Rurale. Uomini e giovani non sono più dell’Azione Cattolica, però il Parroco inserisce l'insegnamento religioso alle loro adunanze.
Le Donne Cattoliche e la Gioventù Femminile sono organizzate. Le riunioni sono fatte in comune, anche con i non tesserati. Hanno piacere e desiderio di aggiornarsi su molti problemi.
Il Parroco ha ritenuto utile questa iniziativa di visite alle Parrocchie della Diocesi e ha ritenuto utili gli incontri zonali o intervicariali del clero per l’Azione Cattolica. Sono state esposte le conclusioni della Presidenza Generale al Convegno dei Presidenti diocesani a Roma e le raccomandazioni per la costituzione e il funzionamento della Giunta Parrocchiale, per la vita organizzativa e associativa e per l'attuazione in Parrocchia, con le iniziative ritenute idonee, della Campagna Annuale 1960-61 “Messaggio della Salvezza”.    

giovedì 26 novembre 2015

Settime


La Parrocchia è di media collina per 580 abitanti. L’emigrazione è cospicua; centinaia di emigrati si sono trasferiti a Torino in pochi anni. Gli immigrati sono pochi, in prevalenza veneti e meridionali. Il paese ha un concentrico e frazioni.
La coltivazione preminente dopo l'uva è quella della barbabietola da zucchero. Quest'anno è ritenuto periodo di crisi perché per la barbabietola dell'ultimo raccolto è stato versato solamente il 20% dell'importo, la rimanenza è dilazionata all'anno prossimo. Si lavora nei giorni festivi.  
Si fanno ricadere sull’Azione Cattolica i “demeriti” e le insufficienze della Democrazia Cristiana sul piano politico, in particolare di politica rurale.
Le condizioni economiche della popolazione sono medie e sotto la media.  
La religiosità è tradizionale: solito alternarsi di maggiore e minore frequenza alla Chiesa collegata con i periodi di maggior o minor lavoro. La frequenza media dei parrocchiani alla Messa festiva è dichiarata dal Parroco soddisfacente; minima è la percentuale dei permanentemente assenti. Si sta accentuando l’indifferentismo religioso e i Vespri sono scarsamente frequentati.
L'Azione Cattolica non ha sede propria; tutto fa capo all'asilo. Non vi è televisione in sede. L’Azione Cattolica esistente ha scarsa attività. Non si può avviare e completare un colloquio sull'argomento dell'Azione Cattolica, oltre le varie forme dell’attività e dei doveri pastorali.
Il compito del Delegato Vescovile (con me presente in questa sequenza d’incontri) e del Presidente è stato quello di esporre le ragioni della visita e le ragioni dell’Azione Cattolica, ricordando le conclusioni dell'ultimo convegno dei Presidenti diocesani a Roma. In particolare si è insistito sulla necessità, oggi, del dovere dei cattolici in campo religioso, impegno di volontà e di lavoro, della necessità organizzativa, dell’esigenza dell'Azione Cattolica parrocchiale e dei compiti affidati all'Azione Cattolica stessa per il prossimo anno con la Campagna del “Messaggio della Salvezza”.   

martedì 24 novembre 2015

Sessant


Sessant è frazione a 5 chilometri da Asti, in zona di collina. Il concentrico, le frazioni, le case sparse, raccolgono una popolazione di 1200 abitanti. E’ un paese, finalmente, con emigrazione scarsa e immigrazione di veneti (un centinaio). Non v’è ancora terreno abbandonato, né case vuote e abbandonate.   
La religiosità è buona; solo una ventina di persone non frequenta la Chiesa. Parecchie sono le famiglie benestanti, per un complessivo stato di benessere medio; si ha tendenza al miglioramento della vita. In un anno le nascite sono una decina. In paese ci sono il Circolo Acli e un albergo; due sono i circoli nelle frazioni.
I giovani, sia maschi sia femmine, vanno a lavorare nell'industria in occupazioni varie. Molti giovani sono avviati agli studi. La gioventù non è cattiva, ma è l'ambiente in cui vive che influisce sulla personalità. L'interesse per i problemi veri inizia verso i 25 anni.
Non v’è abbandono, almeno per ora, della Parrocchia da parte dei giovani. La gioventù femminile è la vera responsabile dello stato di decadimento morale nella nuova generazione. È venuto meno il controllo della famiglia.
L’Azione Cattolica è presente con tutte le associazioni; nessun appunto all'attività del Centro.
Il problema dei giovani nell'Azione Cattolica è legato al problema dell'Oratorio, della collaborazione di un Sacerdote, dell’assistenza. L’opera del Centro è di assecondare i cattolici della Parrocchia verso l’avvicinamento del Sacerdote e la collaborazione con lui. 
Riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale, sulla costituzione e funzionalità della Giunta parrocchiale e in particolare nell’attuazione della Campagna annuale ‘60-61 con le iniziative ritenute idonee sul piano parrocchiale.     

domenica 22 novembre 2015

Mombarone


Mombarone è frazione di Asti a oltre 5 km dalla città. La Parrocchia è di collina. Gli abitanti sono 330, divisi in concentrico (103) e cascine sparse. Le ultime case sono a un quarto d'ora a piedi.
L’emigrazione è in atto a Torino e ad Asti. Gli immigrati sono 30, tra veneti e meridionali. I veneti sono discreti sul piano religioso mentre i meridionali lo sono meno (una famiglia buona). La residenza degli immigrati è sempre temporanea. 
Riflettendo sulla religiosità della popolazione manca un fondamento vero e proprio. L'indice di frequenza alla Messa è sull’80%, una parte va a Messa alla Madonna dell'Olmetto. Il 5% dei residenti sono lontani dalla Chiesa e questo è imputabile a trascuratezza e ignoranza.
I Vespri non sono frequentati. L’istruzione è sentita da chi non ha bisogno.
Alle elezioni politiche del 1958 il Partito Comunista ha ottenuto 25 voti, probabilmente di mezzadri e residenti fuori Parrocchia. Qualche comunista in Parrocchia è presente ma non è attivo. Il Parroco dice che i comunisti, da queste parti, godono poco credito.
Dal 1938 al 1958 si sono celebrati 63 matrimoni: le famiglie senza figli sono 2, con un figlio 34, con più di un figlio 7, di due famiglie non si conoscono i dati.
I ragazzi da 15 ai 25 anni sono 7-8; le ragazze altrettanto. Il ballo è in decadenza. Le ragazze non vanno a ballare in Asti o altrove. Sono ancora buone; forse qualche episodio isolato. Il Parroco insiste con il dire che la Parrocchia appartiene a una “zona grigia”.[1] La vicinanza con la città facilita, ad ogni modo, l'esodo dei giovani, di giorno e di sera.
Il numero della popolazione scolastica è di 25 alunni in 5 classi, di cui 15 sono figli d’immigrati. La gioventù frequenta saltuariamente; dopo il catechismo si perdono.
Lo stato economico è più che discreto.
Come Azione Cattolica soltanto le donne sono organizzate. Le Donne Cattoliche (18-20) hanno adunanze invernali ma con scarsa attività, all'inizio della primavera cessa ogni attività. Da rilevare per la Gioventù Femminile una scarsa formazione; per quanto non ballino molto, non vogliono desistere dal ballo. Per la Gioventù Maschile c’è scarsità di elementi e non formazione. Negli Uomini vi è indifferenza e rispetto umano. Il Parroco accenna a un fatto: una famiglia veneta, che frequenta i Vespri, è oggetto di considerazioni ironiche. Tale fatto è dimostrativo più di ogni altra cosa.
Sono fatte presenti le molte difficoltà per l'organizzazione dell'Azione Cattolica. Io penso che dalla massa di esperienze e conoscenze acquisite in questo mio giro per tutta la Diocesi, emerga più che evidente la necessità d’incontri per rafforzare la certezza che è sempre possibile attuare, con mezzi e tattiche idonee, iniziative positive nel campo dell'Azione Cattolica in tutte le Parrocchie.   
    




[1] E’ una zona, dai contorni mal definiti, che insieme separa e congiunge il paese dalla città.   

venerdì 20 novembre 2015

Casabianca



Casabianca è frazione di Asti, in zona collinare. Sono tutte case sparse per 530 abitanti.
Per una parte della popolazione, che rappresenta la maggioranza, la frequenza alla Santa Messa è un dovere, per un’altra parte è solo consuetudine. Una decina di persone, quasi tutti uomini, è permanentemente assente dalla Chiesa.
Ci sono 30 famiglie d’immigrati in maggioranza veneti, qualche famiglia meridionale. Sono residenze a carattere di tappa e intermedie per la città. In genere frequentano la Chiesa.
Molti giovani e uomini lavorano in Asti. Le condizioni economiche sono medie, per alcuni al di sotto della media. La popolazione è fondamentalmente buona; per una certa parte un po’ arretrata. Ciò trova una ragione nelle condizioni di vita in alcune zone lontane, con terra avara e di scarso reddito.
L’Azione Cattolica è presente con tutte le associazioni. La Giunta parrocchiale è costituita. Le adunanze sono frequentate; una riunione ogni 20 giorni per associazione. In Parrocchia esistono un salone e locali per varie esigenze. Nelle associazioni degli Uomini e delle Donne di Azione Cattolica esistono anche elementi giovani. In tanti partecipano a incontri spirituali.
I giovani hanno sempre bisogno di sentire un addentellato con la vita pratica, nell’azione di propaganda. Accettano la proposizione dei principi, ma la proposizione di una promessa e la coscienza di dovere accettare un impegno può ed è un ostacolo alla loro adesione. E’ la caratteristica moderna dei giovani ed è il maggior ostacolo alla loro conquista.
Riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sull'attuazione della campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.  

giovedì 19 novembre 2015

Serravalle d'Asti


Al solito, splendore di luce ad Asti. Fare il medico in questa stagione è magnifico. In campagna ogni cosa si vede rifiorire; ogni fiore si vede sbocciare; ogni filo d'erba si vede fremere, ogni vita nuova si apprezza nei primi nascosti sussulti; ogni speranza, in primavera, si sente ravvivata, stranamente nuova. La mia vita randagia, girovaga attraverso le colline, per le vie, nella campagna, è senza sosta, direi senza riposo. Sono giornate di lavoro a pressione queste; dal mattino alla sera e qualche volta anche dalla sera al mattino. Proprio questa mattina, di domenica, speravo di potermi dedicare al consueto ciclo di colloqui con i Parroci della Diocesi, che un tale in campagna cade dalla cascina ... urgente e correre e sacrificarti per il dovere. Fortuna che la Vicaria in questione è alle porte di Asti; fortuna che l’incidente del contadino si è risolto con qualche ammaccatura; tutto il tempo per passare sotto casa, caricare chi oggi mi accompagna e in pochi minuti essere alla presenza del Parroco di Serravalle.

La Parrocchia (Vicaria) è di collina, in frazione di Asti. Gli abitanti sono 725 di cui 240 nel concentrico (80 famiglie). I borghi sono numerosi: Bricco Roasio (25 famiglie a più di un’ora a piedi), Moncarantino, Tampone, Santena, Val Attilione, Val Quinto, Val Cereseto, Briualora, e tanti cascinali sparsi.
L’emigrazione è forte. Su tre famiglie due hanno i giovani fuori, ad Asti o a Torino. Anche le ragazze vanno a lavorare in Asti (S.I.S.A.[1], commesse, apprendiste sarte). Gli 80-100 immigrati (numero fluttuante) in percentuale più alta sono meridionali: mezzadri, salariati. Altri lavorano alla fornace di Chiusano. Nell’asilo su venti bambini sei sono locali. Tutti negativi sono gli adulti sul piano religioso, unica eccezione una famiglia. Qualcuno è senza Prima Comunione e senza Cresima.
La percentuale dei praticanti alla Messa festiva parrocchiale è del 50%; manca il controllo della zona periferica.
Il Bricco Roasio è la spina maggiore; per il Parroco è necessario fare una cappella locale. E’ la frazione con maggior numero di comunisti: si spiega almeno in parte, per le condizioni economiche scadenti, per l’acrimonia degli abitanti del bricco verso il paese, per l’ignoranza.
La Parrocchia è al culmine del colle che sovrasta il paese; è in posizione disagevole per essere raggiunta. La salita è lunga e molto ripida, con strada sconnessa. Per le persone un po’ anziane si richiede sforzo notevole e per i vecchi non è possibile, almeno per la maggior parte. Il Vicario ha rimesso in funzione una Chiesa a metà salita, più facilmente raggiungibile.
Come orientamento politico degli abitanti nelle elezioni del 1958 (Camera) 80 voti sono andati al Partito Comunista e 20 voti al Partito Socialista. Il Partito dei Contadini (Comunità) è forte e si pone subito dopo la Democrazia Cristiana con 320 voti.
Vi sono divisioni in paese. Una società con locale di divertimento è stata costituita di recente con il concorso del 90% della popolazione; il restante 10% fa capo al bar locale. La società è in mano a uno che fa il prepotente; da ciò il disaccordo in paese, al punto di organizzare due feste. Secondo il Parroco forse questa è occasione propizia per creare un Oratorio.
La scarsa gioventù, sia maschile sia femminile, è attirata dalla città e dai divertimenti. Vi è bassa frequenza alla Chiesa. Il 50% dei giovani è sul piano dell’idea: vive con una certa coerenza; il 25% si lascia influenzare dalle idee moderne. Discreta è la percentuale di gioventù femminile che fa comunione mensile.
In paese ci sono le Suore. La popolazione scolastica è di 45 alunni. L’asilo è privato.
L’Azione Cattolica è costituita in tutti i suoi rami. Le Donne Cattoliche (40-50) hanno adunanze mensili con presenze del 50%; aiutano per la Chiesa e per le iniziative. Il fattore della distanza influisce sulla frequenza. Gli Uomini Cattolici (10) sono tutti buoni. Anch’essi si ritrovano mensilmente. La Gioventù Femminile (30) è curata dalle Suore. Hanno adunanze mensili ma non si ottiene nulla. Partecipano ai balli. La Gioventù Maschile (15) ha adunanze saltuarie, con mancanza di formazione; il Parroco li ha soltanto di domenica. I ragazzi fino ai 12-14 anni si possono avere, oltre sfuggono. I contatti con i giovani sono difficili anche per ragioni di lavoro. Si potrebbe ottenere di più. Il Parroco sente la mancanza di un Oratorio; è già prefissato un locale, quasi in piano, per Oratorio e cinema locale a fini catechistici.
La conversazione è stata cortese; il Parroco forse un po’ riservato all’inizio, cordialissimo poi, ha tracciato un esame esauriente delle varie situazioni della Parrocchia e dell’Azione Cattolica.
Riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.



[1] Fabbrica specializzata nella produzione di cartoni di imballaggio

venerdì 13 novembre 2015

Viale


E’ paese collinare di 378 abitanti.
La Parrocchia è vacante, la Chiesa vuota. Alla Messa della domenica pochissime presenze (10-12) sono partecipi. L’entrata del nuovo Parroco è prevista entro fine mese. 
Queste minime notizie mi sono state riferite dal reverendo Vicario. 

giovedì 12 novembre 2015

Roatto



La Parrocchia è di collina, per una popolazione di 402 abitanti (120 nel concentrico). In 20 anni è diminuita della metà. Complessivamente sono 125 famiglie di cui, dice il Parroco, 24 hanno la possibilità di sussistere perché hanno un figlio; le altre sono costituite da persone anziane, i cui figli sono emigrati nelle grandi città.
Vi è un certo numero di uomini da sposare perché non hanno aderito alla condizione di sposarsi in città. Le nascite sono scarsissime. La popolazione scolastica è di 14 alunni in 5 classi.
Gli immigrati arrivano e partono. Sono 5 o 6 le famiglie che fanno rotazione. Religiosamente valgono poco.
Sussiste un tradizionalismo religioso; molta indifferenza ma nessuno è ostile. Dai 50 anni in giù sono più preoccupati della vigna che della loro anima. Il 50% degli abitanti frequenta la Chiesa regolarmente, il 25% va saltuariamente, l’altro 25% mai o solo poche volte. E’ questione di trascuratezza che, a sua volta, è manifestazione di grande ignoranza. Hanno cominciato col non andarvi un anno, poi diventa più difficile per tante remore che s’impongono: rispetto umano, abitudine, quietismo. Un quarto della popolazione non fa Pasqua, specie gli uomini; le donne fanno tutte Pasqua.
La gioventù maschile e femminile è trascinata dai divertimenti. Vi è qualche brava figlia. In genere frequentano il ballo ma nulla da dire sui ragazzi (senza note scandalistiche).  
Il comunismo è nullo: 6-7 voti che non si sa da che parte vengano. Il Partito dei Contadini ha avuto la maggioranza; sì e faticato molto per far cambiare idea.
In complesso il sentimento religioso è conservato, però bisogna continuamente richiamare alla vita religiosa. Le madri senza convinzione non inculcano nei figli il senso religioso e di riflesso vi è indifferenza dei genitori per la condotta dei figli. Non sono presenti vocazioni religiose.
L’Azione Cattolica è costituita in tutti i rami. Gli Uomini ci vuole molto a muoverli; le Donne hanno rispetto umano a vivere l'Azione Cattolica e fare apostolato cristiano. La Gioventù assomma 3 seniores maschi a 7-8 effettive femmine; le adunanze sono invernali.
Nota il Parroco che con l’Azione Cattolica vi è un miglioramento dei singoli. Se non vi fosse l'Azione Cattolica, anche queste piccole conquiste non vi sarebbero. Gli iscritti ci tengono ad avere la tessera e il giornale.
Il Giornale letto è “La Stampa”, ma leggono poco. Il giornale cattolico potrebbe fare molto se fosse ben fatto.
Accoglienza cordiale e amichevole conversazione. Il Parroco appare molto interessato alle questioni trattate e ritiene utile l’iniziativa di questo scambio d’idee. 
Riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sull'attuazione della campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”. 

mercoledì 11 novembre 2015

Maretto


La Parrocchia è di collina, rurale. Gli abitanti sono 350 e il concentrico è di 60-70 case. Si trovano molte case sparse e 4 borgate distanti da mezz'ora a un'ora, in parte spopolate. Vent'anni fa Maretto contava 700 abitanti.
L’emigrazione è notevole, 200 famiglie si sono trasferite a Torino. In generale gli emigrati hanno fatto buona fortuna. Si contano 3 famiglie d’immigrati.
Lo stato economico è buono; vi sono trattori e macchine agricole. L’esodo così imponente delle famiglie è dovuto in gran parte alle grandinate che, per 6-7 anni di seguito, hanno flagellato la zona e inoltre alla mancanza di previdenza sociale per la tutela dei colpiti da tale calamità. Nella popolazione vi è prevalenza di vecchi.
La gioventù è scarsa: per ragazzi (10 -12) e ragazze (10 -11) si prevede il trasferimento altrove. I terreni sono già in parte trasformati in pioppeti e alberi di acacia.
La popolazione scolastica è di 23 elementi in 5 classi.
I marettesi non sono antireligiosi ma freddi e indifferenti. E’ gente fondamentalmente buona. La frequenza saltuaria alla Messa è quasi generale; qualcuno non fa Pasqua e le funzioni dei Vespri sono scarsamente frequentate.  
Il rispetto umano e più spiccato nei giovani che negli adulti; purtroppo i giovani sono difficilmente avvicinabili perché caratterialmente chiusi. Il Parroco non può dire molto sulla moralità della gioventù: la ritiene buona. Qualche riserva maggiore è per le ragazze che vanno a lavorare a Torino.
Se Villafranca fosse più fervente, risentirebbero in bene anche le parrocchie finitime.
Non vi sono comunisti attivi locali. Un pensionato, ritiratosi a Maretto, è l’esponente più in vista: “Ho sempre avuto queste idee” risponde a chi gli osserva qualche cosa. Nelle ultime elezioni politiche il Partito Comunista Italiano ha avuto 23 voti, il Partito Socialista Italiano 15.
L’Azione Cattolica è presente in tutti i rami, ma attivarsi è un problema. Manca il vero spirito e ciò che si fa non corrisponde ad adesione spontanea, ma a sollecitazione e invito. Le Donne Cattoliche non rispondono e non s’impegnano, neppure nell'assistenza ai bambini, frequentano scarsamente; gli Uomini Cattolici iscritti sono 12; la Gioventù Maschile un nucleo e la Gioventù Femminile 4-5 di effettive. Il Parroco rileva che le grandi direttive per l'Azione Cattolica non hanno né valore, né senso, per le piccole parrocchie; bisogna cercare qualche attività che sia più adatta al piccolo ambiente parrocchiale. Al tesseramento non è mossa obiezione per la tessera. L’istruzione sul Testo avviene tutti i venerdì dopo la Santa Messa.
Molti leggono “La Stampa”, l'indifferentismo può nascere dalla lettura di tale giornale. In passato vi erano parecchi abbonati al “Popolo Nuovo”, vi è assoluta necessità del giornale cattolico.
Parliamo di cinema cattolico: perché non fare film cattolici per la rifornitura dei tre o quattromila cine parrocchiali? E’ cosa inevitabile, ma oggigiorno, nei cinema parrocchiali, si deve venire a qualche compromesso e accettare la proiezione di film moralmente non ortodossi. Anche in Maretto vi è il salone, non il cinema.
E’ importante affrontare il problema di preparare e attuare gli strumenti indispensabili per l’insegnamento dell’idea cristiana, tenendo conto che la gente, contrariamente a molte apparenze, è ancora fondamentalmente cristiana.
Conversazione cortese, cordiale, ampia. Il Parroco appare vivamente interessato ai vari argomenti e per me la chiacchierata è stata utile. 
Riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale (unità di azione) e sull’attuazione della campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”. 

lunedì 9 novembre 2015

Capriglio


La Parrocchia è di collina, rurale. La Chiesa è al centro del territorio parrocchiale. Entro 2 km ci sono diversi ammassi di case in forma di piccole borgate o case sparse. Economicamente sono piccole proprietà con scarse risorse. Gli abitanti, in precedenza fino a 800, sono 320 (dieci anni fa erano 500).
Elementi isolati emigrano a Torino. L’esodo degli isolati precede, normalmente, il trasferimento della famiglia e dei vecchi. La gioventù per il 90% cerca di abbandonare il paese. Le famiglie che abbandonano il paese non sono sostituite perché non c’è immigrazione. I terreni sono destinati a nuove colture (pioppeti); le case restano chiuse e a esse ritornano, saltuariamente, i proprietari inurbati.
La religiosità ha buona tradizione perché Capriglio è il paese di mamma Margherita[1]. Il 95% della popolazione frequenta e adempie al precetto pasquale. C'è qualche elemento che non frequenta, ma non è ostile e vuole essere cristiano alla sua maniera. Gli uomini frequentano meno delle donne; fra essi vi è un maggiore indifferentismo. La funzione dei Vespri è difficile per scarsità di presenti.
Il comunismo ha una piccola corrente, molto unita, che risale al dopoguerra per iniziativa di elementi venuti da fuori. Dieci anni fa il Partito Comunista italiano aveva vinto le amministrative per l'appoggio avuto dagli indipendenti, appoggio dato per questioni locali. La Democrazia Cristiana è sempre in maggioranza (60% dei voti). Il Partito dei Contadini ha poca influenza.
Il sindaco del paese è la maestra, indipendente e simpatizzante della Democrazia Cristiana; non si può dire che sia D.C.
La gioventù è scarsa: oltre i 10 anni una quarantina di giovani frequenta la Chiesa. Incomincia a sentirsi l'influenza della città e dei ritrovi che arieggiano l'ambiente cittadino. La fonte di acqua solforosa di Montafia, con i suoi due balli permanenti, rappresenta un richiamo discreto anche per la gioventù di Capriglio.
La popolazione scolastica conta 25 alunni per 5 classi.
Tutti i rami di Azione Cattolica sono costituiti: Gioventù Maschile 12 iscritti, Gioventù Femminile 20 iscritte, Donne Cattoliche 15 iscritte, Uomini Cattolici 20 iscritti. Le adunanze per i giovani si tengono il sabato; per gli altri rami la domenica, dopo i Vespri. Le presenze sono al 70% e l'istruzione non è fatta soltanto sul testo. Le compagnie religiose sono diverse: Figlie di Maria n.20, compagnie donne n.2 (delle “Madri Cristiane” e della “Beata Vergine”), compagnie Uomini n.2 (“Corpus Domini” e “San Rocco”); sono forme tradizionali.
Riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale.  




[1] Margherita Occhiena è conosciuta come Mamma Margherita (Capriglio, 1º aprile 1788 – Torino, 25 novembre 1856). Sposa Francesco Bosco il 6 giugno 1812 nella Chiesa parrocchiale di Capriglio, il 16 agosto 1815 viene al mondo il secondogenito Giovanni, fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice.