La Parrocchia è estesa parte in piano e parte in
collina. Il paese è senza concentrico, con cascine sparse e piccole borgate,
lontane al massimo 2 chilometri. Si contano sei cappelle.
La popolazione è di 620 abitanti. All'ingresso
dell'attuale Parroco, 41 anni fa, contava 1200 residenti. Il Parroco, anziano di
81 anni, è di memoria pronta, vivace, cordialissimo.
Singoli e famiglie emigrano direzione Torino, e
sussiste una diminuzione delle nascite. Gli immigrati sono alcune decine di
veneti, in parte buoni religiosamente, altri meno. Le 3 famiglie di baresi sono
morali.
La religiosità della popolazione è abbastanza
profonda, per quanto su base tradizionalistica per una buona parte dei
parrocchiani; vi sono alcune famiglie che non frequentano la Chiesa però alcuni
la frequentano a Villafranca. La popolazione è ancora sana anche se si accentua
un’indifferenza religiosa.
I veneti nei primi tempi bestemmiavano, ora non
più; hanno assimilato dall'ambiente. Si conferma questo dato di fatto: vi
è maggior convinzione religiosa nei veneti del Friuli e delle Province alte; vi
è maggiore ignoranza religiosa, se non completa lontananza dalla Chiesa, dei
veneti della Bassa e del Delta. Inoltre, se si stabiliscono in una Parrocchia
di buona tradizione religiosa si mantengono fedeli e praticanti; se invece si
stabiliscono in Parrocchie religiosamente decadute per varie ragioni, si
ambientano in breve tempo sull'esempio dei peggiori cristiani. Alcuni Parroci
dicono che diventano peggiori dei locali, salvo sempre le dovute eccezioni.
Si può contare sulle dita delle mani, dice il
vecchio Parroco, quanti non soddisfano al Precetto Pasquale.
La gioventù non è cattiva. La maschile, che è
scarsa, ama le feste ed ha il gusto del divertimento. Si allontana dal
paese con mezzi di locomozione di cui sono quasi tutti forniti, specie al
pomeriggio delle domeniche o delle altre feste, e si recano nei paesi vicini al
ballo o al cinema. Scarsa è la partecipazione alle funzioni del pomeriggio.
Più bel conforto, dice il Parroco, sono le ragazze,
anche se qualcuna va a ballare. Sono organizzate in associazione e seguite
e curate con particolarissima attenzione ed affetto dalla signora Maria Pavesio
Pittarelli che è preparatissima e competente, organizzatrice e animatrice. La Presidente
delle giovani si chiama Demaria Nina.
Pochi sono i comunisti del luogo, che non vogliono
però apparire tali pubblicamente. Nelle ultime elezioni politiche per la Camera
il Partito Comunista ebbe 20 voti, probabilmente in parte sono dovuti agli
immigrati. Anche questo è un altro fatto da rilevare. Il comunismo per certi veneti
è un fatto naturalissimo, che non contrasta affatto, nella loro coscienza, con
la pratica religiosa. Evidentemente ignoranza.
L’Azione Cattolica è così organizzata: le donne
cattoliche sono 40 con partecipazione alle adunanze mensili; mensile è il
ritiro per le ragazze della Gioventù Femminile. La Giunta parrocchiale non è costituita.
La Lega di perseveranza per uomini e giovani conta 40-50 presenze. C’è difficoltà
di organizzare gli uomini, sono molto sparsi: in parte gravitano su altre
parrocchie. Anni addietro l’associazione comprendeva 40 uomini; è bastato, dice
il Parroco, l'aumento delle tessere perché non rinnovassero più l’iscrizione. E’
evidente che fu un pretesto, se fu veramente così, e ne fa fede la
testimonianza del Parroco. La ragione vera fu la debole formazione e
convinzione cristiana.
Anche per i giovani valgono le stesse ragioni: in
più il numero è scarso. Per loro vale anche lo spirito di indifferenza verso
tutte le forme di organizzazione, indifferenza e diffidenza, così come sono
indifferenti per la politica, il sindacalismo, eccetera. E vi sono giovani
buoni, aggiunge il Parroco.
Poi c'è la questione dell'assistenza; un sacerdote
di 82 anni non può attendere a molto. Si pensi che si reca anche nelle sei Cappelle
disseminate a celebrare la Messa, a periodi, secondo le richieste degli
abitanti.
Nelle scuole durante l'anno scolastico catechismo
tutti i giorni, per una popolazione scolastica di 30 alunni.
Il salone è utilizzato per le riunioni. La gente
legge poco e il giornale più letto è La Stampa di Torino.
Conversazione affabilissima. Il Parroco, di larga
esperienza e di profonda conoscenza di uomini e di situazioni, è amato ed obbedito
da tutti i parrocchiani.
Ho accennato alla campagna annuale del 1960-61 sul
tema “Messaggio della Salvezza”. Non ho creduto insistere sulla parte
organizzativa che per il momento non può essere modificata nella sua
consistenza e nella sua struttura.
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