mercoledì 14 ottobre 2015

Cellarengo


La Parrocchia è di mezza collina per 450 abitanti; 200 nel concentrico e gli altri divisi tra cascinali e una borgata a 5 km: Menabò, dove dice Messa il Parroco di Palazzo Valgorrera.
Il Parroco di Cellarengo è in sede da 51 anni. Allora la popolazione era di 700 abitanti.
Lavorando preferibilmente alla Fiat l’emigrazione è in direzione Torino. Gli emigrati perlopiù si mantengono fedeli alla tradizione cristiana della Parrocchia d'origine. Due sono le famiglie d’immigrati e qualche garzone: buoni. Alcune famiglie torinesi, anche di professionisti e industriali, passano l'estate a Cellarengo.
La gioventù è ancora sana. Il ballo è frequentato; quasi tutte le ragazze vanno a ballare. Netta è la disparità in numero tra ragazzi e ragazze dai 15 ai 25 anni: le ragazze sono una ventina su 25. La gioventù frequenta la Chiesa nella quasi totalità, regolarmente.
Nelle ultime elezioni il Partito Comunista ha ottenuto 7 voti. Il Parroco dice che il maestro è comunista; a scuola nulla da dire, svolge regolarmente il programma, anche in campo religioso. Il maestro si definisce Saragatiano, non comunista. Il Partito dei Contadini è stato forte, ma ora è in decadenza. La Democrazia Cristiana ha la maggioranza assoluta. E’ presente una sezione Combattenti.
La popolazione scolastica è di 20 scolari per 5 classi. Il Catechismo viene fatto nelle scuole con una quarantina di lezioni. I parrocchiani leggono poco ma chi legge sceglie: Gazzetta del Popolo, poi Stampa.
Sono in corso i lavori di abbellimento e di decorazione della Chiesa. 
L’Azione Cattolica è costituita in tutti i suoi rami. Gli iscritti non sono molto assistiti, perché il Parroco, ultraottantenne, da solo non può. Una volta gli iscritti erano più numerosi; si sono ridotti sia per l'emigrazione, sia per il prevalere dell'indifferenza e della trascuratezza. Oggi è più difficile avere iscritti, spesso i giovani, per il complesso dei richiami radiofonici, televisivi, ed altro. Gli Uomini Cattolici sono venti e si radunano d'inverno ogni 15 giorni. Anche le Donne Cattoliche sono venti e anch'esse si radunano d’inverno ogni 15 giorni. La Gioventù Femminile (9-10) e la Gioventù Maschile si raduna ogni settimana in inverno. La Giunta parrocchiale è solo sulla carta. Si fa quel poco che si può e che può fare il Parroco anziano.  
In complesso in campo religioso si assiste a un progressivo accentuarsi dell'indifferentismo. Il riposo festivo è ancora rispettato. La Lega di perseveranza è bene frequentata d'inverno, qualche diserzione in estate. L'Azione Cattolica parrocchiale risente della scarsa assistenza, né il Parroco può fare di più. L'Azione Cattolica parrocchiale ha buoni elementi, per quanto nessuno di essi sia preparato e formato quanto basta per assumersi maggiore responsabilità in campo apostolico. Le prospettive sono buone per l'Azione Cattolica locale, sempre che si attui la condizione di un migliore e più assiduo controllo, specie nel campo giovanile.
Conversazione oltremodo affettuosa. Riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale e sulla campagna annuale 1960-61.  

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