venerdì 23 ottobre 2015

Savi di Villanova


E’ Parrocchia della piana villanovese di 320 abitanti, in precedenza erano 520.
Diverse famiglie nei pressi dalla stazione non frequentavano e allora sono state inoltrate nella Parrocchia di San Pietro. Le condizioni economiche sono discrete, non vi sono poveri.
L’emigrazione è a Torino; gli immigrati sono 3-4 famiglie venete e meridionali. I veneti non vogliono adattarsi all'ambiente e frequentano poco; anche i meridionali frequentano poco e non sanno neppure l'atto di dolore.
In paese la religiosità è sentita, c'è ancora fede. Fra i parrocchiani del luogo non ci sono assenti dalla Chiesa. Lavorano di festa se proprio sono costretti dall’urgenza dei lavori campestri. La frequenza ai Vespri è in diminuzione. La Lega di perseveranza: esperienza positiva.   
Non vi sono comunisti. Se qualche voto comunista c'è non è voto dei locali; alcuni si dichiarano Saragatiani.
Da qualche tempo c’è maggiore indifferenza tra i giovani. Presenti alla Messa festiva, nel pomeriggio disertano le funzioni, mania del divertimento. Le ragazze vogliono andare ad abitare in città e i ragazzi devono decidere se rimanere celibi o adattarsi ad emigrare. Nulla da eccepire sulla moralità. Il Parroco non insiste con troppo rigorismo con le ragazze per il ballo, altrimenti otterrebbe risultati opposti. Le richiama alla prudenza e ai doveri delle figliole per bene. Devono convincersi a poco a poco che il Parroco aveva ragione nel consigliare in tal modo.  
La popolazione scolastica è di 32 alunni per 6 classi. All’asilo 15-20 bambini e 2 suore. Si lavora molto per il catechismo, oltre il periodo della scuola, anche d'estate. Tutti i giovedì catechismo per tutti i ragazzi; hanno già iniziato il programma del prossimo anno. Collaboratrici sono la priora delle Figlie di Maria e la signorina Maria Navone pure delle Figlie di Maria. Il Parroco controlla la scuola di catechismo e interroga; al termine del corso pagelle firmate.
Esiste il dopolavoro Enal con televisione. Si legge La Stampa.
L’Azione Cattolica è costituita in tutti i rami. Gli iscritti all'Azione Cattolica si distinguono dagli altri, dice il Parroco, perché più riservati. Gli Uomini Cattolici (12)  hanno attività invernale e adunanza la seconda domenica del mese; le Donne Cattoliche (32) hanno attività invernale e adunanza la prima domenica del mese; la Gioventù Femminile (78) e la Gioventù Maschile (12) rispettivamente la quarta e la terza domenica del mese. I giovani stanno attenti e danno inizio a discussioni. La Giunta parrocchiale non è aggregata. Vi sono ottimi elementi tra gli Uomini: il Presidente è Natta Bartolomeo (esemplare).
È stata fatta assemblea parrocchiale di Azione Cattolica, ma mai ci sono state visite del Centro Diocesano e dei vari rami. Per il Parroco è opportuno avere frequenti rapporti con il Centro, e occorre una buona preparazione di dirigenti.
Il Parroco insiste sul catechismo. Ritiene, con ragione, che sia alla base di tutta la formazione religiosa e garanzia per il futuro. La vera preparazione dei cristiani si ottiene con la preparazione catechistica.
Conversazione molto cortese lunga e esauriente. Il Parroco porta il contributo di parecchie idee ed esperienze, quel che è importante porta e sostiene idee certe.
Riferito sulle raccomandazioni della Presidenza Generale (Giunta parrocchiale, unitarietà di azione) e sulla Campagna annuale 1960-61 sul tema “Messaggio della Salvezza”.  

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